Courmayeur Noir in Festival – Wir Sind die Nacht (We Are The Night), recensione in anteprima
We Are The Night (Wir Sind die Nacht – Germania 2010) Regia di Dennis Gansel, con Nina Hoss, Jennifer Ulrich, Karoline Herfurth, Anna Fischer , Max Riemelt, Arved Birnbaum, Steffi Kühnert. Concorso. Lena è una ventenne berlinese che ruba per sopravvivere. La sua vita cambia quando in un club illegale incontra Louise. L’affascinante donna si
We Are The Night (Wir Sind die Nacht – Germania 2010) Regia di Dennis Gansel, con Nina Hoss, Jennifer Ulrich, Karoline Herfurth, Anna Fischer , Max Riemelt, Arved Birnbaum, Steffi Kühnert. Concorso.
Lena è una ventenne berlinese che ruba per sopravvivere. La sua vita cambia quando in un club illegale incontra Louise. L’affascinante donna si rivela una vampira, così come le sue amiche Charlotte, vampirizzata all’inizio degli anni ’20; e Nora, che oggi avrebbe 37 anni, se non avesse incontrato Louise. Louise si innamora di Lena, la rende immortale e la inizia alla vita eterna delle creature della notte. Lena è affascinata da Louise e dalla libertà del suo nuovo stato di vampira, ma si scontra ben presto con lo stile di vita dei suoi simili, specie dopo essersi infatuata di Tom, giovane poliziotto che indaga sulle vittime delle sue nuove consorelle.
Finalmente, dopo la moda imposta da Twilight che vorrebbe far passare i figli di Caino come esseri anemici e sberluccicosi, al cinema tornano i vampiri trasgressivi ed edonisti (anzi, in questo caso una società matriarcale di emancipate vampire femministe e lesbo-chic) che mordono, bevono avidamente sangue umano, non nutrono il minimo interesse nell’integrarsi con la popolazione mortale e, pensa un po’, al sole bruciano come carta. Vincitore del Premio Speciale della Giuria al Sitges Film Festival, appena uscito con grande successo sugli schermi tedeschi e salutato come rivelazione dell’anno all’American Film Market di Los Angeles; il nuovo film di Dennis Gansel porta in scena il mito classico del vampiro, pescando a piene mani da Bram Stoker (l’amore immortale inseguito attraverso i secoli) e Anne Rice (il Lestat versione rocker di ‘Scelti dalle tenebre’ si troverebbe benissimo nel night club di Louise).
Ma subisce anche l’influenza della fiction letteraria e cinematografica degli ultimi anni, che ha indubbiamente modificato l’immaginario collettivo. Così Lena nelle prime scene del film rievoca la mascolina e ribelle Lisbeth Salander della trilogia Millennium; le auto con i vetri oscurati sono prese direttamente da Daybreakers, e le tre vampire Louise, Charlotte e Nora sembrano uscite da Sex and the City. (Poi, che la sottoscritta abbia riconosciuto qualche tratto della groupie Columbia nel personaggio di Nora; e un richiamo alla Norma Desmond di Sunset Boulevard in Charlotte; probabilmente è un fatto puramente soggettivo). Davvero bella la sequenza iniziale attraverso le epoche fino sull’aereo in volo sopra le nuvole, e molto ben fatti gli effetti visivi e speciali (il morso allo specchio, la trasformazione di Lena, la scena di lotta finale…).
I succhiasangue tornano dunque ad essere affascinanti quanto spietati assassini, ma anche metafora di diversità, solitudine e disagio (ma – ad onor del vero – una maggiore introspezione dei personaggi principali e qualche eccesso in meno, avrebbero probabilmente giovato alla pellicola). Dice il regista:
I miei film più recenti sono tutti sulla seduzione e sulla tentazione, con i protagonisti proiettati in un nuovo mondo, in una nuova esperienza. Ne I ragazzi del Reich era il nazismo, ne L’onda un esagerato senso dello spirito di squadra, e in Wir sind die Nacht è la vita ultra-edonistica di un vampiro. Wir sind die Nacht è un moderno romanzo di formazione. Lena è coinvolta in un viaggio vorticoso, in un primo momento contro la sua volontà, poi con pieno godimento della sua nuova vita, ma alla fine crescendo e maturando, ritrova se stessa.
Per la sottoscritta il film è da promuovere a pieni voti. Peccato non abbia ancora trovato un distributore italiano. Speriamo ce la faccia ad arrivare nel nostro Paese, possibilmente prima che ad Hollywood si facciano venire l’idea di realizzarne un remake!
Voto Simona: 7