Ecco i titoli italiani papabili per il concorso di Venezia 66
Non solo Tornatore e Placido, rispettivamente con Baaria e Il Grande Sogno. La cerchia dei papabili per il concorso della 66a Mostra del Cinema di Venezia si stringe e fa affiorare un’interessante rosa di titoli. In lista troviamo innanzitutto Lo spazio bianco, nuova fatica di Francesca Comencini dal romanzo di Valeria Parrella, con Margherita Buy.Come
Non solo Tornatore e Placido, rispettivamente con Baaria e Il Grande Sogno. La cerchia dei papabili per il concorso della 66a Mostra del Cinema di Venezia si stringe e fa affiorare un’interessante rosa di titoli. In lista troviamo innanzitutto Lo spazio bianco, nuova fatica di Francesca Comencini dal romanzo di Valeria Parrella, con Margherita Buy.
Come si dice ormai da diverso tempo, in pole position anche L’uomo che verrà, opera seconda di Giorgio Diritti sulla strage di Marzabotto. “New entries” nei rumor: Vivo di Alessandro Angelini con Sergio Castellitto, storia di un padre alla ricerca dell’uomo a cui è stato trapiantato il cuore del figlio; Good morning, Aman di Claudio Noce, con Valerio Mastandrea; La doppia ora di Giuseppe Capotondi.
Nuove voci di corridoio anche per gli americani al Lido: i titoli in concorso potrebbero essere 4 (ma l’altr’anno, quando si parlava della crisi della presenza statunitense ai festival per lo sciopero degli sceneggiatori, i film americani erano 5…), e tra questi, oltre al quasi confermato The Informant di Soderbergh e al chiacchierato Fantastic Mr. Fox di Anderson, salta fuori il film sulla crisi finanziaria di Michael Moore, ovvero Capitalism: a Love Story. Probabile film di chiusura del festival potrebbe essere invece la prima pellicola di fantascienza della Repubblica Popolare Cinese, diretta a quattro mani da Fruit Chan e Jian Cui, considerato il padre del rock cinese.