Festa del Cinema di Roma 2021: a Mediterráneo (Open Arms – La legge del mare) il “Premio del Pubblico”
Mediterráneo, il film su Open Arms di Marcel Barrena si è aggiudicato il “Premio del Pubblico FS” alla sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Mediterráneo (Open Arms – La legge del mare) di Marcel Barrena si è aggiudicato il “Premio del Pubblico FS” in collaborazione con il Gruppo FS Italiane, alla sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il film sarà distribuito nella sale italiane da Adler Entertainment.
Mediterráneo (Open Arms – La legge del mare) è una produzione spagnola di Lastor Media, Fasten Films, Arcadia Motion Pictures, Cados Producciones con la casa di produzione greca Heretic.
La trama ufficiale: Autunno 2015. Due bagnini spagnoli, Òscar e Gerard, colpiti dalla straziante fotografia di un bambino annegato nel Mediterraneo, vanno nell’isola di Lesbo, dove scoprono una realtà sconvolgente: ogni giorno migliaia di persone rischiano la vita cercando di solcare il mare con imbarcazioni precarie, per fuggire dalla miseria e dalle guerre che affliggono i loro Paesi d’origine. Ma la cosa più sconcertante è che nessuno sta svolgendo attività di salvataggio. Insieme a Esther, Nico e agli altri membri della loro squadra, Òscar e Gerard lotteranno per compiere il lavoro disatteso dalle autorità e per portare a migliaia di persone l’aiuto di cui hanno estremo bisogno. Dalla storia vera di Òscar Camps, il fondatore di Open Arms.
Il cast del film include Eduard Fernández, Dani Rovira, Anna Castillo, Sergi López, Àlex Monner, Melika Foroutan.
Note di regia
Nel settembre del 2015 il mondo tremò davanti alla foto di Aylán Kurdi, un bambino senza vita su una spiaggia del Mediterraneo. A Òscar Camps, bagnino di Badalona, quell’immagine ha cambiato la vita. Convinse il suo amico Gerard Canals ad andare a Lesbo per vedere cosa stava accadendo. Quello che era iniziato come un viaggio di due giorni divenne una missione che si protrasse per mesi e che, a oggi, ha salvato la vita a più di 60.000 persone. Dopo aver visto quella foto, Òscar lasciò tutto per salvare molta gente da morte certa e denunciare quanto stava avvenendo. Io che cosa potevo fare? Non sono un bagnino, ma potevo fare un film che desse visibilità a ciò che stava succedendo a sole due ore di aereo da casa nostra. Per quattro anni abbiamo lavorato a Lesbo per conoscere in prima persona la situazione e dare forma a un progetto in cui abbiamo affrontato l’inimmaginabile. Abbiamo girato nei veri uffici dei soccorritori di Open Arms. Abbiamo ricostruito il campo profughi di Moria e assunto come comparse centinaia di rifugiati. Né il film né io abbiamo le risposte per porre fine a ciò che accade nel Mediterraneo, ma possiamo fare da megafono perché nessuno dimentichi quel che avviene sulle nostre coste. [Marcel Barrena]
Chi è Marcel Barrena?
Nato nel 1981 a Barcellona, Marcel Barrena ha debuttato nella regia con il film per la televisione Cuatro estaciones, che ha vinto nella sua categoria il premio della critica, quello della giuria e quello per il miglior regista al festival di Alicante, e il premio Gaudí come miglior film tv. Nel 2012 ha diretto il documentario Món petit, che ha ricevuto un altro premio Gaudí, il DOC U! Award al festival del documentario di Amsterdam e il premio come miglior documentario al festival di Boulder. Del 2016 è 100 metros, che ha ottenuto, fra gli altri, due premi Gaudí, quelli per il miglior attore e la miglior attrice non protagonisti.