Comic-Con 2014: il panel di The Book of Life – Il libro della vita
“Il libro della vita” al Comic-Con 2014 – Resoconto del panel con il regista Jorge Gutierrez, il produttore Guillermo del Toro e gli attori e doppiatori Christina Applegate, Ron Perlman e Channing Tatum.
Al Comic-Con 2014 panel della 20th Century Fox per Il libro della vita, il film d’animazione prodotto da Guillermo del Toro, e diretto da Jorge Guiterrez.
La storia narrata in un intrigante e fumettoso “stile messicano” racconta una storia d’amore che attraversa il mondo dei vivi e quello dei morti.
Sul palco del panel presenti Del Toro, Gutierrez e i doppiatori Christina Applegate (Mary Beth), Ron Perlman (Xibalba) e Channing Tatum (Joaquin).
Punti salienti del panel
Gutierrez dice che l’ispirazione iniziale per il film sono state alcune parole di suo nonno: “Non lasciate mai che la verità intralci il modo di raccontare una bella storia“. Questo film è una mix di tutte le storie che ha sentito dalla sua famiglia durante la sua infanzia e adolescenza.
Del Toro dice di aver incontrato Guiterrez sette anni fa e tra i due si è stabilita da subito una grande intesa. Del Toro ha detto che interviene in veste produttore quando sente che un film ha bisogno di lui al fine di ottenere che un progetto su cui si è tanto lavorato e perseverato riesca a diventare realtà.
Guiterrez ha deciso di utilizzare per il film musica contemporanea, perché è il tipo di musica che ama.
Ad un certo punto sul palco è salito il cantante Biz Markie interpretando live “Just a Friend”, uno dei brani utilizzati nel film.
Dopo che Markie ha lasciato il palco a Ron Perlman è stato chiesto di descrivere il suo personaggio Xibalba: “E ‘un tesoro. Gli piacciono i serpenti. E’ stato in giro per qualcosa come mille anni, ha avuto una vita esagerata utilizzata per imbrogliare e intrallazzare….è stato molto divertente da interpretare“.
Del Toro ribadisce che, mentre è importante essere attratti da cose che si possono proteggere, è anche importante stabilire un legame come ha fatto lui con Gutierrez. Inoltre le immagini e il racconto fiabesco lo hanno fatto sentire “privilegiato” nell’essere parte del progetto. Del Toro ha anche osservato che questo tipo di film aiutano a mostrare al pubblico un altro lato della sua personalità.
Del Toro ha spiega ad un membro del pubblico che in veste di produttore non era sua la visione de Il Libro della Vita, così ha reindirizzato la domanda a Gutierrez che ha spiegato di aver preso tutto ciò che ama, videogiochi, opera lirica, famiglia e di aver messo tutto nel film, perché lui era preoccupato di non avere la possibilità di farne un altro.
Gutierrez ha spiegato che il look del film è radicato nella vivace iconografia messicana del Giorno dei morti e la cosa più importante è stata rimanere fedele allo spirito della festa, che è quello di ricordare i propri cari, ma in un modo gioioso piuttosto che in lutto.
Tatum dice di essere stato attratto dalla parte per la quantità di talenti con cui avrebbe lavorato, ma Del Toro ha aggiunto che Tatum era perfetto perché avrebbe potuto aggiungere un tocco di vulnerabilità ad un ruolo da macho.
Fonte | Collider