E’ uscito Baker Team, il sequel del romanzo Rambo Year One
Dopo “Rambo – Year One” è uscito il sequel “Baker Team”
E’ passato praticamente un anno dall’uscita di Rambo – Year One, il romanzo prequel di Wallace Lee, dedicato alla mitica figura impersonata da Sylvester Stallone. Oggi vi annuncio l’uscita del sequel, dal titolo Baker Team, che racconta i due anni di addestramento e la prima missione del giovane John Rambo in Vietnam.
Anche questo ebook è disponibile gratis sul sito Rambo Year One, da scaricare direttamente a questo link in versione pdf. Buona lettura!
Post del 10 luglio 2015. Rambo è entrato ormai entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi dedichiamo uno spazio a Rambo Year One, il romanzo prequel scritto da Wallace Lee. David Morrell, creatore del personaggio di Rambo nel suo romanzo d’esordio, ha autorizzato il libro al freeshare mondiale. L’ebook è disponibile in due lingue (italiano e inglese) da scaricare gratis solo nel suo sito ufficiale. Il romanzo fa suo un linguaggio senza fronzoli per una storia cruda e implacabile. Non si tratta “solo” di un semplice prequel di Rambo, qui si racconta l’orrore della Guerra in Vietnam. Davvero consigliato.
Wallace Lee, che ringrazio moltissimo, ci ha dedicato un po’ del suo tempo per un’interessante intervista.
– Chi è Wallace Lee?
Wallace è il nome che mi sono dato per firmare questa saga, ma è anche il soprannome che usano i miei amici di vecchia data. Visto che YEAR ONE è ambientato in un mondo che non ho inventato io, ed è incentrato su personaggi che non mi appartengono, mi è sembrato giusto firmarmi come ghost writer, anche perché lo sono veramente. Sono uno che ama dedicare la sua penna a storie altrui, con l’ambizione di riuscire a scriverle meglio di chiunque altro, e l’ho fatto per molti autori. In ogni caso è stato DAVID MORRELL non solo a creare Rambo, ma anche che ad autorizzarmi a condividere YEAR ONE in freeshare, e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo. Quanto a me, scrivo da vent’anni e ho un master in editoria, traduzione e critica letteraria. Per me scrivere non è solo uno sfogo o una passione. Per me è soprattutto un atto di generosità, il piacere di regalare qualcosa di grande a una persona che non conosci, perché se sta bene lei stai bene anche tu. Per me il lettore è come un amico, una persona speciale, e merita solo il meglio.
– Di cosa parla YEAR ONE?
Racconta la selezione delle forze speciali che creò il BAKER TEAM, l’unità in cui Rambo combatté per tre anni. E’ ambientato a Fort Bragg, nel 1967: Rambo ha appena compiuto ventun anni ed è ancora uno dei tanti. E’ già stato in Vietnam come soldato semplice (come ‘carne da macello’) e adesso vuole diventare un berretto verde, vuole entrare nelle forze speciali. A Fort Bragg, Rambo incontrerà per la prima volta Samuel ‘la belva’ Trautman, un colonnello famoso tra i pezzi grossi per essere una ‘testa calda’, e temuto dalle reclute per la durezza della sua selezione. Ma Trautman non è un colonnello qualsiasi, e non seleziona i suoi uomini solo in base alle loro doti fisiche: Trautman vuole soldati che diventino i suoi occhi e le sue orecchie sul campo, e questo creerà un legame fortissimo tra il colonnello e tutti i suoi uomini, incluso Rambo. RAMBO YEAR ONE è il primo romanzo di una saga di cinque, su cui ho lavorato per tre anni. Il secondo volume, BAKER TEAM, racconta la prima missione della squadra e c’è molta azione. BAKER TEAM uscirà nel 2016, ma i fan più accaniti lo stanno già leggendo in anteprima privata. Ho un rapporto molto stretto con i miei fan: rispondo a tutti quelli che mi scrivono.
– Perché Rambo?
Per caso. Sul serio: è stato quasi un incidente. Io scrivo da molti anni (più di venti) eppure non ho mai smesso di scrivere anche per esercizio, solo per ‘tenermi in forma’. In genere lo faccio scrivendo racconti usa-e-getta basati su personaggi, descrizioni o temi molto difficili, solo per vedere se ci riesco, e poi li cestino direttamente, senza farli leggere a nessuno. Un giorno ero alla ricerca di un personaggio estremamente difficile da scrivere e ho pensato a Rambo. Rambo parla pochissimo, ma ogni frase che dice è piena di significato. E’ un personaggio d’azione, ma il suo primo film è psicologico. E la sfida più grande era la trama. Perfino i suoi autori ufficiali non sono mai più riusciti a eguagliare la trama del primo film. Insomma, non riuscivo a immaginare un personaggio più difficile di Rambo. Con mia grandissima sorpresa, il primo racconto è venuto fuori in un baleno. Praticamente si è scritto da solo, e mentre lo finivo avevo già in testa un’altra storia per scriverne un altro. Poi un terzo e un quarto… Così l’ho ‘accettato’. Ho semplicemente accettato di avere dentro di me un romanzo di Rambo. E non è stato per niente facile. Perché sapevo fin dall’inizio che non avrei mai potuto pubblicare commercialmente il mio libro, per problemi di copyright. Ed era possibile non potessi nemmeno metterlo gratuitamente su internet. Sì, avete letto bene. I detentori dei diritti possono proibire anche il materiale gratuito, se vogliono. YEAR ONE ha rischiato di restare in un cassetto per sempre e lo sapevo perfettamente, quando ho deciso di scriverlo lo stesso. Ho semplicemente corso il rischio. Per fortuna David Morrell – scrittore famosissimo, tradotto in 26 lingue e creatore di Rambo – ha autorizzato personalmente YEAR ONE al freeshare mondiale. Il giorno in cui Morrell ha preso la sua decisione ho tirato un sospiro di sollievo che aspettavo da tre, lunghissimi anni. Ma anche con l’autorizzazione di uno scrittore tanto famoso in copertina, non è mica stato facile regalare alla rete un anno intero di lavoro così, a gratis. Ma se rinunci a dare alla gente un buon romanzo solo perché sai già che non ci guadagnerai nulla, non sei un vero scrittore. Non sei nessuno. Quindi ricordatevelo bene, se un giorno proverete a leggerlo: YEAR ONE è venuto alla luce per miracolo. Un miracolo compiuto da David Morrell.
– Da dove è nata l’idea di “RAMBO YEAR ONE”?
Senza dubbio dal MACVSOG, un corpo delle forze speciali realmente esistito durante la guerra del Vietnam. Leggo libri su quella guerra da tutta la vita, e questo mi ha aiutato tantissimo nello scrivere YEAR ONE. I soldati del SOG hanno tantissimo in comune con Rambo: le missioni ‘dietro le linee del nemico’, l’uso dell’arco, i coltelli da sopravvivenza e molto altro… Hanno sicuramente ispirato sia Morrell che James Cameron, quando scrisse Rambo II. Sul mio canale youtube c’è un video-documentario che esamina in dettaglio le analogie tra Rambo e il vero SOG. Vi consiglio di darci un’occhiata. E’ uno dei miei video di maggior successo.
– Descrivi Rambo con tre animali.
Ne basta uno: Rambo è un lupo. Per la precisione, è un lupo rimasto senza branco. Rambo è fedele fino alla morte, protegge sempre i suoi compagni e in genere non vorrebbe combattere l’uomo, anche se è assolutamente in grado farlo. Proprio come un Lupo.
– Cosa ne pensi dell’interpretazione di Stallone?
Nel primo film – che è anche il mio preferito – è geniale. I suoi occhi danno volto alla pazzia, alla rabbia, alla rassegnazione: Stallone riesce a impersonare tutto e il contrario di tutto, come i più grandi mostri sacri del cinema. Rambo ha paura, Rambo ha freddo, Rambo non vuole uccidere (ma lo fa lo stesso). E alla fine Rambo ha una crisi: piange, urla, si racchiude in posizione fetale e abbraccia Trautman in una scena che potrebbe essere quasi imbarazzante, se fossimo in grado di vederla fuori contesto. Stimo tantissimo Sylvester Stallone. Anche come scrittore. Non dimentichiamo che ha scritto il primo Rocky e che tutti i critici, ancora oggi, dicono che è un capolavoro.
– Ha ancora senso fare un nuovo film su Rambo?
Sono troppo coinvolto per rispondere obbiettivamente. YEAR ONE sta ricevendo critiche stellari e se RAMBO V ricevesse davvero luce verde, venderei il resto della mia saga ai detentori dei diritti praticamente in automatico. Con questo non voglio dire che la mia saga diventerebbe ufficiale, ma che la comprerebbero a scatola chiusa, senza nemmeno leggerla, e la pubblicherebbero come prequel non-ufficiale, solo per investire qualche soldo in più sul nuovo ‘colosso’ in arrivo. Sono già in contatto con i detentori dei diritti, sanno perfettamente cosa sto facendo e quindi sì, è ovvio che una parte di me spera che ci sia un altro film di Rambo. Ma da fan… Da fan no, non lo voglio. Per me il quarto film, JOHN RAMBO, chiude la saga fin troppo bene. Quando l’ho visto (diversi anni prima di decidere di scrivere YEAR ONE) è stato una tale sorpresa che ci sono rimasto di pietra. A dirla tutta sono uscito dal cinema con gli occhi lucidi, perché ero in un momento di difficoltà della mia vita e non me l’aspettavo. Non me l’aspettavo proprio, e invece mi aveva toccato il cuore in un momento in cui ne avevo davvero bisogno.
– Che differenza c’è tra Rambo e Rocky?
Hanno tantissimo in comune. Entrambi vengono dal nulla. Entrambi hanno passato la vita intera ad allenarsi. Entrambi non sanno fare altro nella vita. La differenza è che Rambo è andato all’inferno, avrebbe voluto morire laggiù e invece è sopravvissuto a tutti suoi amici, anche se non se non se lo meritava. Si chiama ‘sindrome del sopravvissuto’, ed esiste veramente. Rambo è stato molto più sfortunato di Rocky. Rocky ha avuto una vita difficile, ma alla fine ce l’ha fatta. Rambo invece no. Rambo non ha mai avuto alcuna Adriana al suo fianco, tanto meno dei figli. Quando Rambo è andato in Vietnam, è finito dentro un incubo da cui non è più stato in grado di uscire mai più, per tutta la vita. Se volete saperne di più, dentro YEAR ONE ci sono già alcune prime rivelazioni sul giovane John.
– Hai in mente qualche altro progetto su Rambo?
Dopo una saga intera di cinque romanzi direi che per ora no, per ora sono a posto. Per il in futuro invece… Chissà. In effetti avrei una trama per un sesto libro e anche una per il mio ‘personale’ Rambo V, se Stallone decidesse definitivamente di non fare il ‘suo’. Il problema è che sono uno scrittore vero, e con i progetti in freeshare non si va da nessuna parte. Devo pensare anche alla mia carriera.