Dal 15 luglio al cinema: Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Con buona pace di Michael Bay e dei suoi Transformers, è questo (volenti o nolenti, detrattori o fan che siate) il blockbuster dell’estate. Complice la sua data iniziale, che doveva essere il 21 novembre 2008, poi spostata con un annuncio fulminante che il 15 agosto ha fatto imbestialire gli appassionati. Ma da oggi Harry Potter e il Principe Mezzosangue arriva in sala, e il pubblico potrà dire la sua, dopo un primo parere della critica forse non proprio decisamente esaltante.

Dopo i due capitoli firmati da Chris Columbus (che ha almeno un merito a riguardo: l’aver “disegnato” cinematograficamente il mondo diegetico di Hogwarts), i capitoli che hanno finalmente dato il “la” al versante più cupo della saga, ovvero quelli firmati da Alfonso Cuarón (per ora, il migliore di tutti) e Mike Newell, torna in cabina di regia David Yates, regista del precedente L’Ordine della Fenice, già ampiamente discusso anche dagli aficionados dei film e dei libri firmati da J.K. Rowling.

Ma cosa sta per accadere ad Hogwarts in Harry Potter e il Principe Mezzosangue? I Mangiamorte seminano terrore e distruzione anche nel mondo dei Babbani. Silente fa così tornare ad Hogwarts il professore di pozioni Horace Lumacorno. Ad una delle sue lezioni, Harry finirà per trovare un libro di testo, appartenuto ad un misterioso ‘Principe Mezzosangue’, che lo porterà a conoscere pericolosi e diabolici incantesimi. Lumacorno non è però tornato ad Hogwarts senza motivo: Silente l’ha rivoluto con sé perché ha disperatamente bisogno di un segreto che solo lui conosce e custodisce. Harry Potter è la chiave per arrivare a quel segreto, che vede protagonista lui, il giovane Tom Riddle, ovvero colui che oggi è conosciuto al mondo intero come… Lord Voldemort! Qui trovate la nostra recensione in anteprima.