Courmayeur Noir in Festival – Demain Dès l’Aube
Si è aperta la diciannovesima edizione del Courmayeur Noir in Festival, inaugurata dalla proiezione, in concorso, dell’atteso Harry Brown, con un Michael Caine in gran spolvero. Seguito, in nottata, dalla proiezione di Mutant Chronicles, dato per disperso ormai da un paio d’anni e rispuntato a sorpresa, fuori concorso. Nel pomeriggio, però, abbiamo avuto modo di
Si è aperta la diciannovesima edizione del Courmayeur Noir in Festival, inaugurata dalla proiezione, in concorso, dell’atteso Harry Brown, con un Michael Caine in gran spolvero. Seguito, in nottata, dalla proiezione di Mutant Chronicles, dato per disperso ormai da un paio d’anni e rispuntato a sorpresa, fuori concorso. Nel pomeriggio, però, abbiamo avuto modo di vedere, sempre in concorso, anche il francese Demain Dès l’Aube, ritorno di Denis Dercourt al Noir in Festival dopo il successo di La Voltapagine, nel 2006. Cominciamo, dunque, da qui.
Il tempo è tiranno e fra poche ore tutti i riflettori saranno puntati su Diablo Cody, presente fra le nevi di Courmayeur per presentare Jennifer’s Body con la tanto chiacchierata, amata, odiata, bomba sexy Megan Fox. Restate sintonizzati su Cineblog per leggere tutte le recensioni, i commenti a caldo, le interviste e molto altro ancora!
Demain Dès l’Aube (Tomorrow at Dawn) di Denis Dercourt – Concorso
Mathieu (Vincent Perez) è un celebre pianista di grande talento, ma sta attraversando un difficile periodo di crisi esistenziale che lo porta ad allontanarsi sia dalla moglie che dal figlioletto. Va a trascorrere un periodo a casa della madre, che deve recarsi in ospedale per sottoporsi ad un ciclo di chemioterapia e non vuole lasciare solo il figlio minore, Paul (Jérémie Renier), un ragazzo fragile che vive in un mondo tutto suo. Paul, appassionato di storia, è entrato a far parte di un ristretto circolo di appassionati di giochi di ruolo dal vivo che ricostruisce fedelmente le battaglie dell’esercito napoleonico e le rivalità fra i diversi reggimenti di ussari, con tanto di divise e oggetti d’epoca. Peccato che la finzione tenda a sostituirsi alla realtà, diventando pericolosa…
Nonostante la bravura e l’ottima chimicha fra i due protagonisti, il film (sceneggiato da Denis Dercourt e Jacques Sotty) risente di eccessiva staticità e non fornisce spiegazioni, giocando con il non detto e lasciando troppe cose in sospeso. Splendida la fotografia di Rémy Chevrin. Dopo un passaggio al Festival di Cannes il 19 maggio 2009, il film è uscito in Francia, Belgio e Grecia la scorsa estate. Non sappiamo, al momento, se avremo la possibilità di vederl sugli schermi italiani.
Voto Simona: 6,5