David 2019, trionfano Dogman di Matteo Garrone e Netflix
Solo La ragazza del Lago, nella Storia dei David, meglio di Dogman di Matteo Garrone.
Miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, scenografia, suono, trucco e attore non protagonista (il gigantesco Edoardo Pesce), per la pellicola 01, con Garrone che ha vinto il suo 3° David alla regia e il suo ottavo David personale. Dietro Dogman, a sorpresa, si piazza Sulla mia Pelle di Alessio Cremonini, che ha vinto ben 4 statuette. Miglior regista esordiente (anche se già visto all’opera nel 2013 con Border), David giovani, miglior produttore e miglior attore protagonista. Alessandro Borghi, alla sua quinta candidatura, ha vinto il suo primo David, con tanto di dovuto omaggio alla memoria di Stefano Cucchi. Battuto Marcello Fonte, in trionfo a Cannes, mentre tra le attrici l’hanno spuntata Marina Confalone come miglior attrice non protagonista, alla sua quinta vittoria grazie a Il vizio della speranza, ed Elena Sofia Ricci con Loro, al suo 3° David.
Grandi sconfitti della serata, dall’alto delle loro 13 candidature, sia Capri-Revolution di Mario Martone che Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, con appena due David vinti a testa. Colonna Sonora e costumi per Martone, Canzone e miglior sceneggiatura non originale per Guadagnino, al suo primo David conquistato. Insieme a James Ivory, che aveva abbracciato in solitudine l’Oscar, premiato anche Walter Fasano. 12 candidature e solo due David per Loro di Paolo Sorrentino, assente perché impegnato sul set della seconda stagione di The Young Pope, mentre Alice Rohrwacher e Valeria Golino, che avevano strappato rispettivamente nove e 7 candidature per Lazzaro Felice e Euforia (nonché prime registe in nomination in 64 edizioni), sono tornate a casa a mani vuote. Così come è capitato a La terra dell’abbastanza, strepitoso esordio di Fabio e Damiano D’Innocenzo, che avrebbero sicuramente meritato maggiore considerazione. Attualmente sul set con la sua nuova fatica, Nanni Moretti ha invece vinto il suo nono David grazie al documentario Santiago, Italia, su 44 candidature ricevute.
Complessivamente, nessuna sorpresa e una sfilza di premi facilmente pronosticabili, per quella che è stata una buonissima annata, in evidente ripresa dopo lo zoppicante 2017, che non a caso aveva poi visto Ammore e malavita dei Manetti Bros. vincere a sorpresa. Dal punto di vista della serata puramente ‘televisiva’, tempi lunghi, noia in platea e gag a dir poco discutibili, per Carlo Conti e i suoi autori, mentre il David alla Carriera di Tim Burton è apparso ai più come una semplice promozione per Dumbo e il 3° David Speciale della serata a Uma Thurman è stato addirittura dimenticato, tanto da doverla richiamare sul palco per ritirarlo. Diminuire la ‘quantità’ di questi David, per amplificarne spazio e importanza, sarebbe cosa sensata e giusta.
Dopo aver conquistato Venezia e gli Oscar, infine, Netflix ha prepotentemente fatto il suo ingresso anche ai David, con 5 premi vinti. Uno dei quali ritirato da Alfonso Cuaron, per Roma, che in italiano ha ringraziato la nostra cinematografia per aver contribuito alla sua formazione.
[accordion content=”I vincitori” title=”David 2019″]
Miglior film
Dogman, regia di Matteo Garrone
Miglior regista
Matteo Garrone – Dogman
Miglior regista esordiente
Alessio Cremonini – Sulla mia pelle
Migliore sceneggiatura originale
Ugo Chiti, Massimo Gaudioso, Matteo Garrone – Dogman
Migliore sceneggiatura adattata
Luca Guadagnino, Walter Fasano, James Ivory – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)
Miglior produttore
Cinemaundici, Lucky Red – Sulla mia pelle
Migliore attrice protagonista
Elena Sofia Ricci – Loro
Miglior attore protagonista
Alessandro Borghi – Sulla mia pelle
Migliore attrice non protagonista
Marina Confalone – Il vizio della speranza
Miglior attore non protagonista
Edoardo Pesce – Dogman
Migliore autore della fotografia
Nicolai Brüel – Dogman
Miglior musicista
Apparat e Philipp Thimm – Capri-Revolution
Migliore canzone originale
Mystery of Love (musica e testo di Sufjan Stevens, interpretata da Sufjan Stevens) – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)
Miglior scenografo
Dimitri Capuani – Dogman
Miglior costumista
Ursula Patzak – Capri-Revolution
Miglior truccatore
Dalia Colli, Lorenzo Tamburini – Dogman
Miglior acconciatore
Aldo Signoretti – Loro
Miglior montatore
Marco Spoletini – Dogman
Miglior suono
Dogman
Migliori effetti speciali visivi
Victor Perez – Il ragazzo invisibile – Seconda generazione
Miglior documentario
Santiago, Italia, regia di Nanni Moretti
Miglior film straniero
Roma, regia di Alfonso Cuarón
David dello spettatore
A casa tutti bene, regia di Gabriele Muccino
3.000 studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado hanno votato per il David Giovani.
David Giovani
Sulla mia Pelle
Miglior corto
Frontiera di Alessandro Di Gregorio
Premio alla carriera
Tim Burton
David speciale
Dario Argento
Francesca Lo Schiavo
Uma Thurman