Fast and Furious 6: note di produzione, auto, descrizione personaggi, spot, mini trailer e clip
Uscito esattamente due anni fa, Fast Five sbancò il box office italiano, raccogliendo 5 milioni di euro in 5 giorni. Riuscirà Fast and Furious 6 a fare di meglio?
Dodici anni fa, un film dal titolo particolare, The Fast and the Furious, sulle corse clandestine dello strato suburbano di East Los Angeles, incassò in piena estate circa 207 milioni di dollari ai botteghini. Due anni fa, Fast & Furious 5 ha siglato il record di incassi dell’Opening Day nella storia della Universal Pictures con 86 milioni di dollari ai box office, che poi saranno 209 milioni di dollari di incassi a livello nazionale, e 625 a fine corsa. Ora che la serie ha accumulato la cifra sorprendente di 1,5 miliardi di dollari con cinque film, Fast and Furious 6 punta seriamente al miliardo di dollari worldwide. E se il buongiorno si vede dal mattino, gli incassi inglesi fanno presagire fuochi d’artificio per il film di Justin Lin, riuscito ad incassare oltre 4 milioni di euro in 24 ore.
Da noi già recensito in anteprima, con tanto di attenzione particolare rivolta alla colonna sonora, l’ultimo capitolo del franchise prepara l’uscita nei cinema italiani, pronti a rombare a partire da questo mercoledì. Fast Five, uscito il 4 maggio del 2011, incassò 4.900.734,31 euro in 5 giorni, staccando 718.369 ticket. Un boom sorprendente, anche perché privo di 3D, pronto a bissare tra solo 2 giorni. Oggi, per lanciare l’uscita in sala del film, ecco arrivare l’immancabile pagina produttiva, ricca di curiosità, notizie legate alle new entry, all’incredibile parco macchine e ai ricchi set, da affiancare a clip, spot e featurette in italiano.
Praticamente tutto quello che dovreste sapere su Fast and Furious 6 in un unico post, da leggere tutto d’un fiato in nostra compagnia.
CURIOSITA’
– probabilmente in pochi sanno tutto ciò, ma nel 1955 uscì un altro film dal titolo Fast & Furious. Un b-movie che ruotava attorno ad un condannato, accusato ingiustamente e costretto a giocarsi la propria libertà attraverso una gara automobilistica in Messico. Prima del via alla produzione, ovviamente, i realizzatori del ‘nuovo’ Fast & Furious ne acquistarono i diritti.
– che voi ci crediate o no, Mia e Letty, ovvero Michelle Rodriguez e Jordana Brewster, non avevano nessuna particolare esperienza al volante prima del via alle riprese del primo capitolo.
– incerti sul futuro di Vin Diesel all’interno della saga, prima di dar via al secondo capitolo del franchise la Universal commissionò due script. Uno con Vin Diesel-Dom protagonista assoluto, l’altro senza di lui. Come andò a finire? Tyrese Gibson-Roman Pearce prese il posto di Vin, poi tornato in pianta stabile a partire dal 4° capitolo.
– Paul Walker è un vero appassionato di auto e di corse anche nella vita reale. Possiede ad esempio la Nissan Skyline che ha guidato in 2 Fast 2 Furious, ma ha in oltre portato a termine più e più scene senza l’uso di stunt.
– in The Fast & The Furious: Tokyo Drift fa la sua comparsa Han Lue, già visto nell’esordio in cabina di regia di Justin Lin, Better Luck Tomorrow. Morto nel 3° capitolo, Han Lue torna nel 5° della saga, perché prequel del terzo capitolo. Così come il sesto.
– il leggendario street racer Keiichi Tsuchiya compare in una breve scena di The Fast & The Furious: Tokyo Drift, nei panni di un pescatore. Tsuchiya ha fatto anche da coordinatore degli stunt nel film, mentre la celebre AE86 Sprinter Trueno, da lui guidata per una carriera intera, fa la sua comparsa durante una corsa.
– leggenda narra che il ruolo dell’agente Hobbs comparso in Fast Five fosse stato inizialmente scritto per Tommy Lee Jones. Se non fosse che Vin Diesel, grazie a Facebook, vide il commento di un fan che si augurava l’inserimento di Dwayne Johnson nel franchise. Incuriosito dall’idea, Vin convinse Justin Lin nel modificare il personaggio di Hobbs. Con successo. E poi dicono che Facebook non serva a nulla.
– Michelle Rodriguez sarebbe stata la prima a sorprendersi del ritorno di Leticia “Letty” Ortiz, annunciato alla fine di Fast Five. Non ci ha creduto fino a quando non ha visto il film al cinema.
La Produzione
Tutte le Strade Portano A….
Inizia La Produzione
Nell’Aprile 2011 il pubblico è rimasto col fiato sospeso sul finale di Fast & Furious 5, quando Dom, Brian e gli altri hanno compiuto una rapina di svariati milioni di dollari, facendo sì che un duro agente federale si mettesse sulle loro tracce. Il film, al suo debuttato nazionale ha incassato 86 milioni di dollari durante il fine settimana, un record per la Universal Pictures. Non solo è stato il film con il maggiore incasso del fine settimana nella storia del cinema, ma ha sorpassato di molto il precedente Fast & Furious – Solo Parti Originali— con un incasso di 70,9 milioni di dollari all’uscita nel 2009 — che è sceso al secondo posto.
Già a suo tempo Fast & Furious – Solo Parti Originali aveva rinvigorito la serie con i personaggi tanto acclamati, dando vita ad una storia coinvolgente nel contesto di un action-thriller costruito su quella formula vincente che man mano include nuovi eroi, e nuovi particolari nella trama. Ma l’entrata di Dwayne Johnson col ruolo di Luke Hobbs, ha alzato la posta in gioco per la nostra amata squadra di antieroi, amplificandone l’azione del film e portando a degli effetti elettrizzanti per un pubblico di veterani e di nuovi spettatori. Ma la cosa importante è che il film ha alimentato ancor di più gli animi dei fan più accaniti, cha da oltre dieci anni non perdono un capitolo della saga.
Il successo ai botteghini di tutto il mondo di Fast & Furious 5 ha dimostrato che il pubblico non ne aveva abbastanza, quindi Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne Johnson tornano sulle scene con Fast & Furious 6, un altro episodio della saga ad alto numero di ottani e velocità. Il team di produzione cinematografica del regista Justin Lin e dei produttori Neal H. Mortiz, Vin Diesel e Clayton Townsend rifacendosi al grande successo di Fast & Furious 5 propongono scende d’azione, acrobazie ed una trama a livelli ancora più alti. La comprovata storia di intrecci tra famiglia, lealtà, auto veloci e corse rocambolesche — sia che si tratti di mettersi al volante di un’automobile truccata e gareggiare per vincere l’automobile stessa, che per rivendicare la perdita di una persona cara — ha annoverato la saga tra quelle più riuscite nella storia dei botteghini.
Lin, un dichiarato perfezionista, ha ammesso di esser stato rincuorato dalla reazione fragorosa di Fast & Furious 5. “E ‘ stato molto gratificante vedere il modo in cui è stato accolto Fast & Furious 5”, riflette. “La cosa grandiosa nell’aver preso parte del franchise di Fast & Furious è che fin dall’inizio in Tokyo Drift, Vin, Neal ed io ci siamo accordati riguardo i retroscena, i personaggi ed il mito. In un certo senso Fast & Furious 6 era già pianificato… abbiamo dovuto solo metterlo in atto. Abbiamo lavorato duro per arrivare fin qui; e lo abbiamo fatto tutti insieme, non è frutto di qualcosa di accidentale o fortuito”.
È da più di un decennio che Fast and Furious ha mostrato al pubblico le scene delle corse mozzafiato nelle strade di Los Angeles, ed in ogni capitolo il coinvolgimento aumenta grazie a storie sempre più avvincenti ed all’ingresso di nuovi personaggi. Il film, ed in definitiva il franchise, ha sfruttato il fascino della figura generalizzata del cowboy moderno che guida auto veloci ed offre azioni da brivido eludendo le autorità, ma non il richiamo d’amore. A Hollywood, produrre la sesta puntata di una saga campione d’incassi è sicuramente un’opportunità invidiabile (e rara). Moritz, un veterano produttore che oltre la serie di Fast & Furious, vanta molte collaborazioni in vari film di successo, loda Lin per la sua capacità di aver sfruttato coerentemente la storia, l’azione ed un grande cast d’ensemble con grande disinvoltura. Il produttore al riguardo afferma: “Sarebbe stato molto difficile fare questo film senza Justin. Ha avuto un’etica lavorativa incredibile ed una pazienza infinita, necessarie quando si ha a che fare con molte scene d’azione. Come un comandante, è stato capace di tenere tutto sotto controllo, facendo un lavoro incredibile per rilasciare uno dei film più emozionanti di oggi “.
Sia i realizzatori che i dirigenti della Universal non si aspettavano una reazione così forte da parte dei fan riguardo la scoperta della sopravvivenza di Letty Ortiz alla fine di Fast & Furious 5. La sorpresa dopo i titoli di coda del minuto extra con protagonisti i poliziotti Johnson Hobbs ed Monica Fuentes di 2 Fast 2 Furious interpretata da Eva Mendes, anticipa al grande pubblico il loro ritorno nel sesto film già programmato, che ovviamente è stato accolto con grande entusiasmo. La morte apparente di Letty in Fast Furious – Solo Parti Originali è stato un duro colpo per il pubblico e soprattutto per i fan della donna Latina, felici di aver ritrovato la Rodriguez nel quarto capitolo. In verità, il ritorno di Letty in questo episodio è stato il risultato di un ‘maremoto’ che proveniva dal pubblico stesso. Appellandosi agli Studios ed ai realizzatori per riportare la loro amata eroina nella serie, i fan più accaniti hanno inviato una raffica di corrispondenza ai dirigenti della Universal ed ai produttori. La campagna orchestrata dagli spettatori ha rinforzato la convinzione dei realizzatori del film della necessità di interagire con coloro che hanno sostenuto il film nel corso degli anni.
I fan quindi speravano in un gran ritorno della loro amata Letty nella saga, mentre per Michelle Rodriguez il suo è stato un rientro decisamente inaspettato (la protagonista originariamente è apparsa in Fast and Furious, ed in seguito è comparsa nuovamente nel quarto capitolo della serie del 2009). “Ho scoperto tutto tramite un amico che aveva visto Fast & Furious 5 nel primo fine settimana dell’opening, prima ancora che io venissi a conoscenza del mio probabile futuro ingaggio. Ero in volo per Parigi quindi, ho dovuto aspettare un po ‘ prima di vederlo,” ricorda la Rodriguez. “Ero davvero felice perché Fast & Furious 5 è stato pazzesco, e quindi c’era realmente la possibilità che io fossi scritturata per Fast & Furious 6. Ho scherzato un po’ con Vin dicendogli che avrebbe dovuto avvisarmi almeno un po’ prima!”
Fino ad allora c’è stata solo una conversazione, criptica, con Diesel. Tuttavia, Diesel è stato contemplativo nel rivisitare la storia di alcuni anni prima tra Dom e Letty. L’attore riferisce: “Sapevo, quando sono tornato in veste di produttore nel secondo capitolo della trilogia, che il rapporto Dom-Letty era importante. La loro storia era piaciuta al pubblico, era diversa dalle altre, perciò abbiamo dovuto rivisitarla”.
L’idea era già affiorata a Diesel che nel ruolo cameo in Tokyo Drift, dava delle anticipazioni sul capitolo successivo. Dall’incontro iniziale di Lin con Diesel quella scena ha dato vita a nuove riflessioni sui ruoli dei personaggi, sulle loro storie passate e sulle prossime trame potenziali. Diesel e Lin condividono la passione per le storie di personaggi-pilota, quindi la logica del mito del franchise si è andata progressivamente consolidando ed arricchendo.
Lin aggiunge: “L’idea del mito ha emozionato Vin. Abbiamo iniziato a discuterne, cercando di capire come ad esempio Han e Dom si fossero legati, e come avessero potuto dar vita a tutti gli eventi successivi. Una delle cose più emozionanti è stato andare personalmente sul posto e gestire la realizzazione di quello che volevo fare. Vin ed io abbiamo parlato molto, e questo l’ho davvero apprezzato, come d’altronde ho molto apprezzato come abbiamo portato avanti con orgoglio tutto il progetto. Fast & Furious 6 è davvero la realizzazione di tutte le nostre idee. Il cerchio si è chiuso.”
Diesel, uno dei pionieri della serie, concorda: “La parte più emozionante è stata quella di aver voluto realizzare la trilogia come un film d’azione, ma con all’interno la trama che volevamo. E’ gratificante esser riusciti a legare delle storie passate con gli avvenimenti attuali. Prima di vedere Fast & Furious 6 è consigliabile riguardare i film precedenti. Così facendo si possono dare delle risposte e fare luce su alcune scene dei film precedenti, e perché no: anche anticipare degli eventi futuri.. Il miglior esempio è quando una saga ed il suo pubblico possono dar vita ad un confronto ed interagire: ed è esattamente quello che abbiamo fatto.”
Lo sceneggiatore Chris Morgan, che ha siglato le pellicole d’azione, ha partecipato con entusiasmo alle discussioni di Diesel e Lin sugli eventi degli ultimi sette anni. Partendo dalle vicende di Fast & Furious – Solo Parti Originali, hanno voluto ampliare i rapporti ed i potenziali complotti all’interno della seconda trilogia. Diesel è stato irremovibile fin dall’inizio sul mantenimento di un arco narrativo tra i film, così Morgan avendo bene a mente ciò, ha mantenuto l’intelaiatura della trama originaria.
Morgan osserva che è stato gratificante ottenere il consenso di tutti: “Amo costruire enigmi intricati e riuscire a trovare l’incastro giusto. Il fatto che Tokyo Drift non segue cronologicamente l’ordine del film, per collocarlo nei modi e nei tempi giusti, dandogli un senso, è come avere dei pezzi di un puzzle che i telespettatori devono mettere assieme. La trama degli ultimi tre film si è incentrata sulla perdita dell’amore e la perdita della casa,… e cosa sarebbe disposta a fare la nostra squadra pur di rivivere entrambi. Nel quarto film, Dom ha perso l’amore della sua vita e l’intera squadra è stata costretta a fuggire, abbandonando tutto ciò che avevano. Nel quinto film, il nostro team, colpito nel punto più vulnerabile, ha davvero sentito l’assenza di amore e casa, vivendo da fuggitivi… fino alla fine: quando arrivano a pensare che Letty potrebbe ancora essere viva. Ora, nel sesto film, i nostri eroi si impegneranno a riprendersi tutto ciò che avevano perso – specialmente Letty- con la voglia di tornare a casa da uomini liberi.”
Al fianco di Clayton Townsend, che si ricongiunge alla serie dopo esser stato produttore esecutivo di Tokyo Drift, il team che lavora dietro le quinte era pronto a girare. Riflette il produttore: “Il ricongiungimento con questa squadra lo vivo come un privilegio, proprio in questo momento della sceneggiatura, che va ad incastrarsi perfettamente con le altre. Abbiamo a lungo spiegato che i film non sono usciti in ordine sequenziale, ma si assemblano facilmente. Personalmente, non vedo l’ora di sedermi nelle sale il giorno dell’uscita del film per osservare i fan mentre assistono ad una delle più grandi sorprese della loro vita.”
Sempre Più Forti Insieme:
Una Riunione Di Famiglia
Fin dall’inizio, il tema della famiglia è stato determinante per il successo del franchise. A forza di riunire il gruppo, gli stessi attori sono diventati una famiglia allargata. Il padrino della serie Neal Moritz ha assistito alla crescita del suo team nel corso degli anni. “La famiglia di Fast si è unita e lasciata per quasi 14 anni, quindi c’è della storia qui,” afferma. “Noi abbiamo girato questi film mentre assistevamo alla nascita di figli, a matrimoni ed ai normali alti e bassi della vita personale e professionale di ognuno. Sono tutti tornati non solo perché l’esperienza di Fast & Furious 5 è stata unica, ma anche perché lo amano tanto quanto il pubblico. Abbiamo fatto qualcosa di speciale, e hanno voluto assistere e partecipare all’evoluzione del 6. Tutti i membri del cast, singolarmente hanno carattere, ma quando sono insieme sul grande schermo esplode una grande chimica. Lo spirito di squadra fuori dalle scene è altrettanto incredibile.”
In Fast & Furious 6 a distanza di alcuni mesi dopo la rapina di Rio, la nostra squadra è sparsa in tutto il mondo. Dom ed Elena stanno vivendo nelle isole Canarie con Brian e Mia, che stanno per diventare genitori, mentre la nuova coppia Han e Gisele si stanno godendo Hong Kong.
Tej si sta rilassando su una spiaggia in Costa Rica, mentre Roman amante del divertimento, vive la vita modaiola del jet-set. I milioni depositati in banca senza dubbio rendono la vita molto più facile ai nostri eroi, ma la latitanza li rende costantemente guardinghi e sospettosi, con la paura di essere scoperti.
Riguardo l’evoluzione dei personaggi, Lin afferma: “Mi sono soffermato su quale sarebbe stata la risposta adatta alla domanda ‘Qual è la vera realizzazione?’ Presupponendo che Dom, Brian e gli altri personaggi hanno tutto: amici, famiglia e qualsiasi cosa che si possa comprare col denaro, l’unica cosa che non hanno è la libertà totale e la pace interiore, perché condizionati e tormentati dalle molte restrizioni… Ora però avranno una chance. ”
È Luke Hobbs, l’agente federale ‘tutto d’un pezzo’ che inesorabilmente ha braccato i nostri protagonisti in Fast & Furious 5, che ora convoca la squadra di Dom per delle proposte che cambieranno la loro vita. Quando Hobbs è entrato a far parte della serie, si è dimostrato da subito l’ avversario perfetto per l’ex detenuto Dom. Tuttavia, con l’evolversi delle vicende, a conti fatti il rancore di Hobbs andava trasformandosi in rispetto nei confronti di Dom — seppur continuando ad essere un suo bersaglio. In definitiva, Hobbs ha risparmiato i suoi proiettili contro Dom e Brian ed ha agevolato la loro fuga repentina, con l’intento però malgrado tutto, di non perderli di vista.
I realizzatori e Johnson sapevano che mettere Dom e Hobbs sullo stesso piano avrebbe implicato un rapporto più morbido tra i due. Tutti erano alla ricerca di una valida proposta di Hobbs che Dom non avrebbe potuto rifiutare: l’essenziale era evitare che la trama del film diventasse scontata. Qualsiasi tipo di collaborazione tra i due uomini non sarebbe dovuta essere facile; e le loro vicende passate ne sono la testimonianza.
Riguardo questa fase iniziale, Johnson afferma: “Malgrado la collaborazione tra Dom e Hobbs, la tensione deve essere palpabile. Entrambi ottengono quel che vogliono dall’accordo che li vede coinvolti ma ripeto, la tensione deve arrivare al pubblico. Allora tutto sarà più autentico.” A questo punto quale potrebbe essere il comune denominatore alla base di una improbabile collaborazione tra Hobbs e Dom? Quando Hobbs invoca l’aiuto della squadra di Dom per sventrare Owen Shaw, il capo di un’organizzazione di piloti paramilitari criminali, Dom apprende che il braccio destro di Shaw è Letty. Hobbs sa che Letty rappresenta il punto debole di Dom, e quindi la sua è una mossa ben calcolata: sa bene che per catturare una mente criminale sfuggente come quella di Shaw, ha bisogno di agire al fuori della legalità.
E qui si arriva nel vivo della trama: l’incontro tra Dom e Letty , quindi di Diesel con la Rodriguez. I due attori divenuti grandi amici nel corso delle riprese del primo capitolo della serie, hanno mantenuto ed accresciuto il loro rapporto nel corso degli anni. Diesel afferma: “C’è qualcosa di speciale tra Dom e Letty che va oltre il mio ruolo, e quello di Michelle. Il loro è un amore molto forte, è un amore autentico. Il fatto che sia ancora così sentito malgrado le vicissitudini lo rende ancora più intrigante.”
L’ altro aspetto di questa storia d’amore lo conferma la Rodriguez, che ritiene che l’aver lavorato con Diesel ha reso il rapporto molto credibile: “La bellezza di questa storia è che si tratta di un amore perduto, seguito dalla disperazione dell’impossibilità di tornare indietro. Di fronte a queste storie d’amore divento sempre molto ingenua. Se dovessi rifarlo, lo rifarei con Vin perché è l’unico uomo con cui ho una grande empatia. Vin ed io sicuramente non rientriamo nella categoria del bell’uomo che sta con la ragazza carina: piuttosto abbiamo entrambi la giusta grinta. Con lui mi sento a mio agio e c’è molta chimica tra di noi, dopo 13 anni di conoscenza: ed è evidente al pubblico.”
Lo scrittore/produttore esecutivo Chris Morgan è uno dei più grandi fan della saga. Pertanto, fin dall’inizio della stesura della trama si è focalizzato sull’importanza di questa storia d’amore. Morgan nota: “C’è una scena nel film dove Dom e Letty gareggiano l’uno contro l’altra, che rappresenta uno dei momenti più sublimi del film: Letty che si innamora nuovamente di Dom durante la corsa. Può sembrare banale, ma invece c’è qualcosa di sorprendente, quando lui fa una manovra e lei guardandolo pensa, ‘Quest’uomo è pazzo, ma lo capisco.”
Anche se gran parte degli intrighi della trama di Fast & Furious 6 erano già stati delineati, l’idea di riportare Letty era già paventata tra Lin, Morgan e Diesel alcuni anni prima. Morgan spiega che era previsto che Letty sparisse in Fast Furious – Solo Parti Originali per portare avanti la narrazione… ed alzare la posta in gioco per Dom e la sua squadra: “Questa è stata la decisione giusta, sapendo che prima o poi avremmo riportato Letty in vita. Se l’avessimo fatta comparire subito dopo, la storia sarebbe stata scontata, e ovviamente avremmo fatto in modo che il suo rientro non fosse facile. Onestamente, è una delle cose più importanti di cui abbiamo parlato: del ritorno di Letty e di ‘Cosa avrebbe significato per Dom?’: è interessante considerarlo come uno di noi; infatti tutti noi abbiamo amato una ragazza che abbiamo perso e che avremmo voluto ritrovare.”
L’attrice ammette che all’inizio, durante le riprese del primo film, ha lavorato duramente per assicurarsi che il personaggio avesse una propria integrità morale e non rappresentasse una ragazza promiscua stereotipata. Era importante per lei che la figura di Letty fosse credibile ed autentica.
Tuttavia, pur sapendo che Letty sarebbe tornata all’ovile, il modo in cui sarebbe riapparsa ha rappresentato un momento catartico per la Rodriguez. L’ attrice afferma: “Letty ha talento ed abilità, ma non li userà come in passato: e questo è il bello, ed è il fulcro intorno al quale girerà il suo ruolo nel film. E’ alla ricerca di un posto nel mondo dove poter fare quel che vuole: rapine e guida veloce senza essere presa. ”
A Dom, l’unica persona che conosce a fondo Letty, nonché l’unica che ha veramente amato, la foto che Hobbs gli mostra all’inizio di questo film gli fa crollare il mondo, in un momento in cui sta cercando di ricostruire la propria vita con Elena. Da quando ha lasciato Letty nella Repubblica Dominicana si sono innescati in lui tanti sensi di colpa, per non aver fatto nulla per evitare ciò che crede abbia portato alla sua morte.
Determinato nel voler trovare la verità, Dom stringe un accordo con Hobbs che gli dà la possibilità di riscattarsi e fare chiarezza sul passato. Diesel riflette: “Quando Hobbs gli dà delle informazioni su Letty, Dom rimane impietrito, ed in un secondo gli passa per la mente qualsiasi ipotesi. In gran parte del film il mio personaggio ha dovuto mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto. Sarebbe surreale per chiunque, vivere la propria vita facendo qualunque cosa per andare avanti, per poi sentirsi dire che tutto quel che hai vissuto non è come credi.”
Anche Brian e Mia hanno risentito l’impatto della ricomparsa di Letty. Mia, amica di vecchia data di Letty, è fiduciosa ed ottimista riguardo la svolta degli eventi, mentre Brian invece è scettico. Non è molto propenso a risolvere la questione, ma è altrettanto riluttante all’idea di non poter rivedere Mia e suo figlio appena nato, Jack. E’ ancora devastato dal senso di colpa nell’aver lasciato Letty nella rete di Braga, mettendola in serio pericolo. La paternità ha cambiato Brian, cresciuto solo con la madre, ed ora il desiderio di tornare a casa con Mia e Jack è forte. Senza alternative, la proposta di Hobbs dell’assoluzione è l’unica alternativa possibile per riabbracciare la sua famiglia.
Nel corso dei quattro film di Fast And Furious, Walker ha assistito più volte al riesame della moralità dell’ex poliziotto arrogante Brian O’Conner. All’inizio insegue Dom e si innamora di Mia, poi subisce la rottura con il LAPD e l’ FBI e vive come un fuggitivo, il personaggio di Brian è uno di quelli che ha subito più metamorfosi della serie, passando più volte dal lato della giustizia alla clandestinità.
Paul Walker non pensava si potesse arrivare a livelli ancora più alti dell’ultimo film, in termini d’azione, ed è quindi rimasto sbalordito di fronte al lavoro del regista; ha inoltre molto apprezzato il fatto che ognuno ha il suo momento di gloria in Fast & Furious 6. L’attore afferma: “Sento di aver avuto una grande opportunità e una gran fortuna. Ognuno ha un la sua visibilità, un motivo in più per essere orgogliosi. È bello assistere a questo! “.
Dopo aver interpretato questa parte da più di dieci anni, Walker sente la responsabilità di rendere la serie e Brian stesso il più realistico possibile. “L’unica cosa che ho imparato nel corso degli anni è che i nostri film hanno un grande valore per molte persone, e a volte è difficile essere obiettivi quando si investono tanto tempo e si fanno molti sacrifici”, dice. “La cosa più importante è cercare di mantenere i nostri personaggi e le loro storie, vicini alla realtà. Ovviamente, ci sono momenti in cui bisogna cedere di fronte l’obiettivo di fare film con scene dinamiche. Il segreto dei nostri film è proprio l’equilibrio tra questi due estremi.”
Nessuno è in grado di capire questo equilibrio al di fuori di Mia Toretto, interpretata nuovamente da Jordana Brewster. “Siete forti insieme”, dice Mia a Dom e Brian che cercano di metabolizzare l’esistenza di Letty delineando il loro piano d’azione. Nessuno può negarlo: si sono guardati le spalle fin dal loro primo incontro, nei panni del poliziotto sotto copertura alla ricerca dell’ex detenuto e la sua squadra.
La risolutezza che la Brewster ha manifestato nei panni di Mia Toretto in Fast & Furious 5 ora si è ulteriormente rafforzata, grazie alla maternità, che la obbliga a proteggere e sostenere la sua famiglia più che mai. Lei è una Toretto nell’animo e quindi è molto legata alla sua famiglia. La Brewster, che è apparsa già nel primo episodio della saga di dodici anni fa, spiega: “Mia ora è una mamma e deve prendersi cura del suo bambino, d’altronde sa anche che non riuscirà a trattenere Dom e Brian— soprattutto quando la posta in gioco è andare a riprendere una persona cara. Sa che si proteggeranno. Ormai sono come fratelli.”
L’attrice, desiderosa di tornare ad interpretare per la quarta volta Mia, ha girato Fast & Furious 6 a Londra in contemporanea alle riprese della serie televisiva Dallas in Texas. E’ stata una corsa contro il tempo e c’è voluta un’attenta programmazione, ma solo una persona come la Brewster avrebbe azzeccato perfettamente il personaggio che tanto ha ammirato, godendosi anche la sua grande famiglia di Fast direttamente sul posto.
La Brewster era ansiosa di partecipare alle sequenze d’azione nel film. Fortunatamente, questo capitolo le dà la possibilità di essere nuovamente al volante… come parte integrante della sequenza d’azione finale. Già in Fast & Furious 5 ha partecipato a sequenze con acrobazie strabilianti, ed ora è pronta ad affrontarne altre ancora più pericolose. “Mi piace sempre rivivere un piccolo assaggio dell’azione,” sorride. “Ho una scena con KIM KOLD, che è terribile. Ha schiacciato Dwayne e Vin; è pazzesco quanto è grande. L’ho sentito lamentarsi perché gli ho ammaccato il bagagliaio e contuso una gamba. E ne vado orgogliosa.”
Chris “Ludacris” Bridges reindossa nuovamente i panni di Tej Parker, il genio della teconologia, che come lo stesso Bridges è un appassionato di corse ad alta velocità come quelle di Fast & Furious 5: era quindi pronto a superare se stesso. Era inoltre felice di constatare che il suo personaggio, il meccanico di auto con un debole per corse clandestine su strada, continuava a fare quel che più gli piaceva nonostante i milioni di dollari che aveva in banca. “I soldi non hanno cambiato Tej,” afferma l’ attore/rapper. “Considerando che la maggior parte della gente una volta guadagnato molti soldi lascia il loro posto di lavoro, Tej è uno di quei ragazzi che ha ancora voglia di continuare a fare un lavoro che gli piace. Naturalmente 10 milioni di dollari in tasca cambiano la vita: eppure Tej con quel denaro compra auto speciali, ed armeggia sui computer, oltre a divertirsi sulla spiaggia.”
Roman Pearce interpretato da Tyrese Gibson continua a essere la voce ironica di questo mondo, a dimostrazione che anche una serie incentrata sull’azione può contenere spazi per la commedia. Dal momento in cui è apparso in 2 Fast 2 Furious come l’amico d’infanzia di Brian, chiacchierone e simpatico nonché compagno di piccoli furti, ha legato con l’attore ed ottenuto consensi dal pubblico. Pearce non ha remore nello sfuggire alle autorità e fare di testa sua, e Gibson felicissimo di vedere che il suo personaggio non si è addolcito, afferma: “Questa è la personalità di Roman. E’ il classico ragazzo che non prende la vita troppo sul serio e che ha problemi con le autorità — pur avendo 10 milioni di dollari in banca. Io sono solo contento che lui non sia cambiato, perché penso che Roman rappresenti la voce del popolo. Questo è quel che apprezzo del personaggio: il fatto che ha sempre qualcosa da dire.”
Sung Kang si è unito a metà del percorso della serie, debuttando in The Fast and the Furious: Tokyo Drift ottenendo il ruolo di Han, il freddo ma fedele pilota che gestiva la scena illegale delle corse su strada di Tokyo. Con successive apparizioni in The Fast and the Furious: Tokyo Drift ; Fast Furious – Solo Parti Originali; Fast & Furious 5, ed ora Fast & Furious 6, Han è il filo che lega la sequenza temporale della serie. La sfida di Morgan e Lin, riguardo al personaggio di Kang, era affidare ad Han un ruolo credibile nella trama, dato che verosimilmente è apparso in un secondo momento all’interno del franchise. Kang al riguardo afferma: “In Tokyo Drift, Han ha dato molte lezioni di vita agli altri personaggi, che ho dovuto riadattare alla storia in maniera modale e cronologica, dovendo anche chiedermi ‘Perché Han segue certi codici morali?’ Così attraverso le sceneggiature di tutti e quattro i film, è stato bello ripercorrere mentalmente le scene ed attribuire a Dom e la sua famiglia l’onere di aver trasmesso ad Han certi valori… che poi ricostruendo il tutto, giustificano i suoi comportamenti nel terzo film.”
In questo capitolo si consolida la coppia formata da Han e Gisele, nata già in Fast & Furious 5, che diventa oramai una vera e propria storia d’amore. Gal Gadot è entrata nel cast in Fast Furious – Solo Parti Originali nel ruolo di una ex agente, poi ufficiale dell’organizzazione del cartello di Braga (interpretato da John Ortiz), e che si schiera con Dom quando Braga per salvare sé stesso la abbandona. Dom le salva la vita, e quell’atto gli valse la fiducia di Gisele che in Fast & Furious 5 si unisce alla squadra per portare a termine la rapina.
L’allora sconosciuta attrice israeliana si è goduta questa nuova avventura, in particolare in questo film ha avuto la possibilità di esternare ancor più la sua tenacia. “Sono felice perché finalmente in Fast & Furious 6 ho la possibilità di partecipare a molte scene d’azione, a differenza dei due precedenti,” afferma la Gadot. “Era tempo che dicevo a Justin, ‘Voglio che Gisele sia ancora più tosta. Sono disposta a fare qualsiasi cosa. Voglio fare tutto.’ Ricordo la mia prima conversazione con Justin su questo film, quando mi ha chiesto ‘Sei pronta a farlo? Dovrai girare molte scene d’azione’. Ero così felice. Finalmente!”.
In effetti la Gadot non ha disatteso le aspettative. Nonostante avesse partorito da poco, l’attrice ha passato molto tempo sospesa con un’imbracatura appesa ad una corda per girare la scena di un incidente aereo russo ANTONOV 124, sparando con armi in pugno ed esplosivi durante uno scontro a fuoco con la banda di Shaw, oltre ad essersi messa alla guida di una moto DUCATI MONSTER proprio come una pilota professionista.
In Fast & Furious 5, l’attrice spagnola Elsa Pataky si è unita al cast nelle vesti di Elena Neves, una poliziotta di Rio che si innamora di Dom. La coppia in effetti si ufficializza, avendo in comune la perdita dei loro cari, avendo vissuto simili circostanze e rispettandosi l’un l’altra. Ma le recenti informazioni, contengono notizie che minano il rapporto tra Dom ed Elena. Lei ha rinunciato a tutto — alla sua carriera da poliziotta, alla casa ed ha lasciato il suo Paese — per fuggire con lui; si sono rifatti una vita insieme e ripristinato l’unità familiare con Brian e Mia.
Inizialmente la Pataki era un po’ scettica su come questo ritorno di Letty avrebbe influito sulla trama del film; in seguito capisce l’impatto che questo rientro ha sulla relazione di Dom ed Elena. “Elena è una donna forte, ma è difficile per lei lasciare che Dom se ne vada, benché d’istinto sarebbe pronta a combattere per trattenerlo,” dice la Pataky. “Lei sa che è la cosa più giusta da fare, ed al suo posto si sarebbe comportata allo stesso modo. Certo, avrebbe preferito che Dom avesse ignorato la presenza di Letty, ma di fronte alla possibilità che lei sia ancora viva, Elena deve avere coraggio, e lasciare che lui sciolga ogni dubbio.”
Bad Boys e Bad Girls:
I Nuovi Entrati della Serie
Al dilà di come si è accolti per la prima volta sul set cinematografico, entrare a far parte di un gruppo tecnico ed artistico molto affiatato può essere un’esperienza non così facile. Così come Hobbs ha ottenuto un nuovo comandante in seconda, Dom acquista un nuovo avversario in Fast & Furious 6 : Owen Shaw.
Per complicare ulteriormente le vicende Lin ha voluto fornire nuove sfide, per spingere Dom e la sua banda in un’arena dove la posta in gioco è esponenzialmente più elevata. Insieme a Morgan e Diesel, Lin ha voluto far riaffiorare i temi della famiglia e della fedeltà così cari a Dom. È in questo contesto che hanno deciso di introdurre un avversario la cui filosofia era diametralmente opposta a quella dei nostri eroi.
Tanto brillante quanto letale, Owen Shaw è un ex SAS britannico (Special Air Service), la principale forza speciale del Regno Unito, nonché uno dei corpi più elitari del mondo. Ripudiando il suo nobile passato, Shaw ha formato una squadra di mercenari altamente qualificati che hanno alle spalle una serie di rapine ad alto livello tecnologico, con la quale potrebbe accumulare miliardi di dollari sul mercato nero. Lui è il più cattivo dei cattivi.
Lin descrive come Shaw si inserisce in questa fase finale: “Uno dei motivi principali che mi ha spinto a fare un altro capitolo della saga, è stato quello di trovare un antagonista degno di Dominic Toretto. Con Fast & Furious 6, ho voluto sfruttare una tattica differente e creare un antagonista che aveva una filosofia completamente opposta a Dom: mentre quest’ultimo infatti agisce sempre fidandosi molto del suo istinto, Shaw è un calcolatore ed uno stratega, e non lascia spazio alle debolezze. E’ valsa la pena per me tornare per rappresentare quel concetto di ‘squadra contro squadra”.
Quando incontra Shaw, Dom rapidamente si accorge che lui è una persona astuta ed efficiente, ed è molto determinato ad andare avanti verso il suo obiettivo. Shaw sa perfettamente che la famiglia rappresenta il punto debole di Dom, e di conseguenza la sua rovina, arrivando a ricattarlo al fine di ottenere ciò che vuole. Tutto rientra in un piano ben preciso contro Dom: durante il loro incontro Dom si rende realmente conto con chi ha a che fare e contro chi la sua squadra deve scontrarsi.
Interpretato con temperamento raffinato e glaciale dall’attore gallese Luke Evans, Shaw rappresenta in questo capitolo della saga il criminale che né Dom, né Brian ed il team hanno mai incontrato prima d’ora. La modalità dell’introduzione di Evans nelle riprese ha dimostrato essere una spada a doppio taglio: anche se è stato un bene per la buona riuscita dell’interpretazione della parte, Evans non ha avuto l’opportunità di incontrare formalmente la maggior parte dei membri del cast principale prima dell’inizio delle riprese. La prima scena della giornata di Evans è stata un confronto tesissimo di fronte a tutta la squadra che lo fissava mentre era ammanettato: l’attore benché fosse nella posizione del più debole, trasudava una spietata sicurezza. Come attore, aveva creato una situazione perfetta per la scena, ma come uomo appena giunto sul set, è stato un po ‘ sconcertante.
Evans, un attore teatrale affermato sulla West End di Londra, è relativamente nuovo nei lungometraggi, e negli ultimi anni è apparso in alcuni film molto famosi, tra cui la serie Lo Hobbit di Peter Jackson. Stava girando delle scene in Nuova Zelanda quando ha ricevuto la chiamata da Lin per discutere sulla sua eventuale entrata nel cast.
Per Evans, la risposta era scontata: da grande fan della saga quale è, non si è lasciato scappare l’opportunità di interpretare la parte del buono diventato cattivo, che si è inimicato Hobbs e che ora sarà faccia a faccia con Dom. Dice l’attore: “Non c’è mai stato un archetipo criminale come Shaw nella serie di Fast & Furious. Minaccia sfacciatamente Dom e la sua famiglia, personaggi con cui il pubblico è cresciuto per oltre 10 anni: è un ruolo eccitante. Anche solo seguendo la sceneggiatura hai tra le mani qualcosa di grandioso, fino a che Justin non decide di alzare la tensione ed aggiungere dell’altro. È eccitante far parte di questa evoluzione.”
Sotto la direzione di Lin, il franchise ha continuato ad eclissare i suoi predecessori. Il cast crede sia dovuto all’attenzione di Lin ai dettagli quando si tratta di evoluzione dei personaggi, e dell’esecuzione di sequenze di acrobazie complicate. Evans ha condiviso la meticolosità del suo direttore per le sfumature, che ha completato ed arricchito la narrativa ed i personaggi. Al riguardo afferma: “Quasi quotidianamente Justin ed io parlavamo di Shaw. A volte solo riguardo piccoli dettagli dell’aspetto fisico, spesso invece mi diceva cose passate che gli tornavano in mente, e che Justin è stato molto bravo a farmi ricordare. Ecco perché è fantastico: perché è in grado di organizzare queste sequenze acrobatiche fantastiche, ed allo stesso tempo riesce ad entrare nella mentalità del personaggio. Mette tutto su un piatto, non rimane altro che mangiare.”
La banda di Shaw si rivela essere la copia malvagia di Hobbs, Dom, Brian e la sua squadra. Si somigliano entrambe per la conoscenza del know-how tecnico, del combattimento ravvicinato, dell’uso delle armi e l’ abilità nella guida: e questa rappresenterà la lotta fino al traguardo. Shaw sembra essere sempre un passo avanti a Hobbs e Dom e questo li disorienta. Questo confronto testa a testa tra le squadre è un aspetto della trama che Moritz riteneva essenziale per alzare la posta in gioco. “Non è solo una vittoria pulita dei nostri,” afferma il produttore. “Molte volte sono gli uomini di Shaw ad avere la meglio, scoraggiando gli altri. Shaw ogni volta li abbindola, e li costringe a lavorare con lui… sono un pò come cane e gatto”.
A completare la banda di esperti piloti di Shaw, oltre a Letty della Rodriguez, si è schierato un cast internazionale di attori che comprende: il fenomeno di arti marziali indonesiane JOE TASLIM (Jah); gli attori danesi KOLD KIM (nel ruolo dell’omone alto 1 metro e 93 dal peso di 140 kg, Klaus) e THURE LINDHARDT è Firuz; l’attore africano SAMUEL STEWART come Denlinger; e gli interpreti inglesi CLARA PAGET, BENJAMIN DAVIES, MATTHEW STIRLING e DAVID AJALA nei panni rispettivamente di: Vegh, Adolfson, Oakes ed Ivory.
Per un film del genere, così saldamente radicato nelle corse clandestine su strada, i realizzatori sapevano che la scena della gara ‘team contro team’ doveva svolgersi a grandezza naturale ed in maniera ben dettagliata in uno dei quattro set immaginati per il film. Quella scena, è l’occasione dell’introduzione di Shaw e della sua banda, con i loro ‘giocattoli mortali’ e la loro guida micidiale. Un’esplosione blocca però il tentativo di Dom e la squadra — a bordo di una BMW M5 ad alte prestazioni —di intercettare e catturare i loro avversari. Precisione di guida, scontri a fuoco e l’introduzione della FLIP CAR fa capire da subito alla squadra che la missione non sarà poi così facile.
Bridges riassume meglio questa rivalità letale: “Questo è sicuramente uno dei momenti in cui la squadra si rende conto che devono giocarsi bene la loro partita, che è poi il motivo per cui questo film è destinato probabilmente ad essere coinvolgente come gli altri, anzi oserei dire anche più di Fast & Furious 5”.
L’attrice ed ex lottatrice di arti marziali miste Gina Carano ingaggiata per il ruolo di Riley, braccio destro di Hobbs, è entrata in perfetta sintonia con questo set, visto le sue doti tecniche che ha affinato durante il suo film d’esordio Knockout – Resa dei Conti (Haywire) di Soderbergh. Nota la Carano: “Riley in apparenza è molto tranquilla ma è anche possente e forte: ed è un ruolo perfetto per me, alla mia seconda esperienza cinematografica. È stato divertente perché doveva star ferma ed osservare quel che stava accadendo, ma allo stesso tempo quegli attimi di silenzio e quell’atmosfera celavano una sorta di potere. Quelle persone le ho sempre seguite, perciò è stato fantastico interpretare proprio quel personaggio.”
La Carano ammette che è stato stimolante lavorare così strettamente con Johnson. La sua transizione da wrestler professionista ad attrice ha rappresentato la sua massima realizzazione, e si sente pienamente a suo agio in queste vesti. Johnson è altrettanto entusiasta della sua co-protagonista, raccontando: “Gina è esattamente come doveva essere Riley. Non solo è bella, ma ha anche una forza incredibile. Apporta autenticità al ruolo, cosa difficile da trovare ad Hollywood”. Con il suo solito sorriso Johnson aggiunge: “Sai cos’ha in più delle altre? Ha partecipato all’Octagon dove faceva questi incredibili combattimenti di Arti Marziali Miste femminili.”
Evans, la Carano ed il resto del nuovo cast sono stati accolti a braccia aperte, come fossero già parte della grande famiglia. Il cast ha condiviso on line con i fan più accaniti, i quattro mesi delle riprese all’estero con una quantità di video esilaranti, foto dietro le quinte e commenti del cast all’estero, dando vita e consolidando il legame tra i nuovi ed i vecchi membri del cast. Entusiasti i fan di tutto il mondo hanno potuto assistere in maniera unica e non distorta i momenti di gioco del gruppo, o le notti gelide delle riprese, o alternati momenti di relax [o a medicare le contusioni] presso l’area lounge a loro riservata vicino le roulottes.
Le Vostre Mosse Preferite:
Acrobazie del Film
In Fast & Furious 6, i realizzatori hanno optato ad ampliare l’azione con molte scene di lotta fisica, per bilanciare quelle famose già previste. Una delle chiavi del successo del metodo lavorativo di Lin è impiegare il più possibile gli stuntman. È una tattica perfettamente azzeccata per questo genere di film.
Questo approccio, tuttavia, ha impegnato molto gli stuntmen ed il team del dipartimento degli effetti speciali che hanno dato vita a sequenze mozzafiato, guida spericolata, scene pirotecniche e combattimenti. “Va alla grande o va a casa!,” questo è stato il motto di Lin durante i lavori della pre produzione nelle riunioni dipartimentali man mano che si delineavano le sequenze.
Il supervisore e coordinatore degli stunt GREG POWELL, stunt veterano londinese, fa parte di una delle dinastie più affermate di stunt del Paese: a cominciare da suo padre (Nosher) e lo zio (Dinny), e continuando con lui stesso, suo fratello (Gary) e sua figlia (Tilly). Powell è stato coinvolto per realizzare l’impresa ambiziosa escogitata da Morgan e Lin.
Fin dall’inizio Powell sapeva che si trovava di fronte ad un film d’azione multiforme, e che avrebbe dovuto soddisfare la filosofia propria del franchise di “spingersi sempre al limite” — guida spericolata ad alta velocità, unita a mosse fisiche originali, e scene tradizionali che devono catturare l’attenzione dello spettatore. In aggiunta, il coordinatore stunt ha coinvolto per le lotte il coreografo OLIVIER SCHNEIDER insieme al suo team, con lo scopo preciso di dar vita a scene ancor più spettacolari del mitico scontro tra Hobbs e Dom in Fast and Furious 5. Comunque, in questo capitolo, la squadra deve coreografare 16 spettacolari incontri che vedono coinvolti quasi tutti i protagonisti. Powell e Schneider avevano già lavorato insieme per il thriller d’azione Safe House – Nessuno è al Sicuro, che li ha avvantaggiati nella progettazione di questo nuovo impegno.
Il francese Schneider ha capito subito che lui e Lin erano affini riguardo l’impostazione di queste scene. La prima volta che si sono incontrati, hanno convenuto che lo scopo di ogni combattimento doveva contenere delle mosse ben precise, dirette verso un obiettivo. Riflette Lin: “Sapevo che lo scontro Dom-Hobbs di Fast and Furious 5 sarebbe stata irripetibile. Perciò, in questa occasione, per raggiungere alti livelli d’azione avremmo dovuto coinvolgere gli altri membri del team. E’ per questo che si assisterà a molti generi di combattimenti diversi, tutti pensati specificatamente.”
Il cast degli attori era più o meno preparato fisicamente per affrontare il lavoro impegnativo proposto dai tecnici; Schneider è quindi riuscito ad alzare il loro livello di abilità con coreografie spettacolari. Johnson, reduce dalle riprese di Pain & Gain – Muscoli e Denaro, era arrivato a Londra con 4 chili di muscoli in più sul suo fisico già possente di 120 kg, per quasi 2 metri d’altezza: ha dovuto quindi seguire un programma di allenamento quotidiano fin dalle prime ore del mattino. Milioni di suoi fan su Twitter erano informatissimi su tutto— dalla quantità di farina d’avena e le abbuffate di proteine che ogni giorno mangiava, alle sue leggendarie sedute di allenamento delle 3:00 della mattina, prima di iniziare la giornata di riprese.
Diesel, Rodriguez, Bridges e Gibson avevano iniziato , il loro programma di allenamento già molti mesi prima dell’inizio delle riprese, che hanno quindi proseguito durante la produzione; mentre la lottatrice MMA Carano ha mantenuto il suo normale regime e si è concentrata prettamente sulle coreografie. Evans, accogliendo la sfida fisica, si è sottoposto ad un allenamento stile SAS, così poteva rappresentare credibilmente il fine guerriero Shaw. Le sessioni pratiche spesso erano molto pesanti, ma per il risultato ottenuto ne è valsa la pena.
Prima di concettualizzare tutte le lotte, Schneider andava a visionare i luoghi delle riprese, e si accordava con i membri del dipartimento artistico, gli scenografi ed i decoratori per ottenere tutte le informazioni specifiche del set. Questo gli ha permesso di utilizzare anche degli elementi materiali per le azioni: la ringhiera di una stazione della metropolitana può sostenere un calcio acrobatico, oppure una cinghia libera sul set dell’Antonov potrebbe essere sfruttata per colpire un avversario — tutto ciò che ci sta intorno può essere utile ad esaltare l’azione. Prima di iniziare le riprese, si è assicurato che gli attori facessero dei sopralluoghi sul posto, per render loro familiari gli ambienti circostanti. Sottoponendosi a molte prove per i combattimenti, il cast man mano ha affinato ed ulteriormente perfezionato le tecniche.
Lo scopo di Schneider era che ogni personaggio acquisisse un proprio stile. D’altronde, con così tante scene di lotta, sono state utilizzate svariate mosse, uniche e mai ripetibili. Johnson, la Carano e la stelle delle arti marziali l’Indonesiano Joe Taslim sono tutti atleti qualificati ed il pubblico si aspetta molto da loro. Per questo Schneider ha voluto mischiare gli stili in modo che aumentsse la spettacolarità nel loro modo di combattere.
Johnson ormai pare aver fatto l’abitudine ad ottenere la sua giusta dose di lotta e stunt sia negli anni del WWE che nei precedenti film come Fast and Furious 5 e G.I. Joe: La Vendetta (G.I. Joe: Retaliation). Della sua esperienza con il gruppo di stuntmen, afferma: “Olivier ed il suo team sono molto attenti: e questa è una qualità che apprezzo molto in chi coreografa le lotte, adattando le mosse al mio stile. Mi piace lavorare fuori dal box, per poter imparare nuove tecniche di combattimento e stili diversi, anche se alla fine il proprio modo di combattere emerge sempre”. E con un’espressione impassibile aggiunge: “Ti staccherò la testa. Olivier ha fatto in modo che il mio stile non cambiasse, ma si arricchisse di nuove mosse.”
Hobbs, Riley e Shaw hanno uno stile più disciplinato, perché formati nelle scuole militari. Pertanto, Schneider ha inserito nelle loro scene, tecniche Krav Maga, Kali Eskrima e Wing Chun kung fu. D’altro canto Dom, Brian, Letty, Roman e Han sono street fighter, hanno imparato a combattere per strada seguendo il proprio istinto più che un addestramento.
Quando si sono concettualizzate le sequenze, la pacata Carano, famosa per il suo potente gancio destro ed i folli roundhouse kick, era desiderosa di arricchire il suo repertorio di combattimento. Al riguardo afferma: “Mi sono sottoposta a vari tipi di addestramento prima di Fast & Furious 6. Olivier conosceva la mia formazione ed ha visto come mi muovevo in Knockout- Resa dei Conti (Haywire), così ha voluto darmi un aspetto diverso in questo film. Riley è un soldato addestrato in modo tradizionale, il che è un’altra storia. Affronta ogni situazione con una posizione di potere, piuttosto che essere pronta ad incassare”.
Schneider è rimasto attonito riguardo l’abilità di Taslim che sfida la forza di gravità mostrata sul set, malgrado avesse già notato la sua performance in The Raid: Redemption. “Chi ha avuto modo di vedere The Raid, può comprendere appieno l’abilità di Joe,” afferma il coreografo. “Muove le mani con una velocità incredibile. Spesso registro le prove dei combattimenti, ma con le sue ero troppo lento e non riuscivo a seguirlo, perché è davvero molto, molto veloce. È una persona che apprende subito, quindi qualsiasi cosa gli veniva chiesta riusciva in poco tempo a metterla in pratica.”
Nel film, il primo dei due scontri mozzafiato tra Letty e Riley è stato girato in un giorno alla stazione di Aldwych, una stazione metropolitana abbandonata in zona Westminster a Londra. La mancanza di ascensori ha obbligato il cast e la troupe a trasportare le pesantissime attrezzature per più di 100 scalini fino al livello inferiore, dove si sono svolte le riprese della lotta spietata. Moritz osserva: “Uno dei marchi di fabbrica del nostro franchise è di rendere le azioni assolutamente reali, ricorrendo di conseguenza il meno possibile agli effetti visivi. La lotta nella metropolitana tra Letty e Riley, così viscerale e ravvicinata, è combattimento fisico al 100 per cento. Non ci sono effetti visivi. È davvero molto violenta”.
Lin di quella giornata di riprese ricorda: “Gina e Michelle sono arrivate a dire alle loro controfigure di prendersi il giorno di riposo perché volevano provare a fare tutto da sole, a testimonianza di quanto hanno lavorato duramente: fatica ripagata dai risultati.”
Indipendentemente da ciò che è stato chiesto loro, il cast era disposto a fare qualsiasi cosa. Fosse stato solo per massimizzare quello che avevano compiuto in Fast & Furious 5 o solo perché entusiasti di compiere tali acrobazie, il cast era pronto a sottoporsi a qualsiasi prova: in particolar modo la Rodriguez, che secondo Powell e Schneider si è contraddistinta per il suo coraggio. Powell la elogia: “Michelle è Michelle. Lei fa tutto quel che si voglia lei faccia. Ha una forza che le viene da dentro. A Michelle non manca il fegato.”
Inizialmente, la Rodriguez era un po’ perplessa di come si sarebbe tradotta sul grande schermo la scena dello scontro Letty-Riley. La stella di Girlfight sapeva perfettamente che l’abilità ed il livello atletico della Carano erano superiori al suo, quindi voleva assicurarsi che le sequenze non andassero ad oscurare il suo personaggio. Dopo settimane di allenamento con Schneider e dopo aver appreso le complicate coreografie, è diventata sempre più sicura di sé, ed ha acquisito fiducia riguardo l’immagine che questa scena avrebbe avuto nei confronti degli spettatori.
Da notare, per meglio comprendere la scena, la differenza degli approcci e delle motivazioni che hanno spinto le due interpreti a scontrarsi: Mentre Riley ha più un approccio metodico, nato dalla formazione paramilitare, Letty è un’attaccabrighe: ha combattuto a lungo per sopravvivere, ed il suo stile riflette quello imparato per le strade di LA, dove è cresciuta. I presupposti -sopravvivenza per Letty, e tecnica per Ridley -diventano primordiali per chi assiste alla scena.
La Carano, la cui esperienza nelle MMA le ha permesso di infliggere dei reali danni fisici nell’ottagono, ha dovuto fare un grande sforzo per controllare la sua fisicità durante le riprese, pur sempre con la consapevolezza di non dover ferire gli altri membri del cast. Acquisita una certa scioltezza con le mosse dei combattimenti, la Rodriguez, però, aveva in mente altri piani per la sua co-protagonista, e ha incoraggiato la Carano a dare il massimo durante le riprese.
Per le riprese delle scene d’azione dei combattimenti, Lin preferisce quelle a tutto campo. Questo gli permette di usare la strategia di passare ad inquadrature più strette, che danno al pubblico l’impatto della violenza della scena. Va detto inoltre che Schneider ha lavorato a stretto contatto con il direttore della fotografia Stephen Windon durante la pianificazione delle scene di lotta. Hanno contribuito a rendere le scene d’azione ancor più ravvicinate ed elettrizzanti: quattro telecamere, il timing, ed un sistema di illuminazione posizionato a 360 gradi.
La stazione sotterranea di Waterloo è diventata la location per un’altra sequenza di lotta mozzafiato. Taslim mette in guardia Gibson e Kang in una scena che inizia con un inseguimento a piedi, dove tutti e tre gli attori hanno dovuto correre in mezzo a circa 200 comparse di sfondo. Il tutto culmina in un’esplosione di mosse di arti marziali che mette in mostra le incredibili abilità di Taslim. Naturalmente, Gibson, Kang e Taslim avevano provato la scena, ma davanti alle telecamere gli attori principali e quelli sullo sfondo hanno aggiunto una maggiore energia durante la giornata di lavoro. Sebbene le controfigure erano a disposizione durante le prove ed i giorni di riprese, sia Gibson che Kang hanno optato per lottare in prima persona contro Taslim.
Lin spiega le loro scelte: “E’ proprio questa energia che trapela che ci incoraggia a fare delle riprese di questa lunghezza e di questa portata. Joe è incredibile. Era sempre al 110 per cento, e questa forza emerge anche sullo schermo, grazie altresì alle inquadrature che sono riuscito ad ottenere. Non ho dovuto nascondere la sua faccia o quella di Tyrese e di Sung, perché in quei momenti erano esattamente loro stessi.”
Gibson aggiunge: “Mi sentivo a mio agio in quella scena. Mi ha fatto piacere che Justin mi ha dato modo di dimostrare che anche Roman poteva essere coinvolto. Naturalmente, si tratta di Roman, così abbiamo indovinato il suo punto debole ed abbiamo fatto in modo che il pubblico si divertisse… anche all’apice di momenti drammatici.”
La Guerra dei Veicoli:
Le Auto Modificate Incontrano la Raffinatezza
Anche se Fast & Furious 5 narra di inseguimenti e rapine, sono le auto che sfrecciano a tutta velocià ad essere in primo piano, per la gioia dei fan del franchise. Il Dodge Chargers –il mezzo ‘alimentato con testosterone’-, che trasportava la cassaforte correndo per le strade di Rio, è rimasto nella memoria del film, e sarà difficile in Fast & Furious 6 uguagliare gli alti livelli d’azione che ha generato. Indipendente del nuovo scenario europeo, i realizzatori non avrebbero preso in considerazione la produzione di un altro capitolo di Fast senza incorporare le auto modificate (muscle car) americane nel parco macchine del film.
Le classiche DODGE DAYTONA del 1969 (Dom); la FORD ESCORT MARK -1 del 1971 (Brian), e la FORD ANVIL MUSTANG del 1969 (Roman) dovranno dividere la strada con dei modelli affascinanti europei come la JENSEN INTERCEPTOR del 1970 (Letty), la ASTON MARTIN DB9 del 2012 (Shaw) e la LUCRA LC470 del 2012 (Tej) che ricorda la splendida Lister Jaguar da corsa degli anni ‘ 60.
Ad entrare nella mischia frenetica dei bolidi c’è la 2012 GIULIETTA ALFA ROMEO (Brian), l’affascinante modello dell’ italiana ENZO FERRARI del 2002 (Tej) ed un potente arsenale di veicoli militari (NAVISTAR MXT di Hobbs ed un carro armato CHIEFTAIN di 10 tonnellate modificato che riprende la versione originale di 42 tonnellate della Prima Guerra Mondiale).
Per le scene d’azione tornano anche le motociclette: una HARLEY-DAVIDSON (Han), una Ducati Monster (Gisele) ed un KTM 690 DUKE che bruciano qualche gomma per le strade di Londra e Tenerife.
Tornano sulle scene la 2010 DODGE CHALLENGER di Dom, la 2010 NISSAN GT-R di Brian ed il fedele mezzo blindato per il trasporto della refurtiva 2012 DODGE CHARGER, al fianco di altri bolidi contemporanei come la SUBARU BRZ, 2008 BMW M5, MERCEDES-BENZ G-WAGON e 2012 (così come il classico) RANGE ROVER, tra gli altri.
Il coordinatore delle auto del film DENNIS McCARTHY (The Fast and the Furious- Tokyo Drift; Fast and Furious 5 e Fast & Furious – Solo parti originali) è un frequente collaboratore Lin, ora il suo quarto tour de force con la saga, e supervisiona tutti gli aspetti del parco auto del film. E’ un fan delle auto modificate, ed avere sottomano la lista dei mezzi da selezionare per le riprese è un qualcosa che lo manda in estasi.
Lin e di McCarthy desideravano selezionare tutte le auto in maniera organica alla storia; ed includere più possibile le auto tradizionali tra la varietà di veicoli nuovi e tecnologici previsti dalla trama di Morgan, non è stato dificile. Uno dei gadget di cui dispone Shaw può paralizzare qualsiasi modello di auto nuova disattivandogli il chip del computer di bordo, divenuto ormai il ‘cervello’ di ogni pilota moderno. Infatti, una delle sequenze d’ azione che più hanno fatto sudare la squadra di Dom è stato proprio riuscire a disattivare tale dispositivo. Dom e la sua squadra sono quindi passati all’offensiva, considerando anche i milioni di dollari che avevano a disposizione — ed hanno organizzato le gare mozzafiato alla vecchia maniera, mantenendo così la tradizione di utilizzare il tipico ‘metallo pesante’ delle carrozzerie Americane, come in ogni film.
Tra le classiche americane, spicca il 1969 Dodge Daytona Charger. La Daytona, il primo esempio heavy metal americano, è una vettura che McCarthy ha cercato di proporre fin dal suo primo impiego in Tokyo Drift. Lin, fan anch’egli del Dodge, per accontentare McCarthy, ha creato lo scenario adatto per il veicolo. Lin ricorda: “Sentivo che era giunto il momento di mettere Dom al volante della Daytona, ma non ho trovato il momento adatto se non quando siamo giunti in Europa durante un viaggio di perlustrazione per le location. Vedere sfrecciare l’ultimo simbolo di un’ American Muscle car racing per le strade di Londra sarebbe stato incredibile. Era l’auto per Dom.”
Anche Diesel era entusiasta di mettere Dom al volante della Daytona, ed ha fatto pressione su McCarthy per accelerare la consegna dell’auto prevista. McCarthy afferma: “Negli anni, una delle cose più difficili da fare è stata la scelta dell’ auto per Dom: doveva essere sempre al top, ed in ogni capitolo successivo bisognava aggiungere qualcosa di nuovo. Dom non potrebbe desiderare di meglio di questo bolide. Se si vuole un’auto americana in grado di competere con le auto europee alle alte velocità, questa è la scelta giusta.”
Diesel era al settimo cielo all’idea di avere una Daytona del 1969 nel film. Aveva familiarità con la storia e la bellezza dell’aerodinamicità dell’ala posteriore del mezzo, il cui record di velocità raggiunto nelle gare NASCAR, portò a modificare i regolamenti delle corse nel tardo 1970, mettendo dei limiti di velocità massima. L’attore dice: “Ero estasiato perché la Daytona è un modello unico ed ha dei punti in comune col mio personaggio nella storia. Anche la Daytona, come Dom, durante le gare era spericolato e veniva eliminato. Questa è inoltre una qualità di Dennis: è molto attento al personaggio di Dom ed alla sua automobile: alle loro identità e le loro similitudini.”
A parte ciò, McCarthy ed il suo gruppo di lavoro hanno materialmente dovuto costruire la Daytona. Acquistarne nove originali (questo era il numero di mezzi necessari per le due unità di riprese) avrebbe avuto un costo proibitivo: un esemplare di Daytona del 1969 può facilmente arrivare a costare anche 500.000 dollari; così il team ha iniziato il montaggio, dando la possibilità ai realizzatori di personalizzare ogni vettura in base alle necessità. L’obiettivo era quello di ricreare la carrozzeria di questo modello Daytona con le prestazioni, la potenza, l’ affidabilità e la manegevolezza di un motore 2012 Charger o una Challenger nel cofano. Sono stati fabbricati modelli in vetroresina dell’alettone posteriore e del muso affusolato dell’Aerocar, ed è stato aggiunto un nuovo motore SRT8 di un Challenger 2012 con una trasmissione a 6 marce di velocità.
La maggior parte delle vetture di Fast & Furious 6 sono state costruite nell’officina di Los Angeles di McCarthy, e poi spedite attraverso gli Stati Uniti prima di compiere il viaggio trans Oceanico nel Regno Unito. I tempi logistici dell’assemblaggio e della spedizione dei veicoli, avrebbero potuto rappresentare un’incognita ed un rallentamento sulla tabella di marcia dei tempi strettissimi di produzione delle due unità di riprese, localizzate in posti differenti. Ma a parte un paio di pericoli scampati, le ‘bambine’ di McCarthy sono arrivate nei tempi al dilà dell’Oceano. “La logistica compiuta da Dennis ed il suo team è stata sorprendente,” dice il produttore Townsend. “Non solo questa squadra è stata in grado di modificare questi veicoli, ma sono stati al passo con i tempi di produzione e spedizione. Per il pubblico, il modo in cui che Dom, Brian e la banda si impossessano dei loro bolidi sembra estremamente rapido e semplice: e questo è dovuto al 100 per cento all’impegno eccezionale delle persone che hanno lavorato davanti e dietro le telecamere “.
Ogni capitolo dei film della saga Fast ha una automobile di punta che echeggia tra il pubblico di tutto il mondo. Quella di Fast & Furious 6 è la Flip car: una macchina multifunzionale, un pezzo unico, una vera opera d’arte. E’ stata un’idea di Lin quella di creare un veicolo speciale in grado di destreggiarsi anche nel traffico delle auto provenienti contromano. Nell’evolversi della sceneggiatura, la Flip car ha subito diverse metamorfosi, aggiungendo sempre un tocco di raffinatezza nelle rifiniture per la gioia di Lin, McCarthy e gli addetti ai lavori. McCarthy, spiega tutto il percorso: “La Flip car è la macchina su cui Justin è stato molto inflessibile. Mi ha chiamato all’inizio chiedendomi di pensare ad un’auto in grado di avvicinare frontalmente le altre macchine e lanciarle in aria: e questa trovo sia un’idea geniale. Offre una visuale spettacolare. Così ho iniziato a mandargli dei modelli. Le mie auto preferite sono quelle più funzionali. Certo, sembra molto ‘cool’, ma l’aspetto non era l’elemento principale: era la funzionalità ad essere fondamentalmente, e di conseguenza il divertimento nell’utilizzarla. Siamo entusiasti del risultato”.
Guidata da Shaw e Vegh nel film, la versione finale della Flip car ha un aspetto essenziale, dal peso di quasi 1 tonnellata e mezzo, a tre posti, un telaio tubolare a vista in acciaio ed un muso simile ad una rampa di lancio in grado di alzare e lanciare facilmente un veicolo in aria. Il prototipo, per il quale ci sono volute quasi 10 settimane di lavoro, ricorda un’auto della Formula Uno con un motore sovralimentato di una Chevrolet LS3 500 CV. E’ inoltre dotata di ruote posteriori sterzanti, per una straordinaria e totale manovrabilità, capace di devastare qualsiasi auto che trova sul suo percorso.
Per soddisfare le esigenze delle due unità di riprese simultanee, si è resa necessaria la creazione di due ulteriori esemplari di Flip car. Fortunatamente una volta testato il primo, per assemblare le altre due Flip ci sono volute circa tre settimane di lavoro. E’ proprio come la nostra Formula Uno.
Dall’ estetica e la funzionalità alla manovrabilità e la sicurezza, la Flip car doveva corrispondere a determinati criteri. Per garantire la sicurezza degli stuntman durante le scene d’azione, la squadra della seconda unità diretta da RAZATOS SPIRO, la seconda unità di stunt coordinata da ANDY GILL ed il supervisore degli effetti speciali JOSS WILLIAMS, vincitore di premio Oscar ® per Hugo, hanno testato ogni auto e provato tutte le attrezzature più volte prima di iniziare le riprese.
Quando è stato il turno della Flip car, si sono resi subito conto che per il modo in cui McCarthy l’ha progettata e costruita, non c’era bisogno di utilizzare le rampe sull’asfalto— un dispositivo che normalmente si usa nelle acrobazie per lanciare una macchina in aria e capovolgerla. “Siamo stati piacevolmente sorpresi di scoprire che la Flip car è stata in grado di far capovolgere l’auto della polizia meglio di una qualsiasi rampa,” afferma Razatos. “Sorprendentemente, in alcune scene di Fast & Furious 6 la Flip car la si ritrova frontalmente, nel senso opposto di marcia con le auto della polizia: in effetti, due dei nostri piloti stunt erano realmente in procinto di avere un terribile scontro frontale, le scene che vedrete infatti sono tutte reali, senza alcun aiuto della computer grafica”.
La Flip car è andata oltre le aspettative, continuando a riempire il cimitero di auto con centinaia di vetture. Sebbene Walker avesse adocchiato la vettura durante le riprese, non ha mai avuto la possibilità faci un giro. Evans ha avuto la fortuna di guidala, anche perchè l’abitacolo del prototipo della vettura è stato costruito su misura, per contenere i suoi due metri di altezza. E’ stato un bene che i piloti stunt MARK HIGGINS (pilota vincitore di rally in Gran Bretagna) e TILLY POWELL avessero una costituzione simile a quella dell’attore gallese, visto che non è proprio semplice salire e scendere dal mezzo.
Walker aveva comunque delle bellissime auto a disposizione. Chi ha lavorato con lui sa perfettamente che è un esperto ed un fanatico dichiarato di automobili: è nel suo DNA. Walker ricorda: “La passione me l’ha trasmessa mio nonno, che faceva il meccanico ed aveva riviste di auto ovunque. Lavorava alla Ford, ma sapeva di avere il talento necessario per aspirare a qualcosa di meglio. Tornato quindi nel sud della California, il modo migliore per mostrare la sua abilità tecnica è stato mettersi al volante di una vettura e scendere in pista. E così ha fatto: è salito sulla prima Ford Falcon che andava a 250 km all’ora, che all’epoca era davvero un’impresa. ”
Nel corso dei cinque film di Walker in questo franchise come Brian O’Conner, ha disposto di gran belle auto, principalmente Nissan. In questo capitolo tuttavia, in onore del nonno, nella sequenza con il carro armato sarà alla guida di una 1971 Mark 1 Ford Escort vintage, la vettura che ha vinto i campionati di rally dell’epoca.
Un altro pilastro di ogni film di Fast sono i raduni che i proprietari di auto usano come vetrina per mostrare i propri mezzi personalizzati, con motori truccati e le loro performance di guida: una vera e propria delizia per gli occhi degli appassionati… considerando anche la bellezza delle ragazze che fanno da sfondo. Dalle rombanti processioni di auto nella notte fonda delle strade di East Los Angeles, ai garage trafficati multilivello del quartiere Shinjuku di Tokyo, il culto automobilistico è vivo in ogni angolo del mondo.
Questi raduni a Londra sono decisamente più raffinati, e si adattano perfettamente con l’architettura dell’ambiente circostante fatta di pietra regale della HM Treasury building, dove si sono svolte le riprese durante due nottate particolarmente fredde. A parecchi isolati dalla residenza ufficiale del primo ministro, al civico 10 di Downing Street, la musica ad alto volume, le movenze delle ragazze ed il rombo dei motori su di giri delle auto, hanno decisamente animato la nottata.
La sfida per McCarthy è stata trovare più auto di lusso possibili, i cui proprietari erano disposti a far ballare centinaia di comparse sulle loro preziose autovetture. “Mi piaceva l’idea di riempire le scene della festa con le migliori auto possibili, ma a Londra è stato un po’ complicato reperirle,” rivela McCarthy. “Londra ha una grande cultura delle auto, ma non quanto L.A. Gli addetti al casting non sono riusciti a reperire i 200 proprietari di auto come solitamente accade. Il trasporto pubblico è essenziale a Londra, per questo le automobili non sono poi così numerose. È stato un processo più lungo ma, ancora una volta, il risultato finale è stato perfetto”.
La traversata dell’Oceano:
La Serie Trasloca ad Est
Dopo aver coinvolto il pubblico per dieci anni con storie girate per le vie di Los Angeles, Miami, Tokyo, della Repubblica Dominicana, Messico ed in particolare, nelle difficili realtà delle favelas di Rio de Janeiro, la serie di Fast & Furious nel prossimo capitolo attraverserà l’Atlantico fino all’Europa.
Lin, Moritz, Diesel e Townsend hanno messo insieme un team straordinario di professionisti che lavorano dietro le quinte, per aiutarli a realizzare uno script che stupisce il lettore fin dalle prime righe. Townsend al riguardo afferma: “Abbiamo sempre detto che ci vuole un esercito per fare questi film. Non avremmo potuto neanche iniziare senza il supporto di centinaia di membri che dopo aver colto la visione di Justin l’hanno trasformata in quello che posso tranquillamente affermare sia lamigliore sequenza di azioni filmate che abbia mai visto in una pellicola “.
I veterani del franchise Stephen Windon, Direttore della Fotografia, la costumista Sanja Milkovic Hays, il supervisore degli effetti visivi KELVIN MCILWAIN (Fast & Furious Five), il primo assistente alla regia VINCENT LASCOUMES (Fast & Furious Five), il regista della seconda unità di riprese Spiro Razatos ed il direttore della fotografia della seconda unità di riprese IGOR MEGLIC (Fast & Furious Five) erano pronti per continuare i lavori iniziati con Lin qualche anno fa.
Come i precedenti film di Fast & Furious diretti da Lin, le imponenti scenografie che emergono dalle azioni, dominano le scene. Per il pubblico di tutto il mondo, l’uscita di ogni capitolo crea delle aspettative molto alte. Lo stesso franchise, non risparmia nulla quando si tratta di impegnare tutta la logistica utile a dar vita a scene spettacolari. In questo capitolo, due unità di riprese hanno attraversato la Gran Bretagna e le isole Canarie con centinaia di persone, centinaia di automobili e tonnellate di attrezzature al seguito.
Le Riprese a Londra, Glasgow e Liverpool
Paradossalmente, già nelle prime quattro settimane della produzione era coinvolta la maggior parte del cast principale — Diesel, Walker, Johnson, Rodriguez, Gibson, Bridges, Kang, Gadot e Carano —che presso i soundstudios degli Shepperton Studios hanno registrato al chiuso le scene dei dialoghi piuttosto che sfrecciare in giro per l’Inghilterra sulla A1 o sull’autostrada M4. Ma tempo al tempo….. Tuttavia, i primi giorni di riprese sono stati tutt’altro che noiosi: la famiglia di attori e di addetti ai lavori si era ricomposto ed erano tutti impazienti di cominciare.
Le riprese di Fast & Furious 6 sono iniziate in piena estate a Londra, proprio quando tutto il mondo era intento a guardare la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici del 2012. Lin ed il team di tecnici dovevano seguire un calendario serratissimo per le riprese a Londra, anche in pieno spettacolo delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi. Questo ha permesso ad alcuni membri del cast e dei realizzatori di assistere ad alcuni eventi olimpici e tifare i loro atleti preferiti.
Le riprese di alcuni dei luoghi più iconici di Londra — come Piccadilly Circus, lo stadio di Wembley, Lambeth Bridge, Canary Wharf, Waterloo Station e Battersea Power Station — erano parte integrante della storia. Infatti, questa parte di riprese sarebbe proseguita in autunno, quando la città riprende i suoi ritmi frenetici. I realizzatori hanno voluto che la maggior parte delle riprese di Fast & Furious 6 ambientate a Londra, riuscissero a catturare tutti gli aspetti della città: dalle strade vivaci di Hackney nell’East London, al Tamigi con la spettacolare vista del Tower Bridge, fino alle strade illuminate di Piccadilly.
La seconda unità di “azione” della produzione, ancora una volta timonata da Razatos, tuttavia, è fuggita dal fervore olimpico di Londra, per arrivare a filmare direttamente a un’ora a nord della capitale, vicino Ipswich. Una pista di atterraggio abbandonata nei pressi di una base della Royal Air Force è diventata il campo base per la squadra, che doveva effettuare più di tre settimane di riprese esterna notturne della sequenza del complicato terzo atto— noto tra il cast e la troupe come la “Sequenza dell’ Antonov”.
Forse tra le riprese più ambiziose nella storia del franchise, la sequenza vede Hobbs, Dom e la squadra inseguire su una pista d’atterraggio Shaw ed il suo equipaggio prima che riescano a salire e fuggire con un enorme aereo cargo Antonov 124. In quest’occasione nasce uno scontro finale che coinvolge tutti sia all’interno che al di fuori dell’aereo. L’unità principale ha seguito le riprese interne della Sequenza dell’ Antonov, oltre a scene chiave di alcune esterne ai Longcross Studios.
Per il regista della seconda unità di riprese Razatos, la scena è stata frutto di una massiccia collaborazione tra più telecamere che hanno ripreso delle scene d’azione di stunt, con una miriade di luci, effetti speciali, auto ed effetti visivi. Il dipartimento artistico ha progettato e costruito su larga scala le sezioni della fusoliera dell’aereo, così come le ruote, la rampa di carico ed altre sezioni chiave del velivolo, che sono state dettagliate per renderlo pienamente operativo e mobile una volta montato sui rimorchi dei camion.
La precisione era una prerogativa per i piloti stunt— sia davanti che dietro le telecamere — dato che dovevano anche manovrare le videocamere montate sulle auto truccate. La Dodge Chargers, l’Alfa Romeo Giulietta, la Mercedes-Benz G-Wagon, la Jeep, la Range Rover e la Flip corrono a tutta velocità sulle strade seguite da altrettante auto sulle quali sono state montate delle videocamere come la PORSCHE CAYENNE turbo, la CADILLAC ESCALADE e l’AUDI RS4. Questi sono soltanto alcuni degli esemplari che fanno parte del parco macchine selezionate da Razatos, Meglic ed il coordinatore stunt della seconda unità Andy Gill, che hanno lavorato in tandem con Lin e la squadra dell’unità principale di riprese. L’esperienza nata dalla loro precedente collaborazione in Fast & Furious 5 ha dato ottimi frutti per Fast & Furious 6, ed è stata una scorciatoia essenziale per le riprese, specialmente per questa prima fase molto faticosa, che senza dubbio ha rappresentato la sfida più grande per la squadra della seconda unità.
Le strade di Glasgow e Liverpool hanno fatto da scenario per le riprese della gara “Team vs Team”, dove la sfilata di bolidi ruggenti ha deliziato gli occhi della gente del posto. Le strade strette e trafficate di Londra, non favorivano le riprese delle scene frenetiche d’azione, così le carreggiate più ampie di entrambe queste città sono state dei sostituti ideali.
Razatos e la squadra della seconda unità si sono recati a Glasgow per due settimane per filmare le scene dell’ inseguimento in cui Hobbs, Dom e la sua banda si sono trovati per la prima volta sulle tracce di Shaw e la sua squadra. È qui che entra in scena la Flip car , con grande entusiasmmo di tutti, andando a zig zag per le strade prima di lanciare le auto della polizia in aria. Anche Hobbs, al volante del mostruoso Navistar MXT, ha attirato l’attenzione oscurando ogni altra auto presente sulla strada. Una settimana di riprese nei tunnel e nelle strade di Liverpool ha completato la sequenza in maniera spettacolare.
Fortunatamente, i realizzatori sono riusciti a girare una sequenza di guida attraverso Whitehall e Piccadilly Circus. In via del tutto eccezionale, hanno ottenuto la chiusura di Piccadilly per diverse ore, per realizzare la corsa di Dom al volante della Daytona contro la Jensen di Letty sulle strade circostanti fino alla piazza principale. Lo stridio degli pneumatici ha attirato urla ed applausi dei fan e dei più fortunati che hanno potuto assistere alle riprese degli amanti perduti che si ritrovano alla guida dei potenti mezzi.
Nei pressi degli Shepperton Studios, a circa 20 km a sud di Londra, è stato allestito il campo base delle due unità di ripresa, dello schermo verde, delle strutture per gli allenamenti, e di diversi set del film. Tra questi: gli uffici della Interpol, il quartier generale londinese di Dom e quello di Hobbs, e la base militare della NATO.
I Longcross Studios, a poca distanza dagli Shepperton, hanno ospitato un set supplementare per gli effetti speciali utili per ricreare l’interno dell’aereo cargo Antonov 124, nonché centinaia di immagini delle auto utilizzate nel film. Una pista da corsa e delle strade di servizio su questa proprietà, hanno permesso agli addetti stunt ed effetti speciali di testare ogni auto— per non parlare del carro armato Chieftain — al fine di garantire la funzionalità, le modifiche e le riparazioni necessarie ai veicoli.
Il supervisiore agli effetti speciali Joss Williams e la sua squadra, alla ripresa più impegnativa, la 137-plus, ha dovuto assecondare la direttiva di Lin volta ad implementare il più possibile le azioni in prima persona nel film. È una metodologia che Williams condivide pienamente… basta avere il tempo di prepararsi. “Il tempo che richiedono gli effetti speciali è indispensabile,” dice il veterano supervisor SFX, “Specialmente rispetto all’ambito d’azione e la vasta gamma di effetti da impiegare. Sono fermamente dell’opinione di rendere le scene realistiche, ove possibile, nel mio lavoro. Fast & Furious 6 è stato molto impegnativo. Posso onestamente dire che qualsiasi altro film d’azione sarebbe completo anche solo con una delle nostre sequenze: qui ne abbiamo fatte quattro. Sono orgoglioso di ognuna di loro.”
La Costruzione di un Aeroplano Russo
Come nei suoi film precedenti, tra cui la miniserie epica della HBO ‘The Pacific’ e ‘The Bourne Ultimatum’, Williams sapeva che la creatività e la logistica erano gli elementi principali per dar vita alle sequenze d’azione principali di un film. Senza dubbio, la sfida più grande per Williams ed il suo team è stata la Sequenza dell’Antonov, il set più grande del film, teatro della resa dei conti finale tra Dom, Hobbs e Shaw e le loro rispettive squadre.
Un aereo russo Antonov originale è difficile da trovare, quindi il team lo ha dovuto fabbricare su vasta scala, rendendolo completamente funzionale sia nella versione esterna che interna. Lavorare fianco a fianco con lo scenografo Jan Roelfs ed il construction manager JOHN MAHER è stato il primo passo della progettazione della versione Hollywoodiana dell’aereo. Logicamente, era scontato che la soluzione migliore fosse quella di dividerlo in vari pezzi.
In definitiva si è trattato di confezionare dei pezzi funzionanti dell’esterno del mezzo— dagli pneumatici alti 2 metri ciascuno, alla rampa posteriore per il carico, ed uno scheletro dell’ala (gli effetti visivi nella postproduzione avrebbero completato il tutto), ad una sezione a grandezza naturale del carrello del peso di 40 tonnellate che può essere stazionario o rimorchiato da un rimorchio mobile utile per le riprese (che arriva alla velocità di 50-55 km/h). Il direttore della fotografia della seconda unità Meglic ha contribuito a migliorare questi set esterni con un sistema di illuminazione mobile, applicato ad un autoarticolato per fare luce (poiché l’intera sequenza si svolge durante la notte).
Sono stati creati due set separati degli interni dell’aereo, ciascuno utilizzato per scopi differenti, che hanno lasciato a bocca aperta il cast artistico e quello tecnico all’inizio delle riprese dei primi di ottobre. Il primo, noto come lo ‘shaker rig’, era la fusoliera dell’aereo — un set sospeso della lunghezza di 42 metri applicato ad un giunto cardanico idraulico che poteva oscillare di molti gradi. Sul livello più basso, il primo, si sentivano delle vibrazioni più lievi, mentre l’ultimo livello, l’ undicesimo, vibrava come ci fossero delle violente scosse sismiche. Posteriormente è stata allestita una rampa di carico integrata già nella fase di costruzione, che ha permesso la circolazione dei veicoli.
L’obiettivo di Williams era di creare degli interni totalmente funzionanti ed operativi. E’ stata data la priorità alla complessa meccanizzazione delle scenografie, soprattutto ai fini della credibilità delle scene e degli attori durante le riprese. Le riprese negli interni sono durate due settimane, e sono state frutto del lavoro di più reparti. La sequenza prevede una lotta feroce con determinate coreografie dei nove attori coinvolti in mezzo a svariate telecamere. Gli ambienti stretti del set hanno costretto il cast e la troupe ad utilizzare degli allestimenti interni in pallet. Per non parlare dello spazio necessario ricavato per il Charger, l’Alfa Romeo e la Flip car.
Il Direttore della fotografia Windon ha ideato un sistema di illuminazione intelligente posizionato sul soffitto che percorreva l’intera lunghezza del set, offrendo un’illuminazione minima, ma intensa al punto di evidenziare le lotte che si svolgevano in un set sospeso lungo 42 metri.
Il secondo interno rappresentava una sezione dell’aereo, con un rivestimento che poteva ruotare di 270 gradi. Questo giunto cardanico era simile ad un girarrosto che simulava dei movimenti violenti dell’aereo simili ad una spirale fuori controllo. È’ stato uno spettacolo inquietante osservare questo set sospeso dal pavimento che roteava, ma dalle telecamere posizionate all’interno del set, l’effetto è stato sorprendente.
La Discesa sulle strade delle Isole Canarie di un Carro Armato Chieftain da 10 Tonnellate
A metà Ottobre il cast e la troupe si sono trasferiti per diverse settimane a Tenerife, nelle Isole Canarie per proseguire le riprese del film. A loro si è unita la squadra della seconda unità di riprese, per terminare le loro cinque settimane di riprese su quest’isola soleggiata. Le Canarie, che Mia decantava in Fast & Furious 5 per non aver “nessun accordo di estradizione con gli Stati Uniti,” ora diventa il loro rifugio. Per la produzione, la versatilità dell’isola ha fornito loro delle location ottimali e delle grande agevolazioni per le riprese. Il versante verdeggiante nord ha ospitato la casa di Dom ed Elena, quella di Brian e Mia, l’ospedale dove è nato Jack, e l’esilio tropicale di Tej in Costa Rica, così come le sequenze iniziali delle corse tra Dom e Brian sulle stradine di collina.
L ‘autostrada immersa tra le montagne aride della regione meridionale dell’isola, ha rappresentato invece lo scenario perfetto per un’altra sequenza di inseguimenti rocamboleschi in cui Shaw e la sua banda assalgono e dirottano un convoglio inseguiti da Dom ed i nostri eroi. Si sono utilizzati due tratti diversi di un’autostrada in costruzione, uno lungo cinque chilometri, e l’altro di dieci chilometri, ognuno dei quali ha permesso all’unità principale ed alla seconda unità di girare le sequenze d’azione con il carro armato. In questo frangente il carro armato Chieftain percorre l’autostrada cercando di ostacolare la corsa di Dom ed il suo team.
In corso delle riprese quando il team ha visto i filmati della seconda unità, i realizzatori hanno pensato che questa scena avrebbe facilmente superato l’impressionante sequenza della rapina di Fast & Furious 5. La scena dell’enorme carro armato stava andando oltre le aspettative. Williams ha utilizzato le sue competenze in fisica, ingegneria e meccanica per garantirne la prestazione. La sua squadra ha realizzato due ulteriori versioni del carro armato — modificato nel peso, ridotto a 10 tonnellate, compresa una torretta funzionale; queste “mini-bestie” erano in grado di sparare raffiche di polvere da sparo raggiungendo la velocità di 70 km/h.
Per i realizzatori, è stato il lavoro di una giornata. “Abbiamo schiacciato molte automobili, come al solito,” afferma Moritz. “I maggiori danni li abbiamo fatti proprio durante le sequenze del carro armato. C’era un cimitero di auto fracassate al lato dell’autostrada, e quando dico auto fracassata, intendo dire vetture di quasi due metri ridotte in scatolette da 30 centimetri. Il nostro intento era di avere un mix tra incidenti ed effetti visivi, ma per fortuna, il carro armato è stato così efficiente che in tempo reale abbiamo ottenuto tutto. È una sequenza incredibile, mai girata prima d’ora “. La presenza dell’intero cast sull’isola ha generato molto entusiasmo tra i curiosi locali. Centinaia di fan hanno aspettato per le strade e sfidato un atipico scroscio di pioggia pur di avere la possibilità di vedere anche di sfuggita i loro beniamini. Dopo il primo giorno di riprese, il passaparola sull’isola ha fatto sì che gli appassionati delle auto del posto uscissero con le loro ‘creature’,— cariche di verniciature personalizzate e motori rombanti.
Per Lin, Diesel, Moritz, Townsend ed il resto del cast e della troupe, quella sfilata è stata molto gratificante, una ulteriore testiminianza del potere del franchise e di quanto sia diventato un fenomeno culturale. Dopo le riprese nella fredda e piovosa Londra, seguite dalle soleggiate settimane a Tenerife, gli ultimi giorni di riprese di Fast & Furious 6 si sono svolte a Los Angeles. L’originaria casa di Toretto vicino al Dodger Stadium, è stata la postazione finale delle riprese. La casa, utilizzata nel primo capitolo, ha cambiato due volte i proprietari. Il garage, che ospitava la preziosa Charger di Dom, che è stato demolito molto tempo fa, è stato ricostruito – come in Fast & Furious – solo parti originali — per le riprese. I realizzatori e la Universal hanno avuto l’accortezza di conservare le piante originali della struttura.
E’ stato un ritorno atteso da tutti, specialmente da Diesel, Walker, la Rodriguez e Brewster, che hanno trascorso gli ultimi tempi in una casa a due piani in stile bungalow. Così come le ultime scene girate dall’intero cast al completo, possiamo ben dire che tutte le strade portano qui.