Die Hardest: arriva il sesto capitolo per John McClane
Die Hard – Un buon giorno per morire ha fatto flop in America ed è stato stroncato dalla critica? No problem. Perché a salvare Bruce Willis ci hanno pensato i mercati esteri, tanto da giustificare il sesto capitolo…
La critica Usa lo ha massacrato, così come il box office di casa. Costato 92 milioni di dollari, Die Hard – Un buon giorno per morire ne ha infatti incassato solo 67 sul suolo americano. 15 in meno del primo capitolo (inflazione esclusa); 50 in meno rispetto al secondo; 33 in meno rispetto al terzo; e ben 67 in meno rispetto al quarto. Praticamente un disastro. Tanto da far concludere il franchise?
Certo che no. A salvare Bruce Willis, infatti, sono arrivati i mercati esteri, con 235,174,154 dollari raccolti, per un totale arrivato ai 302,408,935 dollari. Ergo, netti utili per la Fox, a questo punto pronta a partorire il sesto capitolo dell’infinita saga. John McClane, in conclusione, tornerà in azione, con Willis nuovamente mattatore.
Total Film ha infatti rivelato che Ben Trebilcook starebbe lavorando a Die Hardest (titolo provvisorio), film che tornerebbe ancora una volta a ‘guardare’ con interesse ai mercati esteri. Scovata la Russia per l’episodio 5, con il sesto ci si sposterebbe a Tokyo, partendo ovviamente dall’immancabile New York. Nessuno sa se Jai Courtney farà il suo ritorno nei panni del figlio di Willis, dopo l’inutile e deludente apparizione con A Good Day to Die Hard.
“Sarà estremamente fedele al franchise e ai personaggi. Avrà anche una trama molto plausibile. Sento che potrebbe essere il ‘Rocky Balboa’ del franchise Die Hard.”
Queste le parole dell’inglese Ben Trebilcook, per una saga che non vuole davvero conoscere la parola fine. Yippie ki-yay!