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E’ morto il regista Ermanno Olmi – Il ricordo di Blogo

E’ scomparso a 87 anni il regista Ermanno Olmi, Palma d’Oro a Cannes con “L’albero degli zoccoli”.

pubblicato 7 Maggio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 20:35

Dopo un ricovero d’urgenza in ospedale ad Asiago è scomparso a 87 anni, dopo una lunga malattia, il regista Ermanno Olmi. Palma d’oro a Cannes per L’albero degli zoccoli, il regista era stato insignito nel 2008 con un Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia.

Ermanno Olmi nasce a Bergamo il 24 luglio 1931 da padre ferroviere e madre operaia, Olmi rimane da giovane orfano di padre, morto durante la seconda guerra mondiale. Dopo aver abbandonato gli studi si trasferisce a Milano per seguire i corsi di recitazione dell’Accademia di Arte Drammatica, e per sbarcario il lunario trova anche un lavoro in cui cura l’organizzazione delle attività ricreative per i dipendenti di un’azienda, ed è qui che si avvicina per la prima volta alla macchina da presa realizzando filmati per produzioni industriali.

Tra il 1953 e il 1961 Olmi realizza oltre 40 documentari, tra i quali La diga sul ghiacciaio, Tre fili fino a Milano, Un metro è lungo cinque, in cui pone al centro della narrazione le condizioni degli uomini rispetto alle aziende, e questa sua attenzione alla realtà umana anticipa alcune peculiarità che ritroveremo nell’Olmi cineasta.

Olmi esordisce sul grande schermo nel 1959 con il film Il tempo si è fermato, in cui si narra in uno scenario montano l’amicizia fra uno studente e il guardiano di una diga. Questo esordio già mostrerà una cifra stilistica quasi “pasoliniana”, legata alla narrazione dell’elemento umano proposto nella sua semplicità e quotidianità, il rapporto con la natura e la scelta di lavorare con attori non professionisti.

All’esordio seguiranno Il posto (1960), che come preannuncia il titolo segue due giovani alla loro prima esperienza lavorativa; I fidanzati (1963) ancora il mondo operaio al centro di una narrazione intimista e E venne un uomo (1965), biografia su Papa Giovanni XXIII che mostra un lato del regista più “formale” e didascalico.

 

Nel 1977, dopo una serie di pellicole non brillantissime e poco ispirate, Olmi sforna il suo capolavoro assoluto, L’albero degli zoccoli (1978), che si aggiudica la Palma d’oro al Festival di Cannes e il Premio César per il miglior film straniero. Un film dal realismo poetico sul mondo contadino, narrato senza filtri sulla scia di ricordi legati alle umili origini del regista.

Nel 1987 dopo una malattia che lo ha tenuto lontano dal set per molto tempo, Olmi torna al lavoro e gira Lunga vita alla signora!, il film che racconta di un sedicenne che scopre meschinità e ambizioni del mondo degli adulti viene premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Argento. Seguirà La leggenda del santo bevitore (Leone d’Oro a Venezia e 4 David di Donatello), pellicola concepita per il mercato internazionale, girata in inglese e interpretata da Rutger Hauer.

Nel 1993 Olmi adatta Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati e chiama Paolo Villaggio per il ruoo di protagonista. Nel 2001 dirige Il mestiere delle armi, film storico in costume acclamato a livello internazionale e vincitore di 9 David di Donatello. Nel 2003 ancora un film in costume, Cantando dietro i paraventi in cui Bud Spencer recita con un cast quasi interamente orientale. Nel 2005 la collaborazione con i registi Abbas Kiarostami e Ken Loach per il film a episodi Tickets. Nel 2007 Olmi annuncia il suo ultimo lavoro di fiction, Centochiodi che segue un giovane professore di filosofia della religione che con un clamoroso gesto simbolico di ribellione, “crocifigge” cento preziosi libri della biblioteca universitaria e abbandona la propria vita di intellettuale affermato. Nel 2008 Olmi riceve il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 2013 l’Università di Padova gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Umane e Pedagogiche per “la sua azione di valorizzazione delle radici culturali, della memoria, delle tradizioni, della grande storia e dell’esperienza quotidiana e delle piccole cose”.

L’ultimo lavoro di Olmi è Torneranno i prati del 2014, film ambientato nelle trincee sull’Altopiano di Asiago, liberamente ispirato al racconto “La paura” di Federico De Roberto e realizzato in concomitanza con le celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale.

 

Filmohgrafia

Il tempo si è fermato (1958)
Il posto (1961)
I fidanzati (1963)
E venne un uomo (1965)
La cotta (1967) (TV)
Racconti di giovani amori (1967) (TV)
Un certo giorno (1969)
I recuperanti (1969) (TV)
Durante l’estate (1971)
La circostanza (1974)
Alcide De Gasperi (1974)
L’albero degli zoccoli (1978)
Camminacammina (1982)
Lunga vita alla signora! (1987)
La leggenda del santo bevitore (1988)
Il segreto del bosco vecchio (1993)
Genesi: La creazione e il diluvio (1994) (TV)
Il mestiere delle armi (2001)
Cantando dietro i paraventi (2003)
Tickets (2005) – co-regia con Abbas Kiarostami e Ken Loach
Centochiodi (2007)
Il villaggio di cartone (2011)
Torneranno i prati (2014)