David di Donatello: i vincitori
Si è svolta ieri sera, presso l’Auditorium di Santa Cecilia in Via della Conciliazione a Roma, la 52esima edizione della cerimonia di premiazione dei David di Donatello, designati dall’Accademia del Cinema Italiano. Tullio Solenghi ha fatto gli onori di casa.Nonostante la prima statuetta della serata sia stata consegnata da Nancy Brilli nelle mani di Alessandro
Si è svolta ieri sera, presso l’Auditorium di Santa Cecilia in Via della Conciliazione a Roma, la 52esima edizione della cerimonia di premiazione dei David di Donatello, designati dall’Accademia del Cinema Italiano. Tullio Solenghi ha fatto gli onori di casa.
Nonostante la prima statuetta della serata sia stata consegnata da Nancy Brilli nelle mani di Alessandro Gassman, premiato come Miglior Attore non Protagonista per “Caos Calmo”, la pellicola di Nanni Moretti – superfavorita di quest’anno con ben 18 candidature – è riuscita a portare a casa solo 3 premi (gli altri due sono andati a Paolo Buonvino come Miglior musicista e per la canzone “L’amore trasparente” di Ivano Fossati).
L’altro grande pretendente, “Giorni e nuvole” di Silvio Soldini (15 candidature), si è aggiudicato invece i 2 David per la Miglior attrice protagonista (Margherita Buy) e la miglior attrice non protagonista (un’emozionatissima Alba Rohrwacher).
A sorpresa, è stato “La ragazza del Lago” del regista esordiente Andrea Molaioli a sbaragliare tutti e a conquistare il bottino più ricco: ben 10 statuette. Miglior film, miglior regista, miglior regista esordiente, miglior sceneggiatura per Sandro Petraglia, produttore Nicola Giuliano e Francesco Cima, miglior attore Toni Servillo, direttore della fotografia per Ramiro Civita, miglior montatore Giorgio Franchini, fonico di presa diretta Alessandro Zanon, effetti speciali Paolo Trisoglio e Stefano Marinoni. Il film, presentato in anteprima allo scorso Festival di Venezia, è un thriller che evoca i delitti di provincia della cronaca nera e la sua vittoria ha stupito tutti.
I quattro premi tecnici sono andati a “I Viceré” di Alberto Faenza (Milena Canonero per i costumi, a Frigeri per la scenografia, al trucco e alle acconciature). Nulla di fatto per “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, candidato a cinque statuette e rimasto a bocca asciutta.
I Premi David Speciali sono stati assegnati ai registi Luigi Magni per la carriera, a Carlo Verdone – che ha ricevuto la statuetta dalle mani di sua figlia Giulia – per i suoi primi trent’anni di attore e regista e a Gabriele Muccino, per i sui successi negli Usa. Un nuovo David Speciale al cinema italiano, che celebra la rinascita dell’industria cinematografica e che sarà conservato al Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato ritirato dal presidente Francesco Alberoni e dall’attore Giancarlo Giannini, membro del c.d.a. del Centro Sperimentale.
Il David di Donatello come Miglior film dell’Unione Europea è invece andato a “Irina Palm” di Sam Garbarski, interpretato da Marianne Faithfull; mentre e ai fratelli Coen – collegati in videoconferenza – è andato il David per il miglior film straniero “Non è un paese per vecchi”. Silvio Muccino, regista e interprete di “Parlami d’amore” ha portato a casa il David Giovani mentre Emanuele Pisano, per “Pena esclusione di vita”, si è aggiudicato il Premio Alice.