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Dan Brown sceneggia per il cinema il suo Il Simbolo Perduto

Dopo Il Codice Da Vinci e Angeli e Demoni, il ‘fenomeno’ letterario Dan Brown torna ovviamente al cinema con Il Simbolo Perduto, best seller uscito nel 2009. Se inizialmente la Sony aveva annunciato che ad occuparsi dello script sarebbe stato Steven Knight, la notizia del giorno vuole lo stesso Dan Brown ‘sostituire’ Knight, per occuparsi

pubblicato 21 Dicembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 16:44

Dopo Il Codice Da Vinci e Angeli e Demoni, il ‘fenomeno’ letterario Dan Brown torna ovviamente al cinema con Il Simbolo Perduto, best seller uscito nel 2009. Se inizialmente la Sony aveva annunciato che ad occuparsi dello script sarebbe stato Steven Knight, la notizia del giorno vuole lo stesso Dan Brown ‘sostituire’ Knight, per occuparsi personalmente della sceneggiatura del film. Per quale motivo Steven Knight, da mesi al lavoro sull’adattamento cinematografico del romanzo, sia stato ‘sostituito’ da Brown per il momento resta un mistero.

Prodotto ancora una volta dalla Imagine Entertainment di Brian Grazer e Roh Howard, che non tornerà in cabina di regia, perché impegnatissimo con La torre Nera, il film potrebbe uscire in sala a giugno/luglio del 2013. Tom Hanks dovrebbe tornare a vestire i panni di Robert Langdon, ma al momento non c’è nulla di ufficiale e confermato, anche se difficilmente sarebbe pensabile un Langdon interpretato da un altro attore.

Questa l’avvincente trama ad incastri del celebre romanzo di Brown: Robert Langdon, professore di simbologia ad Harvard, è in viaggio per Washington. È stato convocato d’urgenza dall’amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, nonché filantropo, scienziato e storico, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origini esoteriche della capitale americana. Ad attenderlo c’è però un inquietante fanatico che vuole servirsi di lui per svelare un segreto millenario. Langdon intuisce qual è la posta in gioco quando all’interno della Rotonda del Campidoglio viene ritrovato un agghiacciante messaggio: una mano mozzata col pollice e l’indice rivolti verso l’alto. L’anello istoriato con emblemi massonici all’anulare non lascia ombra di dubbio: è la mano destra di Solomon. Langdon scopre di avere solamente poche ore per ritrovare l’amico. Viene così proiettato in un labirinto di tunnel e oscuri templi, dove si perpetuano antichi riti iniziatici. La sua corsa contro il tempo lo costringe a dar fondo a tutta la propria sapienza per decifrare i simboli che i padri fondatori hanno nascosto tra le architetture della città. Fino al sorprendente finale.