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Courmayeur noir in Festival – En ganske snill mann (A Somewhat Gentle Man): la recensione

En ganske snill mann (A Somewhat Gentle Man) Regia di Hans Petter Moland, con Bjørn Floberg, Gard B. Eidsvold, Kjersti Holmen, Jorunn Kjellsby, Bjørn Sundquist, Jon Øigarden, Stellan Skarsgård, Jan Gunnar Røise, Aksel Hennie, Julia Bache-Wiig, Henrik MestadNonostante un periodo trascorso in carcere, Ulrik è un uomo buono e gentile, ma il suo passato da

pubblicato 13 Dicembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 17:06

En ganske snill mann (A Somewhat Gentle Man) Regia di Hans Petter Moland, con Bjørn Floberg, Gard B. Eidsvold, Kjersti Holmen, Jorunn Kjellsby, Bjørn Sundquist, Jon Øigarden, Stellan Skarsgård, Jan Gunnar Røise, Aksel Hennie, Julia Bache-Wiig, Henrik Mestad

Nonostante un periodo trascorso in carcere, Ulrik è un uomo buono e gentile, ma il suo passato da killer professionista gli preclude una vita normale. Tornato in libertà ritrova le amicizie che lo hanno condotto sulla brutta strada che lo spingono a vendicarsi con il poliziotto che lo ha incastrato. Ulrik però trova anche un lavoro come meccanico in un’officina, inizia una relazione con una donna e scopre che il figlio (che lo credeva morto) sta per farlo diventare nonno. Ma quando la sua vita sembra trovare una piega di normalità, tutto rischia di crollare al minimo cedimento.

Il regista norvegese Hans Petter Moland costruisce sul bravissimo Stellan Skarsgård (premio come miglior attore al Noir in Festival 2010) una gangster-comedy dai toni neri che riesce a coniugare il cinismo dei fratelli Coen di Fargo con le atmosfere nordiche, un po’ deprimenti, del cinema di Aki Kaurismaki.

Hans Petter Moland esordisce nel mondo della commedia con cast interamente scandinavi in una squallida ambientazione che mette in luce i peggiori sobborghi della città di Oslo, facendo dimenticare gli splendidi scenari da cartolina che possono venire in mente pensando alla Norvegia più turistica. Si ride, ma non solo, alle (dis)avventure di Ulrik, alle prese con una padrona di casa anaffettiva ma sessualmente bramosa di attenzioni, con gangster di mezza tacca e datori di lavoro dal cuore debole.

Grande prova per Stellan Skarsgård, attore feticcio per Moland (hanno lavorato insieme per Zero Kelvin e Aberdeen) capace di reggere tutto il film sul suo sguardo perso nel vuoto.

En ganske snill mann (A Somewhat Gentle Man) ha ricevuto numerosi riconoscimenti prima del Noir in Festiva, vincendo tra le altre cose il Premio del Pubblico del Berliner Morgenpost.

La sceneggiatura è firmata dal danese Kim Fupz Aakeson, e descrive con attenzione un microcosmo di personaggi colorati e vivi sullo sfondo di una città grigia e monotona.

Irresistibili le scene dei gelidi scambi di favori sessuali tra Skarsgård e Jorunn Kjellsby, la sua padrona di casa che chiede attenzioni in cambio di una vecchia televisione o di una cena calda. La segretaria dell’officina con cui Ulrik inizia una relazione è la cantante norvegese Jannike Kruse nel suo primo ruolo importante.

Voto Carlo 7