Confessions: trailer italiano del film cult di Tetsuya Nakashima
Confessions arriva al cinema in Italia dopo 3 anni di attesa. Un’occasione, per chi non lo avesse già fatto, di poter vedere una delle opere più importanti e belle degli ultimi anni. Tetsuya Nakashima scava nelle distanze tra adulti e adolescenti, nella vendetta, nel vuoto di una generazione, con stile denso e ammaliante. Dal 9 maggio in sala.
Ormai ci siamo: dopo tre anni di attesa, anche le sale italiane potranno ospitare Confessions, lo straordinario film di Tetsuya Nakashima. Candidato giapponese agli Oscar 2011, è un film molto particolare soprattutto dal punto di vista formale: denso e carico, ipnotico e ammaliante. Noi di Cineblog lo abbiamo amato sin dall’inizio, e non possiamo che “costringervi” a tuffarvi al cinema quando Confessions uscirà questo giovedì 9 maggio 2013.
Ecco la sinossi ufficiale rilasciata dalla Tucker Film:
Una bambina viene trovata morta nella piscina di una scuola. La polizia archivia il caso come un incidente, ma la madre, l’insegnante di scuola media Yukio Moriguchi, non ne è convinta, e, una volta scoperti gli assassini, decide di farsi giustizia da sola. Questa scoperta e questa vendetta sono al centro di Confessions, un racconto a più voci di estrema bellezza formale, sospeso fra Bach e i Radiohead, che attraversa un dolore infinito senza catarsi o redenzione.
Arriva a maggio in Italia il film cult di Tetsuya Nakashima
15 marzo 2013 – Confessions arriva in Italia, finalmente. C’è da gioire: eppure c’è sempre la sensazione che quel che merita arrivi sempre in ritardo, in Italia; vedi già i casi di Hunger e Blue Valentine, per fare due esempi. Ma forse col cinema nipponico (e, in generale, proveniente dall’estremo oriente) bisogna fare una distinzione (o no?). Lo scrivevamo già al momento dell’uscita in sala del film di Cianfrance: “ha effettivamente senso recuperare un Hunger, un Il buono, il matto, il cattivo o appunto un Blue Valentine quando chi doveva vederlo l’ha già visto (sappiamo tutti dove e come, non ci giriamo attorno)?”.
La questione è spinosa, e molto più complessa di quel che si pensa. Il fatto è che la Tucker Film, a cui vogliamo un gran bene, svolge un lavoro che nessun altro si prende la briga di fare: distribuisce film orientali in un tempo in cui il mercato della distribuzione del far east in Italia è praticamente morto. Certo, forse occorre che qualcuno faccia una “rivoluzione” tosta e distribuisca i film orientali “in tempo reale”. C’ha però provato la Good Movies con Pietà di Kim Ki-duk, e abbiamo visto com’è andata, nonostante l’uscita quasi in contemporanea con Venezia, dove il film ha vinto il Leone d’Oro.
Quindi per ora si ritorna al punto di partenza, e vale la pena tenerci stretta la Tucker che, nonostante tutto, ci crede ancora. E ci porta in sala uno dei film più belli degli ultimi anni, candidato giapponese agli Oscar nel 2011. Dal Far East Film Festival ne avevo scritto due righe: “un capolavoro spietato e straniante, cattivissimo e sorprendente. Con uno stile saturo, pieno di rallenti e musica, che però funziona miracolosamente alla grande. Ha vinto tutto, meno il premio del pubblico…”.
E infatti, al FEFF 13, Confessions ha vinto il Black Dragon Audience Award (il premio dei cinefili duri e puri) e il MYmovies Award. Ma, per un soffio – e ingiustamente – non è manco entrato nella triade dei tre preferiti dal pubblico. Misteri del FEFF. Fatto sta che oggi chi se lo è perso o lo vorrà (ri)vedere sul grande schermo potrà farlo, seguendo le vicissitudini della professoressa Moriguchi e dei suoi studenti, tra vendetta, violenza ed infinita tristezza.
Il film di Nakashima segue la storia di Moriguchi, che ha deciso di lasciare la sua professione. L’ultimo giorno di scuola confessa alla sua classe che la sua bimba di 4 anni è stata uccisa, e racconta ai suoi studenti che lei conosce il nome degli assassini. Sono due dei suoi alunni che ora la stanno ascoltando… Da quel momento parte una scia di vendette impressionanti in cui nessuno si salva. La Tucker lo descrive così:
Thriller? Revenge movie? Dramma psicologico? Le catalogazioni sono tutte valide e, al tempo stesso, tutte superflue, perché Confessions travalica i generi facendosi pura narrazione: il racconto, struggente e glaciale, di un omicidio e di una vendetta che diventa il racconto, feroce e spiazzante, di troppe vite bruciate.
Si dice di molti film che “non lasciano indifferenti”, spiazzando e/o colpendo al cuore, in un modo o nell’altro. Confessions rappresenta un esempio perfetto di questa definizione. Se non lo avete visto, o volete rivederlo, non perdetelo quando arriverà nelle nostre sale il 9 maggio.
Intanto vi lasciamo con due tracce della colonna sonora originale, che già indicano perfettamente il suo mood: