Deliver Me From Nowhere: prima foto del Jeremy Allen White di “The Bear” nei panni di Bruce Springsteen
Prima immagine ufficiale di Jeremy Allen White come Bruce Springsteen nel film biografico “Deliver Me From Nowhere” di Scott Cooper.
20th Century Studios ha recentemente condiviso via social media una prima foto del film biografico Deliver Me From Nowhere, con Jeremy Allen White nei panni di Bruce Springsteen. Allen è noto al grande pubblico per il ruolo dello chef Carmen “Carmy” Berzatto nella serie tv The Bear, ruolo che gli valso due Premi Emmy e due Golden Globe come miglior attore in una serie comedy o musicale. Sul grande schermo Allen ha recentemente vestito i panni dello sfortunato wrestler Kerry Von Erich nel biopic sportivo The Warrior: The Iron Claw.
“Deliver Me From Nowhere” seguirà Springsteen che, dopo aver lottato contro demoni personali e aver cercato di abbracciare la sua volontà di diventare una superstar mondiale, scrive e registra l’album del 1982 Nebraska, uno degli album più emotivamente crudi, oscuri e onesti della storia della musica recente.
Il cast include anche Harrison Sloan Gilbertson, Odessa Young e Paul Walter Hauser nei panni di Mike Batlan, il tecnico delle chitarre di lunga data di Springsteen, Mike Batlan.
Alla regia Scott Cooper che ha esordito nel 2009 con il pluripremiato dramma musicale Crazy Heart premiato con due Oscar e due Golden Globe, andati al protagonista Jeff Bridges e alla miglior canzone originale. Cooper ha poi spaziato nei generi e iniziato una assidua collaborazione con l’attore Christina Bale che ha diretto nel thriller Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace, nel western Hostiles – Ostili e nel mistery The Pale Blue Eye – I delitti di West Point. Cooper ha anche esplorato il genere horror con Antlers – Spirito insaziabile diretto Johnny Depp nei panni del criminale James Bulger nel crime biografico Black Mass – L’ultimo gangster.
La sceneggiatura del film è di Scott Cooper e Warren Zane, basata sul libro “Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e «Nebraska»” (“Deliver Me From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska”) scritto da Zane e pubblicato nel 2023.
Il seguito naturale del grande successo di The River avrebbe dovuto essere Born in the U.S.A. Invece, nel 1982, Bruce Springsteen uscì con un album composto da una serie di canzoni cupe e raggelanti che aveva registrato da solo, unicamente per sé. Ma più di quarant’anni dopo, Nebraska è senza dubbio il disco più importante di Springsteen, l’indizio decisivo per comprendere la sua carriera di artista e la visione che ne è alla base, ma anche l’uomo stesso. Inciso su cassetta con un registratore a quattro piste proprio mentre si annunciava il futuro digitale, Nebraska esprimeva un’inquietudine che rifletteva lo stato d’animo del paese, ma era anche un sintomo dei pro¬blemi nella vita dell’artista, l’inizio di un crollo mentale di cui Springsteen avrebbe parlato apertamente solo decenni dopo l’uscita dell’album. Warren Zanes ha intervistato molte persone coinvolte nella realizzazione di Nebraska, tra cui lo stesso Bruce Springsteen. Zanes intreccia queste conversazioni con indagini sulla miriade di punti di contatto culturali, tra cui Badlands di Terrence Malick e i racconti di Flannery O’Connor, che hanno influenzato Springsteen mentre scriveva le struggenti canzoni dell’album. Il risultato è un resoconto articolato e rivelatore non solo di un momento cruciale nella carriera di un’icona, ma anche di un disco che ha sconvolto tutte le aspettative e ha predetto una rivoluzione nel campo della registrazione domestica.
Il libro “Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e «Nebraska»” è disponibile su Amazon.
Cooper ha parlato del nuovo progetto in una dichiarazione:
Iniziare la produzione di questo film è un viaggio incredibilmente umile ed emozionante. Nebraska di Bruce Springsteen ha profondamente plasmato la mia visione artistica. Il ritratto crudo e schietto delle prove e della resilienza della vita nell’album risuona profondamente in me. Il nostro film mira a catturare quello stesso spirito, portando sullo schermo la narrazione avvincente di Warren Zanes sulla vita di Bruce con autenticità e speranza, onorando l’eredità di Bruce in un’esperienza cinematografica trasformativa. È stato un grande piacere collaborare con Bruce e Jon [Landau] mentre racconto la loro storia, e la loro energia creativa alimenta ogni parte di questo viaggio. Inoltre, sono entusiasta di riunirmi al mio amico, David Greenbaum [presidente, Disney Live Action e 20th Century Studios], mentre intraprende il suo nuovo ruolo alla Disney, aggiungendo un altro livello di ispirazione a questo progetto.
Lo sviluppo di Nebraska, che seguì il “The River Tour” di Springsteen del 1981, segnò un momento cruciale nella sua vita, di cui avrebbe parlato apertamente solo decenni dopo la sua uscita. È considerato una pietra miliare nella sua odissea musicale e una fonte di ispirazione per una generazione di artisti e musicisti. Registrato su un registratore a 4 tracce nella camera da letto di Springsteen nel New Jersey e senza la E Street Band, Nebraska è considerato uno dei lavori più duraturi di Springsteen: “un disco acustico crudo e spettrale popolato da anime perse alla ricerca di una ragione per credere”.
“Nebraska” è stato un successo commerciale, raggiungendo il terzo posto sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, ma il suo netto distacco dai precedenti album di Springsteen ha inizialmente portato a vendite più lente e ad elogi più deboli da parte della critica. Springsteen ha scelto di non fare un tour a supporto dell’album, rendendolo la sua prima grande uscita non supportata da un tour e la sua unica uscita del genere fino a “Western Stars” del 2019. Nei decenni successivi, “Nebraska” ha generato ampi consensi e rimane uno degli album più apprezzati del cantautore statunitense ed è stato classificato al numero 150 nell’edizione 2020 della lista “I 500 più grandi album di tutti i tempi” di Rolling Stone.
Fonte: IMDb / Wikipedia