Empire of Light: trailer italiano e colonna sonora del film di Sam Mendes (Al cinema dal 2 marzo)
Tutto quello che c’è da sapere su “Empire of Light”, il dramma romantico di Sam Mendes con Olivia Colman, Micheal Ward e Colin Firth al cinema dal 2 marzo con Searchlight Pictures Italia.
Dal 2 marzo nei cinema italiani con Searchlight Pictures Empire of Light, il nuovo film del regista Sam Mendes (American Beauty, Revolutionary Road, Skyfall, 1917). Il film è un’intima storia d’amore sul cinema ambientata in un sala cinematografica della costa inglese negli anni ’80. Olivia Colman e Micheal Ward sono i protagonisti di questa commovente storia sui legami umani e la magia del cinema.
Empire of Light – Trama e cast
Hilary (Olivia Colman) serve nella parte anteriore della casa, aprendo il teatro ogni mattina e supervisionando un chiosco traboccante. Nel frattempo, il suo manager (Colin Firth) la chiama di tanto in tanto nel suo ufficio per favori illeciti. È una cupa routine che Hilary ripete a malincuore, ma tutti i suoi colleghi riconoscono che è stata molto più tranquilla da quando è tornata al lavoro dopo una lunga assenza. Quando Stephen (Micheal Ward) arriva come un nuovo impiegato entusiasta, i due formano una connessione rapida, anche se esteriormente improbabile. Hilary nasconde un passato travagliato, lottando per gestire la sua salute mentale, mentre Stephen, un giovane uomo di colore, è alle prese con il razzismo dilagante nella Gran Bretagna degli anni ’80. Entrambi feriti da aggressioni al di fuori del loro controllo, trovano una via di fuga e un porto sicuro l’uno nell’altro, ma la loro relazione, come lo stesso cinema Empire, non può durare per sempre, e presto la coppia deve affrontare la realtà dei loro diversi futuri.
Il film è interpretato anche da Tom Brooke, Tanya Moodie, Hannah Onslow, Crystal Clarke, Monica Dolan, Spike Leighton e Toby Jones.
Empire of Light – Trailer e video
Curiosità sul film
- Anche se questo è il nono film di Sam Mendes come regista, “Empire of Light” segna la prima volta che ha diretto da una sceneggiatura che ha scritto interamente da solo. Tutti gli altri suoi film, incluso un credito di co-sceneggiatura per il film “1917”, li ha diretti da sceneggiature di altri autori.
- La squadra di filmmaker comprende alcuni collaboratori di lunga data di Mendes, tra cui la produttrice Pippa Harris, il direttore della fotografia Roger Deakins, che torna a collaborare con Mendes per la quinta volta, lo scenografo Mark Tildesley, la costumista Alexandra Byrne, la hair and make up designer Naomi Donne, il montatore Lee Smith, il sound mixer Stuart Wilson, la dire)rice del cas1ng Nina Gold, i produttori esecu1vi Michael Lerman e Julie Pastor, e le co-produttrici Celia Duval e Lola Oliyide.
- L’attuale cinema Dreamland a Margate (che in questo film ha sostituito il cinema Empire) è stato aperto nel 1923. È passato di mano diverse volte nel corso della sua vita e alla fine ha chiuso definitivamente nel 2007. È ancora in piedi, anche se vuoto, perché è un edificio storico e quindi non può essere demolito senza l’approvazione parlamentare. Il blocco di appartamenti in cui vive Steven con sua madre non è un effetto visivo: è davvero così vicino all’edificio (con la stazione ferroviaria di Margate a soli 100 metri lungo la strada).
- Il film è chiuso da poesie. Verso l’inizio del film Hilary aiuta Norman a risolvere un cruciverba citando La poesia di T.S. Eliot del 1922 “The Waste Land”. Eliot ha scritto la poesia a Margate, dove il film è chiaramente ambientato. “The Waste Land” afferma che la primavera dimostra che gli umani siano profondamente morti. Alla fine del film, un’altra poesia, stavolta di Philip Larkin, afferma che la crescita delle foglie di maggio mostra che la parte brutta dell’anno precedente è andata, ma che quest’anno porterà un nuovo inizio.
- Il film fa riferimento ai termini “rude boy” e “2 tone”, termini di un periodo compreso tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. I termini si riferiscono ad alcuni giovani musicisti (sia neri che bianchi) che sono nati e cresciuti nel Regno Unito e che hanno iniziato ad adottare l’abbigliamento e l’influenza musicale della musica da ballo giamaicana basata sullo ska, ma con un tocco britannico. Si pensa che il movimento abbia avuto origine nella città di Coventry; i suoi sostenitori più famosi includevano band come The Selecter, The Beat, The Specials e Bad Manners. Il maggior successo internazionale di queste band è stato “Madness”, i cui primi successi erano considerati fortemente influenzati dal movimento a 2 toni.
- All’80esimo Golden Globe Awards, Olivia Colman del film è stata nominata come migliore attrice in un film drammatico. Il film ha anche ricevuto una nomination per la migliore fotografia (Roger Deakins) agli Oscar 2023.
- Questa è la quinta collaborazione tra Sam Mendes e il direttore della fotografia Roger Deakins, dopo Jarhead (2005), Revolutionary Road (2008), Skyfall (2012) e 1917 (2019).
- Questo è il primo film di Sam Mendes in cui una star femminile, Olivia Colman, ottiene il compenso più alto.
- Il cinema utilizzato in questo film è il cinema originale che fronteggia l’ingresso del parco divertimenti Dreamland, dove sono state girate le scene del luna park per la serie tv “Only Fools & Horses” (episodio ‘Jolly Boys Outing’). In alcune riprese dell’episodio, uno spettatore può anche vedere il faro di Margate, dove Del Boy e Rodney si sono seduti a parlare verso la fine della loro gita di un giorno prima di tornare al loro pullman. Il cinema e il palazzone adiacente in questo film sono chiaramente visibili sullo sfondo.
- Questo film è distribuito da Searchlight Pictures, un residuo della 20th Century Fox prima che la Disney li acquisisse nel 2017. Searchlight Pictures è stato utilizzato per distribuire film ritenuti più “d’essai” che mainstream. Sebbene la 20th Century Fox non esista più come distributore di nuovi film, aveva un accordo risalente al 2013 per cofinanziare una serie di film con Fox. Quando la Disney nel 2007 ha chiuso la sua divisione di distribuzione per un pubblico adulto, la Hollywood Pictures, ha mantenuto il marchio Searchlight per l’uso del marchio per evitare qualsiasi confusione tra i loro film a tema più maturo con le loro uscite per famiglie e per prendere le distanze da TSG, il cui accordo con Fox ha ereditato.
- Colin Firth e Toby Jones erano già apparsi in La talpa (2011).
- Il film riunisce Colin Firth con Olivia Colman dopo Amore segreto (2021).
- Olivia Colman, Tobey Jones e Ron Cook sono tutti apparsi nella serie reboot di Doctor Who.
Note di produzione
Il vincitore dell’Academy Award Sam Mendes (1917, Revolutionary Road, Era mio padre, Jarhead, American Beauty) scrive e dirige Empire of Light: “Molte persone ritengono che i loro anni più forma1vi siano stati quelli dell’adolescenza. Ho vissuto la mia adolescenza tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta: la musica, i film e la cultura pop di quel periodo hanno contribuito in larga parte a formare la persona che ero. Fu un periodo di grandi sollevazioni poli1che in Regno Unito, con molte poli1che razziali controverse che infiammavano gli animi, ma allo stesso tempo fu un periodo meraviglioso per la musica e per la cultura in generale: un periodo molto crea1vo, molto politicizzato e pieno di energia. Tuttavia, però, Empire of Light è un film nato quasi completamente per via della pandemia. Il lockdown è stato un periodo pieno di intense riflessioni personali per tutti noi. Ognuno di noi si è trovato a riesaminare la propria vita. E per me, questo significava fare i conti con alcuni ricordi con cui stavo lottando fin dall’infanzia. È stato questo a spingermi a scrivere la sceneggiatura: la volontà di esplorare quei ricordi per vedere se avrei potuto scoprire qualcosa di interessante”. “I film descrivono scenari mitici”, prosegue Mendes. “Siamo sempre alla ricerca di un momento in cui il passato appaia più colossale, più ricco di materiale tema1co e più fiabesco del presente. Ripensando al passato con gli occhi di oggi, mi sembrava che questo periodo della storia inglese presentasse un’intersezione particolarmente speciale e insolita tra le politiche razziali, la musica e il cinema”….Una delle prime persone con cui Mendes ha condiviso la sceneggiatura di Empire of Light è stata la produttrice Pippa Harris, con cui aveva lavorato in 1917 e Revolutionary Road, e con cui vent’anni fa aveva fondato la casa di produzione Neal Street Produc1ons. Harris ha trovato la storia e il contesto molto toccanti. “Questa è la prima sceneggiatura che Sam ha scritto da zero, completamente da solo, senza l’apporto di altri sceneggiatori. La scrittura è davvero straordinaria, soprattutto nel modo in cui riesce a delineare i personaggi. È la storia di un’anima perduta che trova una strana famiglia all’interno di un cinema. L’ho trovata davvero toccante”. Avendo fatto personalmente i conti con malattie mentali all’interno della sua famiglia, Mendes ha basato il personaggio sui suoi ricordi formativi.Le canzoni utilizzate nel film sono la colonna sonora della vita di Mendes e rappresentano una parte fondamentale del film. “La scena poli1ca del periodo – soprattutto le poli1che razziali, Margaret Thatcher che dichiarava ‘La società non esiste’, il razzismo di Enoch Powell e del Fronte Nazionale, le rivolte di Brixton e Toxteth, la disoccupazione alle stelle e le divisioni estreme – alimentò la musica e la cultura del periodo”, afferma Mendes. “Stephen ama e adora The Specials, The Beat, The Selecter e tutti gli altri artisti 2 tone: questo genere musicale, che all’epoca si trovava all’apice del suo successo, era una combinazione molto par1colare tra il punk e lo ska. Queste band diversissime riuscivano a fare della musica fantas1ca ma anche a trattare temi attuali dal punto di vista politico. Scrivevano canzoni sulla disoccupazione, sul degrado dei quartieri poveri, sulle ragazze adolescen1 che rimanevano incinte, sui ragazzi che passavano tutta la giornata a bere, sulla Thatcher… ad esempio, una canzone come ‘Ghost Town’ riusciva a balzare al primo posto nelle classifiche. Quelle canzoni facevano parte della cultura popolare e quelle band rappresentavano un fantas1co melting pot crea1vo tra artisti neri e artisti bianchi che non è mai stato ripetuto allo stesso livello”.
Empire of Light – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono dei compositori Trent Reznor e Atticus Ross con la supervisione di Randall Poster.
- Questo è il secondo film di Sam Mendes senza la collaborazione alla colonna sonora di Thomas Newman da American Life (2009).
- La colonna sonora include i brani:”It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)” di Bob Dylan, “Go Home” di Angel Olsen, “Morning Has Broken” di Cat Stevens, “You Turn Me On, I’m a Radio” di Joni Mitchell, “Do Nothing” di The Specials.
Il film di Mendes è pieno di musica di quell’epoca: canzoni fondamentali scelte personalmente da Mendes, molte delle quali risalgono agli anni formativi della sua adolescenza nel Regno Unito e, nel film, vengono ascoltate da Stephen e dai giovani dipenden1 dell’Empire. Queste canzoni dei primi anni Ottanta, insieme ad alcuni brani folk della fine degli anni Sessanta/inizio anni Settanta che Hilary ascolta a casa, accompagnano una colonna sonora composta dai vincitori di due premi Oscar Trent Reznor e Atticus Ross. “Ho sempre pensato che gli anni Ottanta siano stati un periodo incredibilmente prolifico e straordinario nel mondo della musica: c’erano numerose forze differenti che si fondevano tra loro nello stesso momento”, afferma Mendes. “Ogni ragazzo aderiva a una corrente diversa: alcuni erano New Roman1c con il ciuffo, altri ancora indossavano completi simili a quelli dei musicisti 2 tone. C’era chi amava l’heavy metal, e poi c’erano i goth, come Janine nel nostro film, che ascoltavano i Joy Division, Siouxsie and the Banshees e i The Cure”. Alcune delle canzoni presenti nel film comprendono “Do Nothing” e “Too Much Too Young” di The Specials e “Mirror In The Bathroom” dei The Beat, che rappresentano la scena musicale 2 tone che era emersa in quel periodo e aveva cambiato il Regno Unito dal punto di vista musicale, culturale e politico. Il film include anche “Love Will Tear Us Apart” dei Joy Division e “Spellbound” dei Siouxsie and the Banshees, che rispecchiano la scena goth dell’epoca. “Se sei cresciuto a Londra in quel periodo, quella era la tua musica”, afferma Ross. “Era un po’ come quello che era successo nell’epoca appena precedente. Il punk rock fu un agente del cambiamento che a mio parere contribuì a migliorare la società. La cultura britannica era stata trasformata ed era diventata più inclusiva”. Mendes ha coinvolto Reznor e Ross nel processo di realizzazione molto presto, quando stava ancora scrivendo il film. “È come essere invitati in una stanza dei segreti”, spiega Ross. “Nei sei mesi precedenti all’inizio delle riprese, parlavamo con Sam almeno una volta al mese, o addirittura ogni due settimane. Ha condiviso tante informazioni profondamente personali con noi: avevamo bisogno di comprenderne l’essenza per poterla esprimere emotivamente attraverso la musica”. I compositori affermano di avere a disposizione “tutti i suoni del mondo”, quindi il primo passo era stabilire dei limiti e capire quale sound sarebbe stato più appropriato per Empire of Light. “Le nostre prime sessioni di composizione iniziano ancor prima che sia stato girato un singolo fotogramma”, spiega Reznor. “Cerchiamo di assorbire il maggior numero possibile di informazioni e suggerimenti, poi ci sediamo e ci mettiamo alla ricerca del sound più adatto. Qual è il DNA di questo mondo? Scegliamo alcuni strumenti e alcuni approcci e trascorriamo qualche settimana a improvvisare e comporre, metteendo ciò che abbiamo creato in un frullatore di musiche che ci sembrano adatte al mondo del film”. Mendes ha fornito indicazioni precise a Reznor e Ross, lodando il loro lavoro in modo gentile e ispirandoli a fare del loro meglio. “Sam sa perfettamente cosa vuole dire e cosa vuole esprimere, e riesce a spiegarlo con estrema chiarezza”, spiega Reznor. “Avevamo una certa libertà per quanto riguardava la composizione – non ci teneva per mano passo dopo passo – ma era deciso a conservare il giusto sentimento dietro alla narra1va, le emozioni e il viaggio emotivo del film”.
1. 8 AM, Christmas Eve (3:19)
2. The Sea, The Sea (4:14)
3. Faded Grandeur (2:15)
4. New Year’s Eve (2:15)
5. To the Wild Sky (3:05)
6. Solitary People (8:53)
7. To Be Able to Fly (3:47)
8. Clouds Appear (2:47)
9. Nothing Happens Without Light (2:57)
10. Out and About Again (1:01)
11. Procession (3:22)
12. Washed Out (1:48)
13. A Touch (6:10)
14. Empire of Light (5:17)
15. High Windows (7:02)
La colonna sonora di “Empire of Light” è disponibile su Amazon.