Creed 3 trionfa al box office e Amazon annuncia una serie anime e altri progetti per espandere il franchise
Creed III supera i 100 milioni al box-office e Amazon Studios annuncia una serie TV anime e nuovi progetti al cinema e in TV per ampliare il franchise.
Creed 3 ha superato i 100 milioni al box office globale e sulla scia di questo successo Amazon Studios annuncia di voler espandere il franchise. Lo studio punta a costruire un universo che si estenderà sia al cinema che in TV. Lo studio ha incontrato Michael B. Jordan, protagonista e regista di “Creed 3”, e si è discusso di diversi progetti relativi al franchise mettendo sul piatto diverse idee in fase embrionale.
Al momento i dettagli sono scarsi, ma è stato confermato che tra i progetti di cui si è discusso c’è una serie anime, che è già in lavorazione e concept per “una serie TV live-action complementare”. Se avete visto il film, avrete notato l’attenzione posta sulla figlia di Adonis, Amara, interpretata dall’attrice sorda Mila Davis-Kent; infatti un altro dei progetti in ballo è una potenziale serie tv incentrata sulla figlia di Creed. Michael B. Jordan parlando di questo progetto ha dichiarato: “Costruire un universo di Creed è qualcosa di cui sono davvero entusiasta”.
Nel frattempo c’è uno spin-off incentrato sulla famiglia Drago, Ivan e Viktor, padre e figlio interpretati da Dolph Lundgren e il pugile Florian Munteanu in Creed II. Lo spin-off è scritto da Robert Lawton che ha vinto il Nicholl Fellowship nel 2021 per una sceneggiatura dal titolo Beving Rocky, che esplora la creazione del franchise di Sylvester Stallone. Il progetto è in lavorazione alla MGM, ma al momento non ci aggiornamenti; l’ultimo update risale a luglio dello scorso anno. Lundgren in un’intervista con Deadline ha parlato di un background che l’attore aveva creato per il suo Ivan Drago ai tempi di Rocky 4.
Beh, quando ho interpretato il personaggio, ho creato un background su come è stato allevato dallo stato e come lo hanno controllato. Non aveva molto da dire. Non era davvero una persona malvagia; era solo un prodotto del sistema. È il mostro di Frankenstein. Non è il dottor Frankenstein; quella era l’Unione Sovietica. Quindi l’ho sempre interpretato in quel modo, e alcuni di questi elementi li ho ritrovato nel film dell’85. Un po’ di questo è poi finito in Creed II, ma in quel film io non interpretavo un cattivo. Quindi un po’ di quello era lì anche allora. Sly e io siamo amici, ma ora, immagino volesse mostrare l’altro lato del personaggio. Quindi ero sicuro che mi sarei divertito.
Fonte: Deadline