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E’ morto Gordon Willis: il ricordo di Cineblog

E’ scomparso all’età di 82 anni Gordon Willis, Cineblog ricorda il direttore della fotografia di grandi classici come “Il padrino” e “Manhattan”.

pubblicato 20 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 01:34

E’ scomparso a 82 anni Gordon Willis e Cineblog coglie l’occasione per ricordare non solo il lavoro di questo importante direttore della fotografia, ma il lavoro cruciale e spesso non adeguatamente riconosciuto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, di quella vera e propria arte che la direzione della fotografia di un film, il miscelare con sapienza cromie che poi donano personalità e rendono riconoscibile questa o quella pellicola e Willis con la sua impronta visiva “dark” ha regalato luci e ombre indimenticabili a classici come la trilogia de Il padrino, Tutti gli uomini del presidente e Una squillo per l’ispettore Klute e a diversi flm di Woody Allen come Manhattan, Io e Annie, Zelig e La rosa purpurea del Cairo.

Willis aveva una peculiarità che lo aveva fatto soprannominare “Il principe delle tenebre”, la capacità di poter maneggiare cromaticamente e senza difficoltà la fotografia di sequenze notturne o che disponessero di scarse fonti di luce, non solo Willis riusciva a rendere semplice l’iter della ripresa, ma sfruttava penombra e cupezza come un pittore utilizza la sua tavolozza di chiaroscuri, per dar vigore ai conflitti interiori dei protagonisti e amplificare la suspense.

La collaborazione con Allen gli permetterà di cimentarsi con il bianco e nero in cui si rivela un vero maestro, lo utilizzerà in Manhattan e Stardust Memories per poi toccare la perfezione in Zelig, film che nel 1983 lo vedrà nominato per la prima volta all’Oscar.

Manhattan di Woody Allen (1979):

In un periodo di sette anni fino al 1977, Willis è stato il direttore della fotografia in sei film che hanno ricevuto 39 candidature all’Oscar, vincendo in 19 occasioni e tre di questi premi includevano la categoria miglior film. Il fatto che Willis in questo arco di tempo non abbia ricevuto una sola nomination è stata oggetto di qualche polemica. La sua frequente assenza tra i candidati alla prestigiosa statuetta è stata attribuita sia alla sua “antipatia per Hollywood” che al suo lavoro che sembrava essere troppo in anticipo sui tempi.

E’ difficile da credere, ma un sacco di registi non hanno il senso dell’immagine. Sanno solo raccontare. Se un regista è intelligente, mi darà lo spazio per dipingere. Mi pagano per il mio giudizio.

Willis è stato nominato all’Oscar due volte, una volta per aver ricreato con incredibile maestria la fotografia in bianco e nero anni ’20 per il citato Zelig di Woody Allen e poi per il lavoro svolto ne Il Padrino Parte III, capitolo conclusivo della trilogia di Francis Ford Coppola. Nel 2009 l’Academy ha insignito Willis con uno speciale Premio Oscar onorario alla carriera.

Windows di Gordon Willis (1980):

Nel 1980 Willis ha fatto il suo debutto alla regia con Windows, film che non ha mai amato e che in più di un’occasione ha definito un errore. L’ultimo film a cui Willis ha lavorato prima del suo ritiro è stato il thriller L’ombra del diavolo (1997) diretto da Alan J. Pakula e con protagonisti Harrison Ford e Brad Pitt.

Richard Crudo presidente dell’American Society of Cinematographers (ASC) ha commentato la triste notizia:

Era uno dei giganti che hanno assolutamente cambiato il modo in cui i film apparivano fino al momento de Il Padrino e Il Padrino Parte II, nulla di girato in precedenza era stato visto in quel modo. Ha cambiato il modo in cui i film apparivano e il modo in cui le persone guardavano i film.

Zelig di Woody Allen (1983):

Filmografia:

End of the Road (1970)
Loving (1970)
Il padrone di casa (The Landlord) (1970)
L’uomo della porta accanto (The People Next Door) (1970)
Piccoli omicidi (Little Murders) (1971)
Una squillo per l’ispettore Klute (Klute) (1971)
Il padrino (The Godfather), regia di Francis Ford Coppola (1972)
Cattive compagnie (Bad Company) (1972)
Voglio la libertà (Up the Sandbox) (1972)
Esami per la vita (The Paper Chase) (1973)
Perché un assassinio (The Parallax View) (1974)
Il padrino – Parte II (The Godfather Part II), regia di Francis Ford Coppola (1974)
Detective Harper: acqua alla gola (The Drowning Pool) (1975)
Tutti gli uomini del presidente (All the President’s Men) (1976)
Io e Annie (Annie Hall), regia di Woody Allen (1977)
September 30, 1955 (1977)
The Godfather: A Novel for Television (1977) – Miniserie TV
Interiors, regia di Woody Allen (1978)
Arriva un cavaliere libero e selvaggio (Comes a Horseman) (1978)
Manhattan, regia di Woody Allen (1979)
Windows (1980) (anche regia)
Stardust Memories, regia di Woody Allen (1980)
Spiccioli dal cielo (Pennies from Heaven) (1981)
Una commedia sexy in una notte di mezza estate (A Midsummer Night’s Sex Comedy), regia di Woody Allen (1982)
Zelig, regia di Woody Allen (1983)
The Lost Honor of Kathryn Beck (1984) – Film TV
Broadway Danny Rose, regia di Woody Allen (1984)
La rosa purpurea del Cairo (The Purple Rose of Cairo), regia di Woody Allen (1985)
Perfect, regia di James Bridges (1985)
Casa, dolce casa? (The Money Pit) (1986)
Ehi… ci stai? (The Pick-up Artist) (1987)
Le mille luci di New York (Bright Lights, Big City) (1988)
Presunto innocente (Presumed Innocent) (1990)
Il padrino – Parte III (The Godfather Part III), regia di Francis Ford Coppola (1990)
Il sospetto (Malice) (1993)
L’ombra del diavolo (The Devil’s Own) (1997)