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Festa del Cinema di Roma: i primi titoli della terza edizione

Keira Knightley è attesa sul red carpet della terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, in programma dal 22 al 31 ottobre per presenziare alla proiezione di The Duchess, di Saul Dibb; anche la vicenda violenta dei terroristi nella Germania anni ’70 in La Banda Baader Meinhof di Uli Edel, con Bruno Ganz

di simona
21 Agosto 2008 06:57

Festacinema

Keira Knightley è attesa sul red carpet della terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, in programma dal 22 al 31 ottobre per presenziare alla proiezione di The Duchess, di Saul Dibb; anche la vicenda violenta dei terroristi nella Germania anni ’70 in La Banda Baader Meinhof di Uli Edel, con Bruno Ganz e Alexandra Maria Lara, sarà fra i titoli presentati nella sezione Anteprima, nell’ambito della Selezione Ufficiale.

Nella selezione di Cinema 2008, quest’anno si vedranno, tra gli altri, 8 (Huit), in anteprima mondiale, un film che è anche un grande progetto di sensibilizzazione sulla sfida (sottoscritta da 191 paesi) che le Nazioni Unite hanno lanciato perché si dimezzi la povertà nel mondo. Il film è diviso in otto segmenti, firmati rispettivamente da Jane Campion, Gael García Bernal, Jan Kounen, Mira Nair, Gaspar Noé, Abderrahmane Sissako, Gus Van Sant e Wim Wenders; e Un barrage contre le Pacifique, film franco-cambogiano di Rithy Panh, tratto dal romanzo di Marguerite Duras di cui Isabelle Huppert è protagonista.

Nell’ambito de L’Altro Cinema saranno presentati, in anteprima mondiale, due film che raccontano la vita di due grandi musicisti: Bob Marley e Fabrizio De Andrè. Bob Marley: Exodus 77, di Anthony Wall e Effedià – sulla mia cattiva strada, di Teresa Marchesi, prodotto dalla Fondazione De Andrè. All’interno di questa stessa sezione, alcuni importanti esponenti del cinema italiano e internazionale incontreranno il pubblico e la stampa: Al Pacino, che riceverà il Marc’Aurelio d’Oro attribuito all’Actors Studio, e che sarà protagonista di una retrospettiva con tre film da lui stesso indicati, Riccardo III – un uomo, un re e due inediti, Chinese Coffee e Babbleonia; Michael Cimino, che presenterà un collage delle più belle scene di ballo del cinema mondiale, riunite in un montaggio realizzato appositamente per il Festival di Roma; Toni Servillo e Carlo Verdone, entrambi sceglieranno alcune scene che ama dei film dell’altro per commentarle insieme; David Cronenberg, che al Palazzo delle Esposizioni presenterà in anteprima mondiale la mostra multimediale Chromosomes, che raccoglie 50 immagini scelte e rielaborate da lui stesso partendo dai fotogrammi dei suoi film più noti.

La sezione Alice nella città presenterà 12 lungometraggi in anteprima mondiale ed europea tra cui Summer di Kenneth Glenaan con Robert Carlyle e Rachael Blake in anteprima europea e Lol di Lisa Azuelos con Sophie Marceau in anteprima mondiale. Da non perdere l’omaggio dedicato a cinque grandi personaggi del cinema di animazione italiano: Bruno Bozzetto (i suoi West and Soda del 1965 e Allegro non troppo del 1977 sono entrati di diritto nella storia dell’animazione), Giulio Gianini e Emanuele Luzzati (candidati all’Oscar per La gazza ladra nel 1964 e per Pulcinellanel 1973), Nino Pagot (famoso soprattutto per la creazione, assieme al fratello Toni, del personaggio di Calimero, il pulcino nero di Carosello) e Leo Lionni (che con Piccolo blu e piccolo giallo rivoluzionò nel 1959 il mondo dell’illustrazione per l’infanzia).

L’Occhio sul mondo del Festival Internazionale del Film di Roma quest’anno sarà aperto sul Brasile, con una rassegna di 10 film presentati in anteprima europea e internazionale. Tra i titoli il documentario Coração vagabundo di Fernando Grostein Andrade, dedicato al cantante brasiliano Caetano Veloso, in cui appaiono anche Michelangelo Antonioni e Pedro Almodóvar, amici dell’artista.

Fra le altre mostre, un omaggio a Dino Risi, recentemente scomparso, che raccoglie le fotografie sui set dei suoi film più celebri e C’era una volta il ’48 a cura del critico e storico del cinema Orio Caldiron. Locandine, manifesti e documenti d’epoca rievocano le vicende cinematografiche di quel particolare periodo del secondo dopoguerra.

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