Everyday Rebellion: la protesta non violenta al cinema dall’11 settembre
Chi spera in un mondo migliore non si arrende mai, protesta in modo creativo, senza ricorrere alla violenza, ed “Everyday Rebellion” ne documenta tante strategie e connessioni.
L’11 settembre e ormai tutto quello che rappresenta, non solo dal punto di vista simbolico, anche il cinema torna a riflettere sulle forme di rivolta che stanno travolgendo ogni angolo di mondo, ma tra tanta violenza impossibile da ignorare, da Gaza all’Ucraina, dall’Argentina alla Siria, c’e anche chi si concentra su tutte quelle forme di rivoluzione creativa e pacifista che coinvolgono ogni giorno persone di diversa etnia, credo e cultura.
Giovedì 11 settembre 2014, Officine UBU distribuisce in sala Everyday Rebellion dei fratelli iraniani Arash e Arman Riahi, con l’intento di offrire un viaggio nelle connessioni e strategie che accomunano movimenti internazionali di disobbedienza civile come Occupy Wall Street e gli Indignados spagnoli di 15M, le attiviste ucraine in topless di Femen, il movimento democratico iraniano e quelle della Primavera Araba le lotte siriane, le proteste contro il governo in Egitto.
Everyday Rebellion, L’arte di cambiare il mondo, vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Copenaghen con il punteggio più alto nella storia del festival, arriva in sala come parte di un progetto cross mediale che combina cinema, digital e social media, raccontando le storie degli attivisti creativi di tutto il mondo e condividendone (attraverso il sito web, app per smartphone etc) contenuti de informazioni, per accrescere informazione, consenso e quindi volume del dissenso.
Un progetto rivoluzionario che guarda da vicino movimenti non violenti di persone preoccupate ed indignate, per il panorama politico, economico e sociale, come me e te, che si aiutano e ispirano in modi diversi, contribuendo a cambiare il modo di percepire la rivolta.
Grazie alla collaborazione tra Officine UBU e Amnesty International, chi si presenta alle casse dei cinema con la tessera o il coupon di Amnesty International avrà anche l’ingresso ridotto.
Note di Regia
La rivoluzione classica e? sempre stata verticale. Un leader e le sue persone, una struttura dall’alto al basso, diffusione di ideologia e potere guadagnato tramite l’appoggio dei media. Negli eventi attorno alle elezioni in Iran nell’estate del 2009, abbiamo assistito a una rivolta orizzontale. Invece di un leader, centinaia e migliaia di individui che agiscono a proprio nome. Al posto delle armi, portano telefoni cellulari, diffondendo video via youtube e messaggi via twitter.
Durante le nostre riprese nel corso degli ultimi 3 anni, ci siamo resi conto di quante connessioni esistano tra i movimenti e gli attivisti nei vari paesi. Tutti i movimenti non-violenti sono in qualche modo connessi, si ispirano e si aiutano l’uno con l’altro in modi diversi. Noi ci siamo focalizzati sui loro metodi, sulle persone dietro di essi, e sulle loro connessioni, per provare che la lotta non violenta e? il solo modo di creare cambiamento sostenibile nei sistemi oppressivi.
Siamo riusciti a entrare in stretto contatto con gli attivisti dei diversi movimenti, che noi seguiremo e capiremo nel loro viaggio. Il nostro obiettivo e? portare le tattiche non violente alla massa e mostrare che questo e? un modo davvero gioioso ed emozionale di attivismo. Dato che non arriviamo da un background da attivisti, il nostro obiettivo non era fare un film attivista ma un’esperienza cinematografica che fosse sia personale che profonda, e che riflettesse il sentimento di una generazione.
Everyday Rebellion e? piu? di un semplice progetto per noi. E’ una dichiarazione politica, senza tempo e universale, e noi crediamo fortemente che possa lavorare come un progetto unificante tra le differenti culture e paesi. Cosi? come noi stessi abbiamo dovuto lasciare un paese oppresso, l’Iran, pensiamo di essere il giusto team per portare questo film alla vita, per supportare e ispirare le persone soppresse nei sistemi autoritari.