D.A.R.Y.L. compie 35 anni: curiosità e recensione del film con Barret Oliver
Blogo celebra i 35 anni di DARYL, fantascienza per famiglie anni ottanta con protagonista Barret Oliver de “La storia infinita”.
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Il 14 giugno 1985 usciva nelle sale americane D.A.R.Y.L., un dramma fantascientifico per famiglie, assimilabile a pellicole come Wargames e Navigator, con protagonista Barret Oliver, l’attore bambino lanciato da La storia infinita e che quell’anno apparirà anche in Cocoon, per il ruolo in “D.A.R.Y.L.” vincerà un Saturn Award per la miglior performance di un giovane attore.
L’incipit di “D.A.R.Y.L.” ricorda il prologo della storia di Superman, un ragazzino viene trovato da una coppia di anziani nei pressi di una sorta di Smallville di montagna, ma la coppia non lo adotterà come fecero i Kent, ma Daryl sarà invece affidato agli assistenti sociali che troveranno una famiglia per il ragazzino che non ricorda da dove proviene o chi siano i suoi genitori. La famiglia affidataria accoglierà il “trovatello” circondandolo di affetto e premure e Daryl, ben educato e sin troppo servizievole, troverà anche un migliore amico, il vivace “Sisma” Fox, e si rivelerà tra le altre cose un talento del baseball, un genio della matematica e un pianista prodigio. Quando Daryl ritroverà i suoi genitori e sarà costretto ad abbandonare quella che ormai considera la sua vera famiglia, scopriremo che Daryl è in realtà un avanzatissimo prototipo di intelligenza artificiale parte di un progetto dell’esercito atto a creare, tanto per cambiare, una super-soldato privo di emozioni. Purtroppo per i militari, Daryl ha sviluppato emozioni che lo rendono sin troppo umano e quindi inutilizzabile per i loro scopi, così arriverà l’ordine di “rottamare” il progetto e quindi anche il ragazzino, ma con l’aiuto degli scienziati che lo hanno creato e della sua amorevole nuova famiglia, Daryl intraprenderà una rocambolesca fuga e alla fine riuscirà a riconquistare l’agognata libertà.
“D.A.R.Y.L.” è quello che un tempo veniva definito un “film per tutti”, scevro da ogni pretenziosa idea di stampo filosofico, il film del regista australiano Simon Wincer, alla sua prima produzione americana, prendendo spunto dalla fantascienza per famiglie di stampo spielberghiano, si rivolge ad un pubblico trasversale puntando principalmente sui sentimenti che sono una parte cruciale del film. Chi è in cerca di azione e fantascienza a tutto tondo potrebbe trovare D.A.R.Y.L. un po’ troppo “blando”, ma grazie al talentuoso Barret Oliver e una storia di che non vive di effetti speciali, ma di sentimenti, “D.A.R.Y.L.” è senza alcun dubbio un film da riscoprire e rivalutare poiché ben rappresenta un cinema, quello degli anni ottanta, concepito a misura di spettatore e non di critica.
Curiosità
- Le scene con tutti i computer della base militare sono state girate nelle sale computer nel backstage dell’EPCOT Center del Walt Disney World.
- D.A.R.Y.L. sta per Data Analyzing Robot Youth Lifeform (nell’adattamento italiano è invece “Dati Adolescente Robotico Ittrio Laserizzato”), come mostrato su uno schermo nel laboratorio del dott. Stewart.
- Il dottor Lamb dice: “Generale, una macchina diventa umana quando non si può più distinguere”. Questo riassume il famoso test di Turing, ideato da Alan Turing, fondatore della moderna teoria informatica.
- Il videogioco che Daryl gioca è “Pole Position”. Molto probabilmente è stato riprodotto su una piattaforma ATARI 600XL o 800XL.
- In risposta al fatto che recitare sia un lavoro o un divertimento, Barret Oliver in un’intervista del 1985 a “Star Log” ha dichiarato: “Penso che sia divertente, ma è davvero un lavoro. In DARYL c’era una parte in cui dovevo congelare morte e non l’hanno nemmeno usata. Può essere frustrante”.
- Furono costruiti solo 32 “SR-71 Blackbirds”. Gli esemplari sopravvissuti sono stati ritirati e sono esposti nei musei.
- Il film che Daryl guarda in TV mentre parla con “Sisma” tramite walkie-talkie è il Pianeta Proibito.
- L’edificio governativo in cui è stato creato D.A.R.Y.L. è anche la cornice del F.I.R.M., il quartier generale dell’Arcangelo in Airwolf.
- Colleen Camp ha 13 anni più di Amy Linker, che interpreta sua figlia.
- All’inizio del film viene fatta un’ipotesi sull’età di Daryl. Credono che il ragazzo amnesico abbia circa 9-10 anni. La sua vera età però è rivelata verso la fine. Quando il segnale viene trasmesso attraverso la radio per avvisare l’intera base militare dei due fuggitivi, l’età di Daryl viene specificata come 11 anni. Coincidenza o meno, Barret Oliver aveva effettivamente 11 anni al momento della produzione.
- Il film segna il debutto hollywoodiano del regista australiano Simon Wincer.
- Barret Oliver, che interpreta DARYL, lo stesso anno è anche apparso in Cocoon – L’energia dell’universo.
- Le musiche originali del film sono di Marvin Hamlisch (Tre scapoli e un bebè, Salvate la tigre. La spia che mi amava, La scelta di Sophie).
- La colonna sonora include il brano “Somewhere I Belong”, musica di Marvin Hamlisch e parole di Dean Pitchford, interpretata da Teddy Pendergrass.
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