Dal 23 marzo al cinema
Vi ricordate un po’ l’ultima edizione di Venezia? Dalie, regine, Hollywood, alberi della vita, figli degli uomini, nude proprietà, paure private in posti pubblici, euforie, nuovi mondi ed altro. Ecco, tutti vinti, uno ad uno, dall’unico, insospettabile film, apparso per caso come film sorpresa, che quatto quatto (l’avevano visto in pochissimi!) li ha fatti fuori
E da Venezia arrivano anche L’amore giovane, filmetto romantico passabile e sempre meglio di LUI -che ci volete fare, è un trauma anche se non l’ho visto, e ce l’ho sempre in testa, curatemi!-, ed Hollywoodland, che mi ha fatto un po’ storcere il naso. Anche perchè la Coppa Volpi a Ben Affleck è come premiare lo scrittore di LUI come miglior scrittore dell’anno: una bastonata chiodata in mezzo alle gambe.
Ma la sincerità più grande è questo mio personale urlo: tutti a vedere 300!!
E non scordatevi i film italiani: ce ne sono due, e sembrano davvero belli, su!
Ecco quindi i dieci film in uscita nelle sale da questo venerdì.
300: il racconto della battaglia delle Termopili, nella quale il re Leonida e trecento Spartani affrontarono Serse e il suo enorme esercito persiano. Tratto dal fumetto di Frank Miller, da cui è stato di recente tratto con altrettanza perizia tecnica anche Sin City, e diretto da Zack L’alba dei morti viventi Snyder, uno dei film più attesi dell’anno. Critica e pubblico, come da copione, si sono divisi. Presentato a Berlino 57.
L’amore giovane: un ragazzo, aspirante attore, e una ragazza, aspirante cantante: si conoscono, si amano, litigano, si riappacificano a New York, che fa vivere i giovani di sogni e di illusioni. Terza regia per Ethan Hawke, che trae questo film dal suo romanzo autobiografico omonimo. Presentato a Venezia 63 nella categoria Orizzonti. Qui la nostra recensione.
Bordertown: Lauren, una giornalista del Chicago Sentinel, si reca in una città al confine con il Messico per indagare su centinaia di operaie morte misteriosamente… Un film d’impegno sociale su fatti realmente accaduti, presentato a Berlino dove la protagonista Jennifer Lopez ha ricevuto il premio “Artisti per Amnesty” dal Nobel per la pace Jose Ramos-Horta. Con Antonio Banderas.
Il lupo: una storia liberamente ispirata agli ultimi giorni di vita del “lupo” Luciano Liboni, il bandito solitario che nel 2004 tenne in scacco per un paio di mesi le forze dell’ordine, prima di fare una fine da cattivo western: ammazzato a colpi d’arma da fuoco in pubblica piazza. Diretto da Stefano Calvagna, un thriller dalle tinte drammatiche che ha avuto non a caso la sua anteprima nel carcere di Regina Coeli. Con Enrico Montesano.
La masseria delle allodole: Prima Guerra Mondiale; una famiglia armena è alle prese con la ristrutturazione di una masseria abbandonata che dovrebbe ospitare i loro parenti. In realtà questi ultimi non arriveranno mai, in quanto vittime del terribile sterminio di armeni ad opera dei Turchi… Arriva nelle sale dopo essere passato (non senza qualche polemica) per Berlino il nuovo film dei fratelli Taviani, su un tema per niente trattato al cinema e poco conosciuto ai più.
Norbit: Norbit, abbandonato alla nascita, viene allevato presso Mr. Wong, in un ristorante che è anche un orfanotrofio! Abbandonato anche dalla sua anima gemella, viene difeso dai bulli dalla portentosa ed enorme Rasputia, che da grande lo sposerà… Una commedia interpretata da Eddie Murphy alla terza potenza, in quanto i ruoli prima citati li fa tutti lui! Critiche pessime da critica e pubblico.
Perchè te lo dice mamma: sono tre sorelle affiatate: peccato per la più piccola, che dovrà sopportare una mamma che non solo si intromette nella sua vita privata, ma si mette a cercarle anche un ragazzo “ideale” via Internet… Dal regista di Schegge di follia e 40 giorni & 40 notti, una nuova commedia con Diane Keaton.
Still life: il villaggio di Fengjie è al centro di un posto dove è stata costruita una diga, ed è stato abbandonato. Il minatore Han Sanming si reca a Fengije alla ricerca della ex moglie; giunge a Fengije anche l’infermiera Shen Hong, alla ricerca del marito che manca da casa da due anni. Arriva finalmente anche in Italia l’inaspettato vincitore di Venezia 63, il documentario cinese di Jia Zhang-Ke.
Il topolino Marty e la fabbrica di perle: Lucía una notte perde il suo primo dentino, e il topolino Marty, non le lascia nessuna monetina, come secondo la favola dovrebbe. Dopo una vana richiesta d’aiuto al padre, in quanto crede che il topolino sia in pericolo, decide di condurre ricerche per conto suo aiutata dal cugino. Scopriranno che il caro Marty vive su una barca con centinaia di altri topolini che ricevono i dentini, li puliscono e li lavorano fino a trasformarli in perle… Una co-produzione ispanico-argentina per un mix di animazione e commedia.