EcoCinema: Nausicaä della valle del vento
Torna dopo una settimana di pausa, causa Venezia, la rubrica EcoCinema. E dopo avervi segnalato Laputa e La principessa Mononoke, ecco un altro capolavoro di Hayao Miyazaki, ancora una volta ambientalista e impeccabile. Una potentissima civiltà industriale, sorta ad est del continente eurasiatico, nel giro di qualche secolo si diffuse in tutto il mondo privando
Torna dopo una settimana di pausa, causa Venezia, la rubrica EcoCinema. E dopo avervi segnalato Laputa e La principessa Mononoke, ecco un altro capolavoro di Hayao Miyazaki, ancora una volta ambientalista e impeccabile.
Una potentissima civiltà industriale, sorta ad est del continente eurasiatico, nel giro di qualche secolo si diffuse in tutto il mondo privando la Terra delle sue ricchezze, inquinando l’aria e plasmando a suo piacimento le varie forme di vita. Questa civiltà mille anni dopo la propria nascita raggiunse il suo apice, a cui seguì un declino improvviso. Nella guerra nota come I sette giorni di fuoco, le città furono incendiate da nuvole di vapore velenoso. La tecnologia complessa e raffinata del passato era ormai completamente perduta. La quasi totalità della superficie terrestre era divenuta sterile e improduttiva. La civiltà industriale non risorse mai più, e gli uomini si adattarono a vivere lunghi anni di crepuscolo.
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