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Stasera in tv: “Come un gatto in tangenziale” su Canale 5

Canale 5 stasera propone “Come un gatto in tangenziale”, commedia del 2017 di Riccardo Milani con Paola Cortellesi, Antonio Albanese e Claudio Amendola.

4 Febbraio 2021 08:33

Cast e personaggi

Paola Cortellesi: Monica
Antonio Albanese: Giovanni
Sonia Bergamasco: Luce
Luca Angeletti: Giulio
Antonio D’Ausilio: Francesco
Alice Maselli: Agnese
Simone de Bianchi: Alessio
Claudio Amendola: Sergio
Franca Leosini: se stessa
Valentina Giudicessa: Pamela
Alessandra Giudicessa: Suè Ellen

La trama

Giovanni, la teoria. Intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive nel centro storico di Roma. Monica, la pratica. Ex cassiera del supermercato, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Monica e Giovanni, entrambi vittime di spietati pregiudizi sulla classe sociale dell’altro, sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Per portare a termine il comune proposito, i due cominciano, loro malgrado, a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro: Giovanni, abituato ai film impegnati nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di popcorn che rotolano per terra, Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come “un gatto in tangenziale”.

Il nostro commento

Dopo il rodaggio in Mamma o papà, la coppia Antonio Albanese / Paola Cortellesi torna sul grande schermo ancora diretta da Riccardo Milani in Come un gatto in tangenziale, per raccontare l’integrazione in un’Italia divisa tra il punto di vista di un “teorico” da salotto (impersonato da Albanese) e il disilluso pragmatismo della gente comune incarnata da una bravissima Paola Cortellesi in una spassosa versione “da borgata”, caratterizzazione che mette in luce la naturale e coinvolgente vis comica dell’attrice, in questo caso piacevolmente sopra le righe. “Come un gatto in tangenziale” funziona nel suo tratteggiare / parodiare una realtà italica come fece a suo tempo l’altrettanto divertente Nessuno mi può giudicare, con caratterizzazioni divertenti e divertite in un continuo strizzare l’occhio alla classica commedia all’italiana, orgogliosamente nazional-popolare ma una spanna sopra l’ormai desueto formato cinepanettone e soprattutto corroborante rispetto a tanta stucchevole e imbarazzante comicità “fast-food”, generata dal web e tv, tanto di moda in questi ultimi anni.

Note di regia

Ogni film per me nasce dal desiderio di raccontare e soprattutto condividere una storia. Forse mai come in questo film raccontarla è stato per me divertente e liberatorio…Perché, da padre di tre figlie femmine, l’avventura umana che vivono i nostri protagonisti, Giovanni e Monica, è qualcosa che conosco abbastanza bene. In fondo ogni genitore, anche senza volerlo, si costruisce, giorno dopo giorno, un’idea dei propri figli per poi accorgersi ad un tratto che loro, in realtà, sono altro da noi. E che magari anche il mondo che ci propongono è altro da noi. Le loro passioni, i loro amici e spesso anche i loro amori. Ed è una grande opportunità perché, grazie ai nostri figli, siamo costretti ad uscire dalla nostra Zona Protetta, e a misurarci appunto con “l’altro”. Come un gatto in tangenziale racconta questa opportunità, quella appunto di confrontarci direttamente con chi è lontano da noi per classe sociale, cultura o nazionalità. Darci la possibilità di entrare in quel contraddittorio, riesce a mettere in discussione le nostre sicurezze e a permetterci così un lusso che sempre più ci fa paura: quello di cambiare. O forse meglio, quello di capire. O forse, ancora meglio, quello di sapere prima di parlare e giudicare. Il privilegio più grande è stato poterlo fare ridendo, con una commedia che vede protagonisti una coppia di attori che ritrovo al mio fianco per la seconda volta, Paola e Antonio. Straordinari nella capacità di dare profondità a due caratteri umani senza giudicarli ma anzi amandoli e facendoli loro, rendendoli rappresentativi di due facce opposte del nostro paese permettendoci di raccontarlo con un linguaggio popolare. Cercando con questo film in particolare di porre al centro dell’attenzione un concetto semplice.In un paese culturalmente e socialmente spaccato in due forse può essere importante fare lo sforzo di capire, conoscendole realmente, le ragioni degli altri. Spero che Come un gatto in tangenziale sia un film sul nostro presente e forse anche sul nostro futuro. Che in certi momenti di scoramento sembra non arrivare mai. [Riccardo Milani]