Dellamorte Dellamore torna al cinema: nuovo trailer e recensione per i 30 anni dall’uscita
Recensione e tutto quello che c’è da sapere su Dellamorte Dellamore, il cult horror di Michele Soavi con Rupert Everett e Anna Falchi che torna al cinema con CG Entertainment e Cat People.
Per celebrare il 30° anniversario di Dellamorte Dellamorte CG Entertainment e Cat People dal 14 ottobre riportano in sala, in versione restaurata, il cult di Michele Soavi con protagonista Rupert Everett nell’iconico ruolo di Francesco Della Morte, che emerge dalle tenebre pronto ad affrontare i Ritornanti che stanno invadendo il cimitero di Buffalora.
Per celebrare il trentennale del film CG Entertainment in collaborazione con Cat People porta in sala la versione restaurata in 4K di “Dellamorte Dellamore”, resa disponibile da R&C Produzioni. Il restauro è stato effettuato partendo dal negativo di Cinecittà ed è stato approvato da Soavi.
Dellamorte Dellamore – Trama e nuovo trailer
Francesco Dellamorte (Rupert Everett) lavora come custode nel cimitero di Buffalora, fiancheggiato dal fido e muto Gnaghi (François Hadji-Lazaro). Per oscure ragioni, i morti sepolti in quel luogo risorgono animati da istinti omicidi e per annientarli occorre spaccare loro la testa. Per Francesco, uccidere gli zombi è solo un atto di routine; finché un giorno, tra le lapidi, gli capita di incontrare una bellissima vedova (Anna Falchi)… Sarà l’inizio di una vorticosa discesa nel dolore e nella follia, tra morti viventi e vivi morenti…
Dellamorte Dellamore – La recensione del film
E’ il 1994, Wes Craven ha rimesso mano al suo Nightmare con un settimo capitolo meta-cinematografico, John Carpenter paga tributo a Lovecraft con Il seme della follia e l’accoppiata Tom Cruise/Brad Pitt incarna i vampiri dannati di Ann Rice nell’adattamento di Intervista con il vampiro. Sempre quell’anno Jack Nicholson istrioneggia in modalità licantropo in Wolf, un dolente Robert De Niro indossa la struggente maschera della creatura di Frankenstein diretto da Kenneth Branagh, e il compianto Brandon Lee entra nella leggenda interpretando il suo ultimo ruolo, Eric Draven, nel cult Il corvo. In questo scenario in Italia esce “Dellamorte Dellamore” un piccolo e anomalo horror intriso di humour nero con protagonista Rupert Everett. Il film ci mostra anche una potenziale incarnazione live-action dell’iconico fumetto di Dylan Dog, le cui fattezze proprio ad Everett erano ispirate, tutto questo naturalmente prima del terribile flop americano con protagonista l’ex Superman Brandon Routh.
Michele Soavi che nasce come regista horror, dirige “Dellamorte Dellamore” come sua ultima incursione nel genere, pellicola che arriva dopo l’esordio con Deliria, un claustrofobico slasher di culto, e due produzioni di Dario Argento: La chiesa e La setta. Soavi adatta l’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi, che presenta lo stile bizzarro di stampo fumettistico tipico dell’autore, materia prima difficilissima da gestire sul grande schermo. Soavi però decide di rischiare e con il supporto di Gianni Romoli, con cui aveva collaborato per “La setta” nonché autore dell’amato fantasy televisivo Fantaghirò, trova la chiave giusta. Il lavoro di Sclavi prende così forma in un mix di horror, commedia nerissima e suggestioni di stampo gotico che ci raccontano di Buffalora, del becchino Francesco Dellamorte e dei Ritornanti, il tutto calato un’atmosfera straniante tra l’onirico e il claustrofobico.
Cruciale nella costruzione di questo piccolo e fatiscente microscosmo il lavoro dello scenografo e costumista Massimo Antonello Geleng, che per il film ha vinto un David di Donatello alle migliori scenografie. Geleng che ha collaborato a pellicole come L’isola degli uomini pesce di Sergio Martino e Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, qui segna la terza collaborazione con Soavi dopo “La chiesa” e “La setta”. Geleng è ben coadiuvato dagli effetti speciali del veterano Sergio Stivaletti, i due collaboreranno successivamente anche per M.D.C. – Maschera di cera, esordio alla regia di Stivaletti. Le ambientazioni di Geleng dalle suggestive connotazioni gotiche e i vari e variegati “Ritornanti” di Stivaletti dal look “zombesco” volutamente fumettoso, c’è anche una raffigurazione della “Nera mietitrice” da brividi, danno al racconto quell’aria sinistra tra il reale e il sognato che contraddistinguono esteticamente il film di Soavi, rendendolo visivamente unico e diverso da qualsiasi altra cosa prodotta nello stesso periodo.
Il film si apre con due oggetti che richiamano da subito il personaggio di Dylan Dog, incluso naturalmente il look di Everett: il kit model di “un teschio di plastica della Revell”, che richiama l’incompleto modellino del vascello inglese visto nel fumetto e una pistola modello Bodeo 1889, la stessa citata nel romanzo e impugnata Dylan Dog nel fumetto. A ciò si aggiungeranno un Maggiolino Wolkswagen bianco, un clarinetto e altri piccoli riferimenti che i fan di Dylan Dog coglieranno immediatamente, come la presenza di un partner, nel fumetto Groucho, nel film Gnaghi magistralmente caratterizzato dall’attore e cantautore francese François Hadji-Lazaro (Delicatessen, Il patto dei lupi). Da questo momento in poi Francesco Dellamorte diventa per lo spettatore Dylan Dog come lo diventerà in seguito per Sclavi, quando trasformerà il becchino di Buffalora nel suo “Indagatore dell’incubo”, poiché ricordiamo che il romanzo “Dellamorte Dellamore” pubblicato nel 1991 venne scritto originariamente nel 1983, quindi tre anni prima della pubblicazione del fumetto.
“Dellamorte Dellamore” potrebbe rappresentare un numero del fumetto in cui Dylan Dog è bloccato in un sogno oppure è in coma, o ancora si ritrova in una realtà alternativa. La sensazione durante l’intero film è che Buffalora sia un mondo a parte, un “non luogo” che ne rappresenta molti, ma in realtà nessuno in particolare. Assistiamo ad un susseguirsi di situazioni da “mistery” che sembrano indicare che il protagonista sia in realtà un assassino, ma ogni volta accade qualcosa che lo scagiona o meglio ancora in alcune situazioni le autorità, in questo caso il commissario di Mickey Knox, ad un certo punto sembrano ignorare evidenti indizi di colpevolezza, rendendo vani i tentativi del protagonista di cercare un appiglio nella realtà. Ogni svolta del protagonista porta ad un vicolo cieco, in un reiterarsi di azioni solo all’apparenza casuali. Idem per le figure di donna che hanno tutte lo stesso volto, quello di Anna Falchi, e che finiscono tutte per ferirlo emotivamente, scatenando nel personaggio un senso di grande frustrazione. Come qualcuno ha detto “l’inferno è ripetizione” e tutto a Buffalora è destinato a ripetersi e ogni tentativo di fuga da quel “non luogo” come apprenderemo nel finale, modificato rispetto al grottesco finale del romanzo di Sclavi. Un finale quello del film fatto di rassegnazione ma anche di una presa di coscienza di fronte all’inesplicabile, in cui sentiamo Gnaghi per la prima volta pronunciare parole comprensibili rivolte al suo amico: “Senti mi riporti a casa?”.
Il crowdfunding per la nuova edizione home video
In contemporanea all’uscita nelle sale cinematografiche il 14 ottobre CG Entertainment lancerà sul proprio portale la campagna di crowdfunding START UP! per pubblicare la versione restaurata di “Dellamorte Dellamore” in un cofanetto esclusivo da collezione che sarà così composto:
- Blu Ray + disco 4K Ultra HD Dolby Vision della versione restaurata del film.
- Booklet esclusivo a cura di Elisa Baldini
- Packaging: Formato Digipack con artwork alternativi realizzati dal grafico Niccolò Fioriti @nic_fioriti
- Numerazione della copia
- Nome dei partecipanti al crowdfunding nei ringraziamenti
- Extra: Nuove interviste a Rupert Everett e Anna Falchi; “Conversando Dellamore” (30 min) interviste a Michele Soavi, Gianni Romoli, Tilde Corsi, Barbara Cupisti; “Conversando Dellamorte” (34 min) interviste a Michele Soavi, Gianni Romoli, Sergio Stivaletti, Tilde Corsi, Antonello Geleng; Making of (5 min); “Tiziano Sclavi raccontato da Luca Crovi” (11min); “Quel fenomeno di Dylan Dog” (40 min); Trailer originale e nuovo Trailer 2024.
La campagna di crowdfunding per pubblicare questo cofanetto sarà attiva solo su https://www.cgtv.it/start-up/ dal 14 ottobre all’11 novembre. Il cofanetto sarà stampato solo al raggiungimento dell’obbiettivo del crowdfunding.
Curiosità
- Il film è basato sul romanzo omonimo di Tiziano Sclavi del 1983 (ma pubblicato solo nel 1991) – con Francesco Dellamorte che è una sorta di alter ego di Dylan Dog, il personaggio cult del fumetto di Sclavi, come descritto nello speciale Dylan Dog n. 3 “Orrore Nero” in cui è co-protagonista. È inoltre menzionato in altri due albi: quando Dylan si ritrova in un cimitero alle prese con una tomba, nel numero 94 (“Se mi vedesse il mio amico Dellamorte… penserebbe che voglio rubargli il mestiere!”), e nel numero 205, mentre pedina un uomo che scopre essere un becchino (“E allora? È un lavoro come un altro, dopotutto… su un mio amico italiano hanno fatto anche un film!”).
- Nella serie a fumetti, con la conclusione del ciclo della meteora, dal n. 401 inizia una nuova fase per la serie con una prima storia in sei albi scritta dal curatore della testata Roberto Recchioni. Il logo Dylan Dog in copertina viene leggermente modificato e affiancato dalla dicitura 666, Dylan Dog stesso viene rappresentato in una nuova versione e viene affiancato da una nuova spalla, Gnaghi, personaggio ideato da Sclavi per il romanzo Dellamorte Dellamore e che viene qui ripreso in sostituzione di Groucho, ucciso nell’albo n. 400. Dal n. 407, dopo la conclusione del ciclo sceneggiato da Roberto Recchioni, viene rimossa la dicitura 666 di fianco al logo e Groucho ritorna al suo ruolo di assistente. Assieme alle consuete storie autoconclusive, vengono inoltre introdotti minicicli di storie divise quindi su più albi, scritte tra gli altri da autori storici come Claudio Chiaverotti, Paola Barbato e Bruno Enna.
- Il film è noto anche con il titolo internazionale “The Cemetery Man”.
- L’ossario (una cripta per le ossa) utilizzato nel film era abbastanza reale. Si dice che uno dei membri della troupe abbia rimosso alcune ossa dall’ossario durante le riprese, ma le abbia rapidamente rimesse a posto il giorno dopo, sostenendo di aver incontrato un fantasma arrabbiato dopo la rimozione delle ossa.
- Quando Francesco e “Lei” si baciano nella cripta con il sudario sopra la testa, l’inquadratura imita il dipinto “Gli amanti” di René Magritte.
- I set per il cimitero nel film sono stati costruiti su veri e propri cimiteri abbandonati in Italia.
- Alla fine degli anni ’90, quando Rupert Everett guadagnò una certa popolarità in America, contattò Michele Soavi per realizzare un remake americanizzato di “Dellamorte Dellamore”. Tuttavia, non si è mai concretizzato.
- Secondo il regista Michele Soavi, i “ritornanti” traggono la loro energia dalle radici della Mandragola nel cimitero.
- Le misteriose luci fluttuanti che aleggiano attorno a Dellamorte e “Lei” mentre si baciano sulla tomba dovrebbero essere ignis fatuus (fuoco fatuo). È una luce simile a un fuoco naturale che a volte si vede durante il crepuscolo nelle zone paludose.
- Una società americana era disposta a finanziare e distribuire il film se Matt Dillon fosse stato scelto per il ruolo di Francesco.
- Il film è una coproduzione internazionale tra Italia, Francia e Germania.
- Il film ha vinto un David di Donatello e un Ciak d’oro per la Migliore scenografia ad Antonello Geleng
- Per l’uscita spagnola del film, è stato rinominato con umorismo “Mi novia es un Zombie”, che significa “La mia fidanzata è uno Zombie”.
Dellamorte Dellamore – Il racconto di Tiziano Sclavi
“Dellamorte Dellamore” è un romanzo di Tiziano Sclavi, scritto originariamente nel 1983 ma pubblicato solo nel 1991. Nel romanzo di Sclavi come nel film di Soavi Francesco Dellamorte è il custode del cimitero di Buffalora, una località fittizia della provincia occidentale di Milano, che lo scrittore ha utilizzato anche per altri suoi racconti (vd. Guerre terrestri, poi Apocalisse). Sullo schermo, il cimitero è il risultato di due diverse location, un cimitero in Umbria e uno in Abruzzo, a cui si aggiunge il set in cui è stata ricostruita la casa del protagonista. Il cimitero parzialmente sconsacrato di Guardea, in Umbria, è stato impiegato anche per la scena della cripta in cui Everett e la Falchi si incontrano per la prima volta tra teschi e fango.
Buffalora conta circa trentamila anime.
Voce fuoricampo:
Dannate.
La morte, la morte,
la morte che arriva,
la morte schifosa, la morte lasciva
la morte che vola, la morte normale
che cela del mondo, pietosa, ogni male,
la morte che vive,
la vita che muore.
La morte, la morte,
la morte e l’amore
che aspettano insieme il grande giudizio
e non hanno mai fine, non hanno mai inizio.
(Francesco Dellamorte)
Dellamorte Dellamore – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Manuel De Sica (Il giardino dei Finzi Contini, 7 scialli di seta gialla, Soldati – 365 all’alba, Buona giornata, Ladri di saponette, Faccione, Volere volare, ).
- Il gruppo musicale Tangerine Dream (Strade violente, Il salario della paura, La fortezza, Fenomeni paranormali incontrollabili, Il buio si avvicjna) avrebbe dovuto comporre la colonna sonora, ma ha abbandonato a causa di conflitti di programmazione.
- La melodia hard rock che si può sentire ogni volta che c’è una motocicletta sullo schermo è una versione strumentale di Hellraiser di Ozzy Osbourne dall’album del 1991 “No More Tears”.
- La colonna sonora include anche il brano Hadi Bakalim di Sezen Aksu.
1. Dellamorte Dellamore 1:46
2. Buffalora’s Cemetery 1:15
3. Fransesco’s Thoughts 1:07
4. The First “She” 1:16
5. The Making Of The Skull 1:43
6. Will I See Her Again? 2:42
7. The Ossuary 1:57
8. Ignis Fatuus 1:22
9. After The Fly 0:37
10. Gnaghi 0:35
11. The Moon On The Island Of Death 2:00
12. On Augusto’s Grave 2:05
13. Ressurrecturis 2:37
14. The Run Of The Death Motorbyke 2:55
15. Small Living Dead 2:53
16. Before The Eartquake 2:01
17. “She” Returner 3:08
18. The Death That Lives 1:25
19. Shoot The Living 2:32
20. Stolen Murders 4:04
21. The Life That Dies 0:53
22. Lethal Shot 1:44
23. The Death Is A Whore 1:11
24. The Rest Of The World (Doesn’t Exist) 2:19
25. Dellamorte Dellamore (finale) 3:05
26. BONUS TRACKS: Dellamorte Dellamore (prelude) 1:36
27. Ignis Fatuus (# 2) 2:11
28. The Run Of The Death Motorbyke (# 2) 1:16
29. Shoot The Living (alternate take) 1:11
30. Dellamorte Dellamore (Living Dead Dance) 3:54
31. The Rest Of The World (Doesn’t Exist) (long version) 3:50
32. Dellamorte Dellamore (finale – long version) 4:43
33. Dellamorte Dellamore (suite) 1:47
34. Dellamorte Dellamore (suite # 2) 2:32
La colonna sonora di “Dellamorte Dellamore” è disponibile in vinile su Discogs, in CD su eBay e in vinile colorato su eBay.
Il nuovo poster ufficiale per il 3o° anniversario
Fonte: IMDb / Wikipedia