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Da “Ready Player One” a “Matrix”: 10 film sulla Realtà Virtuale

“Ready Player One” ha debuttato nei cinema italiani e Blogo vi propone una top 10 con una selezione di film sulla realtà virtuale.

pubblicato 30 Marzo 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:45

 

OASIS è il mondo virtuale in cui si svolge Ready Player One, l’avventura fantascientifica di Steven Spielberg, basata sul libro di culto “Player One” di Ernest Cline, attualmente nelle sale italiane.

L’uscita del film di Steven Spielberg ha ispirato questa nostra classifica in cui abbiamo selezionato 10 film che trattano la realtà virtuale. Tematica affascinante che va oltre il mondo dei videogiochi e dei computer e che, al pari dell’Intelligenza Artificiale e dei robot, ha ispirato un vasto immaginario fantascientifico di stampo letterario e cinematografico. grazie alla potenziale capacità di creare e vivere in prima persona veri e propri universi paralleli, in cui rifugiarsi come il Wade Watts / Parzival di Ready Player One, interpretare avventurose vite alternative in formato “vacanza virtuale” come il Douglas Quaid di Atto di Forza o in cui ritrovarsi inconsapevolmente prigionieri come il Neo della trilogia Matrix.

Termini come “cyberpunk” e “cyberspazio” provenienti dalla letteratura fantascientifica hanno “contaminato” il cinema, e con l’evolversi del computer e la capacità di creare effetti visivi sempre più immersivi e realistici hanno portato ad una nuova frontiera virtuale da grande schermo, quella di pellicole come il citato Matrix e Tron: Legacy, entrambi film collegati al pionieristico Tron della Disney, il primo una sorta di “nipotino” del cult Disney, il secondo come sequel e ideale “update” dell’originale.

Naturalmente stilare un top 10 ha inevitabilmente lasciato fuori diversi titoli più o meno di rilievo, ma molti li troverete citati in coda alla classifica.

 

[quote layout=”big” cite=”(Morpheus a Neo)]Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.[/quote]

 

 

1. Matrix (1999)

 

Matrix rappresenta una pietra miliare nell’ambito degli effetti visivi, ma non solo, il film delle sorelle Wachowski crea un mondo virtuale costruito su un incubo alla “Skynet”,  in cui le macchine hanno preso il soppravvento e l’uomo è gestito come una mera fonte di energia. Nonostante i due successivi capitoli “Reloaded” e “Revolution” abbiano perso pezzi lungo la strada, l’originale resta ad oggi una pellicola esteticamente superba, ma anche profondamente inquietante con il suo insinuare il dubbio metaforico che la vita che stiamo vivendo sia in realtà solo una menzogna, un sogno indotto, un costrutto virtuale che nasconde un abominio partorito da madre tecnologia.

 

2. Ready Player One (2018)

 

Nel 2045 la Terra è un pianeta sovrappopolato e inquinato in cui la maggior parte degli individui vive in stato di indigenza e le fonti energetiche sono quasi del tutto esaurite, e l’unico svago per le persone comuni è OASIS, un sconfinato mondo virtuale ideato dal programmatore James Halliday. Se il libro originale di Ernest Cline era di fatto un manuale per nerd, l’adattamento Ready Player One di Steven Spielberg si può definire un film concepito a misura di geek, tra il il libro e il film si può cogliere quella evoluzione / fusione / contaminazione che ha trasformato i nerd in geek e viceversa.

 

3. Inception (2010)

 

In Inception, Leonardo DiCaprio è un professionista le cui abilità vengono richieste quando c’è bisogno di “estrarre” segreti dalle menti delle persone, una vera e popria infiltrazione nel subconscio dell’obiettivo designato, tramite un macchinario in grado di creare un costrutto onirico virtuale per il soggetto all’interno di un sogno condiviso. Christopher Nolan confeziona un sontuoso thriller fantascientifico con elementi da “heist-movie”. Inception mette in scena un mondo virtuale che si snoda su diversi piani di realtà che finiscono per sovrapporsi, creando non pochi problemi a livello di narrazione. L’intento di Nolan è stato sempre quello di veicolare concetti alti e complessi attraverso un cinema di massima fruibilità, purtroppo qualche volta il troppo semplificare può rivelarsi controproducente.

 

4. Tron (1982) / Tron: Legacy (2010)

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Nel luglio del 1982 usciva nei cinema americani Tron, una pellicola prodotta da Disney che portava lo spettatore all’interno di un computer, creando per la prima volta sul grande schermo un universo completamente virtuale, una realtà presentata con uno stile visivo all’avanguardia per l’epoca grazie alla computer grafica. Tron è stato pionieristico anche nell’anticipare la mania degli home-computer e dei videogiochi che di lì a poco sarebbe diventata “virale” grazie all’uscita del Commodore 64. All’epoca dell’uscita il film risultò una delusione al box-office, ma negli anni successivi Tron è diventato un film di culto e nel 2010, a 28 anni dall’originale, è uscito nelle sale l’ottimo Tron: Legacy, un sequel soprendentemente godibile e visivamente entusiasmante.

 

5. Atto di Forza (1990)

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Nel 2084 Douglas Quaid, un operaio edile interpretato da Arnold Schwarzenegger, spinto dal desiderio di visitare Marte si rivolge ad una compagnia capace di impiantare false memorie di viaggi con l’ausilio di un avanzato tipo di realtà virtuale. Purtroppo l’innesto di nuovi ricordi ne risveglierà di sopiti che porteranno Quaid nel mezzo di un complotto marziano. Paul Verhoeven adatta il racconto breve “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick, lo rimaneggia quel tanto che basta per fare di Atto di Forza un classico della fantascienza cinematografica che va ad unirsi ad altri due gioiellini sci-fi del regista, Robocop e il successivo Starship Troopers – Fanteria dello spazio. Nel 2012 è uscito il remake Total Recall – Atto di forza con protagonista Colin Farrell, stavolta il regista Len Wiseman (Underworld) resta più fedele al racconto originale, scelta che fa del suo rifacimento un altro film rispetto all’originale di Paul Verhoeven e di fatto della godibile fantascienza proprio grazie al suo differeziarsi dal film con Schwarzenegger.

 

6. Avalon (2001)

 

Mamoru Oshii, regista dell’anime Ghost in the Shell, nel 2001 si cimenta con Avalon, un gioiellino fantascientifico live-action che racconta di Ash (Małgorzata Foremniak), una ragazza che si guadagna da vivere grazie ai crediti ricevuti combattendo in un videogioco sparatutto di realtà virtuale, giocato in modalità cooperativa. In cerca di un fantomatico livello segreto del gioco (Classe A Special), Ash si ritroverà ad un punto in cui non sarà più possibile distiguere il confine tra reale e virtuale. Avalon presenta una particolarissima colorazione della pellicola che amplifica l’immersività della messinscena e la creazione di un non-luogo in cui ambientare una lenta e inesorabile discesa nella dipendenza da virtuale. Nel 2009 è uscito Assault Girls, un altro live-action di Mamoru Oshii concepito come sequel spirituale dei corti Assault Girl: Hinako The Kentucky e Assault Girl 2 e ambientato nello stesso universo di Avalon pur non essendone un sequel diretto.

 

7. ExistenZ (1999)

 

La creatrice di videogiochi Allegra Geller (Jennifer Jason Leigh) è vittima di un attentato terroristico durante la presentazione della sua ultima creazione: eXistenZ, un videogioco basato su collegamenti biologici che permette al giocatore di vivere una dimensione parallela del tutto realistica. La Geller scampa all’attentato e si ritrova braccata da alcuni combattenti contro il virtuale che si definiscono “realisti”. David Cronenberg ci aveva già dato un assaggio di interazione / fusione tra uomo e tecnologia con il suo capolavoro Videodrome, con ExistenZ questa fusione viene messa in campo attraverso una realtà virtuale biotecnologica che richiede innesti nel corpo, connettori applicati chirurgicamente nelle spine dorsali dei giocatori, insomma roba da brividi. ExistenZ è Cronenberg fino al midollo e per questo dispone di quell’irresistibile mix oscuro di carne e tecnologia che ha reso così tanto fascinoso l’universo biomeccanoide di H.R. Giger.

 

8. Il tredicesimo piano (1997)

 

Il famoso programmatore Hannon Fuller (Armin Mueller-Stahl) viene ucciso e l’unica traccia del colpevole dell’omicidio si trova all’interno del mondo virtuale che ha creato, una Los Angeles del 1937 che vive di vita propria e in cui ogni giocatore può occupare un avatar attraverso il quale interagire con l’ambiente virtuale e i suoi occupanti, esseri umani simulati inconsapevoli di essere programmi per computer. Sospettato dell’omicidio di Fuller, il suo amico e protetto Douglas Hall (Craig Bierko), che è anche l’erede della compagnia. Il regista Josef Rusnak adatta il romanzo “Simulacron 3” di Daniel F. Galouye, già adattato in precedenza nel film tv Il mondo sul filo di Rainer Werner Fassbinder. Su schermo si snoda una parte investigativa che si alterna ad una sorta di romanzo olografico, come quelli delle serie tv di Star Trek, un mix vincente dal punto di vista dell’impatto visivo, ma non altrettanto  dal punto di vista dell’intreccio narrativo a tinte “crime”.

 

9. Il tagliaerbe (1992)

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Seguiamo l’evolversi del progetto del dottor Lawrence Angelo (Pierce Brosnan) impegnato a testare le capacità cerebrali stimolate da droghe all’interno di un ambiente di realtà virtuale. Mentre Angelo lentamente perde il controlo dell’esperimento e della sua vita, diventando sempre più dipendente dalla realtà virtuale, finisce per conivolgere il suo giardiniere (Jeff Fahey) in una sperimentazione umana trasformandolo in una sorta di genio del male dotato di poteri telepatici, poteri che qualcuno vorrebbe sfruttare a scopi militari. Il tagliaerbe diretto da Brett Leonard, che successivamente tornerà alla tematica dela realtà virtuale con Virtuality, soffre di una sceneggiatura troppo prevedibile e di effetti speciali piuttosto datati che se già all’epoca non erano granché, oggi vanno ben oltre l’obsoleto. Il film doveva essere un adattamento dell’omonimo racconto breve di Stephen King, ma a parte una singola scena, film e racconto sono completamente diversi. Per questo motivo King portò i produttori del film in tribunale chiedendo di cambiare il titolo originario Stephen King’s The Lawnmower Man. Nel 1996 è uscito il sequel Il tagliaerbe 2 – The Cyberspace diretto da Farhad Mann e con Austin O’Brien come unico attore del film originale.

 

10. Nirvana (1997)

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In un futuro non troppo lontano, e a pochi giorni dall’uscita di un nuovo videogioco a controllo mentale chiamato Nirvana, la copia originale del gioco in possesso del programmatore Jimi Dini (Christopher Lambert) viene infettata da un virus che dona una coscienza al personaggio principale del gioco, Solo (Diego Abatantuono), che diventato senziente chiede al suo creatore / programmatore di essere cancellato, per mantenere l’unicità appena acquisita. Nirvana rappresenta una vera rarità nell’asfittico panorama del cinema di genere italiano e qualcosa di quasi “mitologico” se si parla di fantascienza, genere a cui il cinema italiano è particolarmente allergico. Il film diretto da Gabriele Salvatores fa ampio uso di effetti speciali generati al computer e racconta una storia di stampo cyberpunk immersa in uno scenario particolarmente suggestivo.

 

Altri titoli correlati: Johnny Mnemonic / Dark City / Dreamscape – Fuga dall’incubo / Virtuality / Brainstorm – Generazione elettronica / Strange Days / The Cell – La cellula / Brainscan – Il gioco della morte / Storm Watch / Arcade / Evolver / Il tagliaerbe 2 – The Cyberspace / Spy Kids – Missione 3-D: Game Over / Il mondo dei replicanti / Vanilla Sky / Il mondo sul filo