Stasera in tv: “Continuavano a chiamarlo Trinità” su Rete 4
Rete 4 stasera propone “…continuavano a chiamarlo Trinità”, commedia western del 1971 diretta da Enzo Barboni con Bud Spencer e Terence Hill.
Cast e personaggi
Terence Hill: Trinità
Bud Spencer: Bambino
Jessica Dublin: Perla, madre di Trinità e Bambino
Harry Carey Jr.: padre di Trinità e Bambino
Enzo Fiermonte: contadino
Dana Ghia: contadina
Yanti Somer: Figlia dei contadini
Riccardo Pizzuti: 1° fuorilegge coi baffi
Enzo Tarascio: Mitch, lo sceriffo di San José
Pupo De Luca: priore
Franco Ressel: capo cameriere al ristorante
Emilio Delle Piane: James Parker
Benito Stefanelli: Stingary Smith
Fortunato Arena: scagnozzo di Parker
Gérard Landry: Lopert
Jean Louis: Murdock
Luigi Bonos: taverniere
Artemio Antonini: Lenny Smith
Antonio Monselesan: Wild Cat Hendriks
Gildo Di Marco: peon pestato
Giancarlo Bastianoni: uomo nel saloon
Doppiatori italiani
Pino Locchi: Trinità
Glauco Onorato: Bambino
Carlo Romano: padre di Trinità e Bambino, vecchio
Dhia Cristiani: Perla
Bruno Persa: contadino
Lydia Simoneschi: contadina
Serena Verdirosi: figlia dei contadini
Luciano De Ambrosis: 1° fuorilegge coi baffi
Gianni Marzocchi: capo cameriere al ristorante, uomo con la barba
Gianfranco Bellini: James Parker
Arturo Dominici: Stingary Smith
Romano Ghini: uomo di Parker
Daniele Tedeschi: Lopert
Michele Gammino: taverniere, agente federale
Carlo Alighiero: Wild Cat Hendriks
Manlio De Angelis: messicano
Romano Malaspina: giocatore con un occhio
La trama
Trinità (Terence Hill) d’accordo con il padre finge che quest’ultimo sia in punto di morte così da poter coinvolgere il riluttante fratello Bambino (Bud Spencer) in qualche lucrosa impresa criminale, Bambino non può certo negare l’ultimo desiderio al genitore morente, così si ritrova in viaggio con l’odiato fratello.
La coppia arriverà in una piccola cittadina dove James Parker (Emilio Delle Piane), proprietario terriero e trafficante d’armi locale, è impegnato a sfruttare una comunità religiosa composta da frati. Il convento dove risiedono i frati, sotto la minaccia di Parker, viene sfruttato come deposito di armi che il trafficante vende ai ribelli messicani.
Trinità e Bambino verranno scambiati per due agenti federali e tenteranno di approfittarne per appropriarsi di una grossa somma di denaro, frutto di un recente affare portato a termine da Parker. I frati in buona fede consegneranno la somma ai due, ma destino vorrà che la coppia di aspiranti fuorilegge si trovi a combattere in difesa dei frati e che entrambi dopo la buona azione quotidiana rimangano come al solito con un pugno di mosche in mano.
Il nostro commento
La coppia è ormai consolidata, in scena la ricetta che renderà il duo un campione del genere, con le celeberrime scazzottate, l’atmosfera da “buddy-comedy” e tutta una serie di cliché che diventeranno un marchio di fabbrica della successiva filmografia del dinamico duo.
Con …continuavano a chiamarlo Trinità la coppia abbandonerà definitivamente il genere western, per riaffrontarlo successivamente in solitaria, mentre in coppia li rivedremo per l’ultima volta in Botte di Natale, nostalgica reunion per un ultimo malinconico saluto al grande schermo, per poi tornare nuovamente ad una prolifica carriera televisiva.
…continuavano a chiamarlo Trinità resta un classico, un’occasione imperdibile per vedere un’ultima volta la coppia in salsa western, genere che ne ha visto artisticamente i natali e in cui i due, nulla togliendo alla successiva e divertente filmografia, hanno sicuramente dato il meglio.
Curiosità
- Nel film il prestigiatore Tony Binarelli ha prestato le mani a tutti i giocatori della lunga partita di poker, che tagliavano e mischiavano le carte con virtuosismi davvero mirabolanti. “Per fare apparire le mani di Trinità e di Bambino diverse (in realtà erano sempre le mie) hanno persino truccato le mie dita. In questa “mano di carte” ho usato tutti i miei trucchi più appariscenti: ho spezzato con tre dita il mazzo, ho mischiato le carte con un gioco velocissimo, ho aperto con sole due dita a ventaglio tutto il mazzo. L’effetto è stato esilarante non solo per il pubblico, ma anche per noi della troupe: per girare quella sola sequenza abbiamo impiegato tre giorni interi. Infatti gli attori non riuscivano a trattenere le risate“.
- Gli esterni del film sono stati girati presso Campo Imperatore (alle soglie del Gran Sasso d’Italia) e in altre zone dell’Abruzzo. La missione dei frati, oggi scomparsa, era invece ricostruita presso gli stabilimenti della De Laurentis sulla via Pontina, alla periferia sud-est di Roma. Alcune scene del film sono state girate sulle sponde del fiume Volturno che attraversa le campagne di Venafro in Molise.
- Per la scena della scazzottata finale, il regista Enzo Barboni ebbe l’idea dopo aver visto alcune partite di Rugby di suo figlio Marco Tullio, allora diciannovenne.
- Nel film Il mio nome è Nessuno viene ripresa una scena di questo film, quella in cui Terence Hill dà al suo avversario una serie di schiaffoni alternandoli con la pistola puntata.
- Il film è stato il campione d’incassi assoluto nella stagione 1971/72 con 3,9 miliardi di lire dell’epoca, che rivalutate secondo l’inflazione sarebbero di 29,3 milioni di Euro attuali; Con 14.979.000 di spettatori questo film detiene ad oggi il record assoluto nella storia del cinema italiano.
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La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis meglio noti come Oliver Onions.
TRACK LISTINGS
1. Trinity stand tall – Gene Roman con il Coro 4+4 di Nora Orlandi
2. Il carro al fiume
3. Trinity e Bambino al ristorante
4. Bambino si confessa
5. Trinity e Bambino a San José
6. Remember (solo orchestra)
7. Bar di notte
8. Remember – Gene Roman con il Coro 4+4 di Nora Orlandi
9. Trinity e Bambino in città
10. Pace alla missione
11. Assalto alla diligenza
12. Ranch di Parker
13. Titoli finali – Gene Roman con il Coro 4+4 di Nora Orlandi
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