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Far East Film Festival: notizie da Udine

Grandinava su Udine, ieri, nella prima mattinata effettiva del Far East Film Festival. Fortunatamente non grandina sulla manifestazione; anzi, se possibile, il sol levante illumina questa decima edizione con maggior fulgore del solito. Nonostante il tempo inclemente, quindi, il Far East Film Festival edizione 2008 ha ufficialmente aperto i battenti. E’ ormai una consuetudine, rinsaldata

19 Aprile 2008 12:13

l change the worldGrandinava su Udine, ieri, nella prima mattinata effettiva del Far East Film Festival. Fortunatamente non grandina sulla manifestazione; anzi, se possibile, il sol levante illumina questa decima edizione con maggior fulgore del solito. Nonostante il tempo inclemente, quindi, il Far East Film
Festival
edizione 2008 ha ufficialmente aperto i battenti.

E’ ormai una consuetudine, rinsaldata nelle ultimissime edizioni, quella di inaugurare la kermesse sul cinema asiatico più importante d’Europa con un film spettacolare, ideato per un vasto pubblico, insomma un blockbuster à là orientale; quest’anno è toccato, quindi, a uno degli ospiti illustri di questa edizione, il creatore di “The Ring” Hideo Nakata, aprire le danze col suo L-Change the WorLd, thriller ad alto tasso adrenalinico, con le esplosioni, gli inseguimenti e le trame per distruggere il mondo del caso. Il film di Nakata è uno spin-off della coppia di film che l’anno scorso sbancò i botteghini giapponesi; parliamo di “Death Note” e “Death Note: The Last Name”, il dittico di pellicole ispirato al celeberrimo omonimo fumetto scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Obata Takeshi.

Il film di Nakata si va a inserire nel solco scavato alla fine della coppia di film, concentrandosi sulle avventure di uno dei due personaggi protagonisti di “Death Note”, ovvero il brillante e strambo detective L. A differenza dei due “Death Note”, thriller sui generis basati sul dialogo e la tensione psicologica, “L-Change the WorLd” si caratterizza per una maggiore quantità di azione pura, e per un impianto di genere molto più classico. Un film giocattolo, quindi, che compie perfettamente il suo dovere, con un occhio strizzato a un possibile remake americano.

Quickie ExpressDi tutt’altra pasta è il film indonesiano che segue la proiezione d’apertura. Quickie Express, accompagnato a Udine dallo sceneggiatore Joko Anwar, è il primo film indonesiano ospitato dalla manifestazione udinese. Una cinematografia, quella indonesiana, che praticamente esiste, nella sua forma libera e indipendente, solo da quindici anni, più o meno, e che solo negli ultimi tempi ha incrementato qualità e quantità della proposta. Un benvenuto, quindi, agli amici indonesiani, che non sfigurano certamente con questo film d’esordio, una commedia spassosa e irrestibile che con un paio di gag geniali si fa perdonare qualche lungaggine di troppo.

La lunga serata, cominciata con un buffet luculliano come al solito assalito senza remore dall’orda di accreditati udinesi, si conclude con il pinku d’ordinanza. Da qualche anno a questa parte i vertici del FEFF hanno introdotto in occidente questo genere tutto giapponese: si tratta di film erotici soft-core, girati a basso costo, caratterizzati da una trama solitamente risibile, che prevede ogni dieci minuti una scena di sesso simulato.

The Tender Throbbing Twilight

Si tratta di un genere di grande interesse perchè, solitamente, raccoglie giovani registi impossibilitati a esordire nel mondo del cinema altrimenti, oppure autori che sfogano tutto il loro sperimentalismo tra una scena di sesso e l’altra. Uno di loro è Shinji Imaoka, che l’anno scorso propose il suo sorprendente “Uncle’s Paradise”, mentre quest’anno rientra un poco nei ranghi con l’agrodolce The Tender Throbbing Twilight.

Oggi si annuncia una gran giornata, con la proiezione in seconda serata del nuovo film di uno dei maggiori talenti del cinema honkonghese, Pang Ho-chueng. Il film, Trivial Matters, sarà proiettato alla presenza del regista. Vi terremo informati.