Coronavirus, Harvey Weinstein è positivo
Subito isolamento per l’ex Re Mida di Hollywood, condannato a 23 anni di galera.
Colpo di scena degno di un film quello in arrivo dagli Usa, perché Harvey Weinstein, ex Re Mida di Hollywood appena condannato a 23 anni di galera, è risultato positivo al Coronavirus. A riferirlo il Niagara Gazette.
Appena entrato in carcere è emerso il tampone verità per Weinstein, a quanto pare già positivo quando ha fatto il suo ingresso nel Walden Correctional Center di Alden, fuori Buffalo. L’ex produttore arrivava infatti dal carcere di Rikers Island, dove sono stati ufficializzati altri 38 positività tra i detenuti. Anche per questo motivo Harvey è immediatamente finito in isolamento. Il Dipartimento statale delle carceri Usa non ha confermato la notizia, ma ha dichiarato che due detenuti di Alden sono positivi.
Il 68enne Weinstein, che soffre di cuore e si è presentato in tribunale sempre accompagnato da un deambulatore, vinse l’Oscar nel 1999 per aver prodotto Shakespeare in Love, all’epoca in trionfo tra mille polemiche. Con la sua celebre Miramax ha lanciato le carriere di registi come Steven Soderbergh, Quentin Tarantino e Kevin Smith.
Nell’ottobre del 2017 tutto cambia grazie ad un’inchiesta del New York Times, che scoperchia decenni di presunti abusi a decine e decine di donne, tra attrici, produttrici, registe, stagiste, collaboratrici. Nasce il movimento #MeToo, cadono teste, persino il fratello lo abbandona, la Weinstein Company fallisce e l’11 marzo scorso arriva la condanna definitiva a 23 anni di carcere, in quanto ritenuto colpevole di aver stuprato l’ex attrice Jessica Mann, nel 2013, e per aver commesso atti sessuali criminali nei confronti di Miriam Haley, sua ex assistente, nel 2006. Ad attenderlo un altro processo, questa volta a Los Angeles, che potrebbe ampliare la pena all’ergastolo.