Home Recensioni Coming Soon: la recensione

Coming Soon: la recensione

Coming Soon (Tailandia – 2008 – Horror) di Sopon Sukdapisit con Chantavit Dhanasevi, Vorakan Rojchanawat.Shane (Chantavit Dhanasevi) è un proiezionista ma ha pensato di vendere sotto banco un film horror thailandese che sta per uscire prossimamente nelle sale. La protagonista del film però esce dallo schermo e comincia a perseguitarlo.Devo ammettere che amo molto il

di carla
pubblicato 12 Agosto 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 21:44

Coming Soon (Tailandia – 2008 – Horror) di Sopon Sukdapisit con Chantavit Dhanasevi, Vorakan Rojchanawat.

Shane (Chantavit Dhanasevi) è un proiezionista ma ha pensato di vendere sotto banco un film horror thailandese che sta per uscire prossimamente nelle sale. La protagonista del film però esce dallo schermo e comincia a perseguitarlo.

Devo ammettere che amo molto il cinema horror orientale, la loro cultura, il modo di presentare i fantasmi e le situazioni di tensione, ma questo non significa che tutto il film horror orientale sia ottimo. E’ come essere stranieri, aver visto Profondo Rosso e credere che tutto il film horror made in Italy sia di quella fattura.

Coming Soon inizia con una bella sequenza del film nel film: una vecchia abitante di un paesino impazzisce, rapisce dei bambini e, credendoli suoi figli, cava loro gli occhi (non chiedetemi il motivo del gesto, è pazza!). I genitori dei bimbi la cercano e quando la trovano la impiccano. Le immagini sono crude e l’impiccagione è disturbante. Ma questo, come vi dicevo, è il film nel film. Perché il film vero non spaventa mai.


coming-soon-foto-film

Da quel momento la vecchia impiccata incomincia a perseguitare il giovane proiezionista Shane che, non si sa come, l’ha riportata in vita. Il ragazzo ha delle visioni e, come se non bastasse, provoca indirettamente la morte di altre persone (anche se nessuno sembra accorgersene).

La recitazione degli attori è ridotta al minimo storico (specie quella della giovane Vorakan Rojchanawat) anche se vorrei segnalare una Nota di merito su Chantavit Dhanasevi: quando Shane vede la donna ha una vera crisi isterica, reazione che raramente si vede nei film horror. E’ naturale scoppiare in lacrime e “andare fuori di testa” quando un fantasma di un film vuole ucciderti… no? Si. Sopon Sukdapisit, regista e sceneggiatore, ha avuto una bella idea. E’ tutto però.

Quando Shane si riprende confessa tutto alla sua ex ragazza (Vorakan Rojchanawat) e iniziano ad indagare: a quel punto il film prende due strade; prima lo sceneggiatore sceglie di buttarsi su “pellicola tratta da storia vera” e poi lancia tutto alle ortiche per optare per il “vero nel film”. Non vorrei svelarvi troppo ma posso assicurarvi che questo continuo cambiamento di idee non giova alla trama.

Il finale che dovrebbe essere “de paura” lascia soltanto l’amaro in bocca e tante domande a cui la sceneggiatura non ha risposto durante il film. Peccato, sviluppata meglio la storia aveva delle buone potenzialità horror.

Una curiosità: non so se dipenda dal doppiaggio italiano ma quando in un film del genere, senza un motivo, senti dire “Perché la porta era chiusa? Ti stavi masturbando?”, ti cadono letteralmente le braccia.

Il film è nelle sale dal 6 agosto, qui il trailer italiano.

Voto Carla: 4/5