Europa: trailer, curiosità e tutte le anticipazioni del film premiato a Cannes
Dal 2 settembre nei cinema con I Wonder Pictures il dramma Europa premiato a Cannes con il Premio della critica indipendente “Beatrice Sartori Award”.
Il 2 settembre arriva nei cinema italiani con I Wonder Pictures il dramma Europa presentato all’ultimo Festival di Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs e vincitore del Premio della critica indipendente “Beatrice Sartori Award”; il film di Haider Rashid è il racconto straordinario di una strenua lotta per la libertà e la vita.
Trama e cast
L’arrivo dei migranti in Europa è gestito da organizzazioni criminali che operano in complicità con forze di polizia di frontiera e ufficiali governativi di alto rango. I migranti, in cerca di sicurezza e dignità, vengono abitualmente abusati da questi rappresentanti della legge che li assoggettano a violenze e intimidazioni, respingendoli oltre i confini europei. Le foreste lungo questi confini vengono anche pattugliate da gruppi organizzati di civili nazionalisti che si definiscono “Cacciatori di Migranti”. Uomini e donne ogni giorno affrontano la morte per crearsi una nuova vita. Kamal, un giovane iracheno che sta entrando in Europa a piedi attraverso la frontiera tra Turchia e Bulgaria, lungo la cosiddetta “rotta balcanica”, viene respinto insieme ad altri migranti dalla polizia di frontiera bulgara. Alcuni di loro vengono uccisi, altri catturati, ma lui riesce a scappare. Cercherà una via d’uscita in un’interminabile foresta, un sottomondo dove le regole e la legge non esistono, rimanendo ferito durante uno scontro con i Cacciatori di Migranti bulgari. Per tre giorni e tre notti Kamal lotta per la sua vita in un viaggio di sopravvivenza, fino a un ultimo scontro tra vita e morte.
Il cast di Europa include Adam Ali, Svetlana Yancheva, Pietro Ciciriello, Gassid Mohammed, Mohamed Zouaoui e Erfan Rashid.
Europa – Il trailer
Trailer ufficiale pubblicato il 31 agosto 2021
Curiosità
- Il regista Haider Rashid è nato a Firenze nel 1985 da padre iracheno e madre italiana. Il suo lavoro affronta spesso il tema dell’identità, concentrandosi sulle migrazioni e le seconde generazioni. Il suo precedente film di fiction “Sta per piovere” (2013) è stato il primo film italiano sullo Ius Soli, mentre “No Borders” (2016) il primo documentario italiano in realtà virtuale.
- Haider Rashid dirige Europa da una sceneggiatura scritta con Sonia Giannetto che ha anche collaborato al montaggio. Giannetto è nata ad Arezzo nel 1989, di origini siciliane e arbëreshë. All’età di 16 anni si trasferisce a Firenze dove lavora nel mondo dello spettacolo come cantante, attrice e pittrice, dipingendo anche nella bottega fiorentina dell’Arcimboldo. Successivamente, si trasferisce a Lecce, dove lavora come assistente alla regia per numerose produzioni cinematografiche in collaborazione con Apulia Film Commission. Nel 2014 inizia gli studi del corso di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che completa, diplomandosi nel 2017, con il cortometraggio “Episodio”.
- Il documentario “No Borders”, Premio MigrArti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2016, è stato il banco di prova tecnico per molti dei concetti espressi poi nel suono di “Europa” che adotta un approccio tridimensionale. Si tratta di una evoluzione dell’approccio scelto per “No Borders”: l’approccio visivo è tornato quello del cinema lineare, ma con la spiccata intenzione di mantenere un approccio immersivo sul personaggio.
- Le riprese di “Europa” sono state effettuate nel luglio 2019 in un bosco selvaggio chiamato Alpe della Luna, in provincia di Arezzo, Toscana. Inizialmente il film doveva essere girato nella foresta di Strandhza in Bulgaria, dove si svolge la storia, ma la produzione era legata ai finanziamenti italiani. I sopralluoghi in Toscana sono durati svariate settimane, poiché era importante trovare un luogo che corrispondesse alla foresta originale e quello dell’Alpe della Luna si è rivelato praticamente identico in termini di terreno, alberi e piante. Importante, in questo senso, è stato il contributo di Denitza Stefanova, una regista bulgara con base a Roma.
- Il protagonista Adam Ali (Kamal) è un attore e regista libico-britannico. Cresciuto a Manchester, si è formato al Television Workshop Salford dove ha preso parte a laboratori di improvvisazione, facendo emergere la sua passione per la recitazione. Ha ricevuto una nomination ai Film Independent Spirit Awards per la sua performance nella stagione finale della serie “Little America” di Apple TV+ con il personaggio di Zain, un rifugiato siriano gay che sogna di potere esprimere liberamente la propria identità sessuale. Il suo progetto più recente è un cortometraggio che ha co-diretto e interpretato, “Baba”, commissionato dal British Council’s ‘More Films For Freedom’ per il quale si è ispirato, insieme al co-regista Sam Arbor, all’embrionale comunità LGBT clandestina della Libia.
Note di produzione
L’idea del film è nata leggendo delle esperienze di vita reale dei migranti che attraversano il confine tra Turchia e Bulgaria e dalle conversazioni che ne sono seguite con varie persone. La Bulgaria è il paese in cui mio padre si è recato, quando è scappato dall’Iraq nel 1978 alla volta dell’Europa. Sebbene il suo viaggio sia stato diverso da quello che intraprende il protagonista del film, in qualche modo mi è sembrato ancora più giusto raccontare questa storia. La prima stesura della sceneggiatura è stata scritta nell’arco di cinque o sei notti, in modo molto viscerale ma già strutturata nella storia e nel personaggio. La volontà era di usare elementi di genere nella struttura e nel ritmo della storia, evitando qualsiasi tipo di retorica e pietismo e concentrandomi sul personaggio, sia narrativamente che in termini di rapporto con la macchina da presa. Volevo che il pubblico conoscesse sufficientemente il protagonista per provare empatia nei suoi confronti, ma non troppo, così che questa fosse non solo la storia di una persona, ma dei tanti che hanno vissuto questa orribile esperienza, a volte senza farcela. L’obiettivo era di creare un’esperienza che avvolgesse gli spettatori con un forte senso di presenza. [Haider Rashid]
Foto e poster