Festa di Roma, Grandmother’s Footsteps: trailer e anticipazioni del documentario di Lola Peploe
Tutto quello che c’è da sapere su Grandmother’s Footsteps, il documentario dell’attrice e regista Lola Peploe presentato alla Festa del Cinema di Roma.
E’ stato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle il documentario Grandmother’s Footsteps di Lola Peploe che in questa sua opera prima va in Grecia sulle tracce della nonna artista Clotilde Brewster Peploe – chiamata affettuosamente con il diminutivo Cloclo – (1915-1997), pittrice inglese e madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe, cha ha vissuto molti anni tra l’Italia e la Grecia.
In “Grandmother’s Footsteps”, Lola decide di tornare in Grecia, nelle isole Cicladi, dove la nonna Cloclo ha trascorso gli ultimi vent’anni della sua vita dipingendo. Lola segue le orme della nonna dando vita a un dialogo immaginario con l’adorata Cloclo, ricostruendo la sua vita mentre vaga per le strade della suggestiva isola di Amorgos.
Grandmother’s Footsteps – Il trailer ufficiale
La trama ufficiale: Mentre aspetta il suo primo figlio e si interroga su come allineare la maternità con l’essere un’artista, Lola Peploe inizia un dialogo con sua nonna Cloclo, pittrice di paesaggi, nomade estetica e spirito libero. Lola decide di seguire le sue orme e tornare in Grecia alle isole Cicladi dove Cloclo ha trascorso gli ultimi venti anni della sua vita di pittura. Inizia a parlare con Cloclo nella sua mente, ricostruendo la vita di Cloclo mentre vaga per le strade di Amorgos alla ricerca del suo vecchio studio di pittura. Una navigazione tra passato e presente, alternando incontri inaspettati, filmati super8 girati dal padre e registrazioni vocali di Cloclo che raccontano la sua vita. Il film include la voce di Charlotte Rampling e l’ultima apparizione cinematografica di Bernardo Bertolucci.
Note di regia
Cloclo, un artista brillante e sconosciuta. Cloclo era una pittrice di paesaggi mediterranei brulli e aridi. I suoi dipinti hanno una profonda immobilità, che conferisce loro una qualità senza tempo che trovo profondamente confortante. Un’opera rara che ho sempre ammirato con passione e che volevo che gli altri scoprissero.
La nascita del progetto Il desiderio di fare un film su questa donna straordinaria mi seguiva da molto tempo, ma ha cominciato a farsi sempre più urgente man mano che le direzioni apocalittiche verso cui si stava dirigendo il mondo si sentivano sempre più travolgenti. In un mondo sempre più veloce in cui i paesaggi naturali sembrano scomparire, mi chiedevo per quanto tempo ancora sarebbero esistiti i paesaggi reali che ha dipinto?
Cloclo, una donna, un’artista, una madre… Quando mi si è presentata l’opportunità di realizzare finalmente questo film, mi sono ritrovata incinta del mio primo figlio. Inevitabilmente ha assunto un’altra dimensione che è diventata una sorta di indagine su cosa significhi cercare di essere sia Madre che Artista. Sentivo il bisogno di “ritrovare” Cloclo e di sentirmi di nuovo vicino a lei in qualche modo, perché era stata lei a darmi sempre il coraggio di credere che fosse possibile provare ad essere entrambe le cose.
Questo film sembra essere un dialogo tanto quanto un ritratto. Ho trovato molte registrazioni vocali di Cloclo che parlavano della sua vita e mi è sembrato un tesoro. Ero felice che nel film potesse essere lei a raccontare la propria storia. E a causa di questo “rispecchiamento” tra di noi volevo creare l’idea che la sua voce fosse come una conversazione che stavo avendo con lei nella mia mente. Non tornavo in Grecia da oltre 30 anni e non avevo assolutamente idea di cosa avrei trovato. Si è rivelato pieno di sorprese e incontri fortuiti che mi hanno portato sempre più vicino a “trovare” Cloclo.
Un film sul trasmettere…Cloclo mi ha mostrato che nella cruda semplicità sta la bellezza. Da quando il film è stato completato, molti dei principali “personaggi” del film sono morti e quindi gli strati di significato attorno alla memoria e al loro trasmettere hanno per me molto più significato.
Laura Peploe – Note biografiche
“Grandmother’s Footsteps” di Lola Peploe è un ritratto intimo di una artista talentuosa, donna moderna e libera, e un ispirato viaggio intrapreso dalla nipote che ne ripercorre le orme tra presente, passato, arricchito da incontri inaspettati, filmati in super8 carichi di ricordi e registrazioni vocali della stessa Cloclo che racconta la propria vita tra riflessioni sull’esistenza e sull’arte. Il film include la voce di Charlotte Rampling e l’ultima apparizione sullo schermo di Bernardo Bertolucci, zio di Lola.
Attrice e regista, Lola Peploe è nata in Inghilterra e ha studiato letteratura inglese e francese all’Università di Oxford. Ha continuato a studiare teatro al Drama Centre London, una prestigiosa istituzione dove hanno studiato attori come Pierce Brosnan, Colin Firth e Michael Fassbender.
Come attrice, Lola Peploe ha lavorato in teatro, televisione e cinema. Nel 2003 ha partecipato al film The Dreamers di Bernardo Bertolucci, di cui è stata anche assistente alla produzione e, nel 2006, ha interpretato una parte nel pluripremiato film di Stephen Frears, The Queen. Nel 2010 ha partecipato al dramma storico di Mario Martone Noi credevamo (Festival di Venezia, Selezione Ufficiale in Concorso), ispirato ad episodi dell’Unità d’Italia e vincitore di sette David di Donatello, tra cui Miglior Film.
Recentemente, Peploe ha avuto un ruolo importante in una produzione brasiliana, Obra (2014) di Gregorio Graziosi. Questo film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e ha vinto due premi al Rio de Janeiro Film Festival. Il suo rulo più recente è nel dramma storico L’ultimo amore di Casanova (2019) di Benoît Jacquot.
Oggi Lola Peploe vive e lavora a Parigi. Il suo primo cortometraggio da regista, No. 27, è stato selezionato per il Festival Internazionale del Cortometraggio di San Paolo nel 2015.