Festival di Cannes 2008: domani il via alla 61esima edizione
E’ tutto pronto: domani si accenderanno i riflettori sul tappeto rosso del Festival di Cannes, giunto alla sua 61esima edizione. Il programma è bello, le sorprese potrebbero essere tante, film d’autore e film per il grande pubblico sembrano sulla carta ben assortiti, i grandi registi e le star non mancheranno. E c’è anche l’Italia, (doppiamente)
E’ tutto pronto: domani si accenderanno i riflettori sul tappeto rosso del Festival di Cannes, giunto alla sua 61esima edizione. Il programma è bello, le sorprese potrebbero essere tante, film d’autore e film per il grande pubblico sembrano sulla carta ben assortiti, i grandi registi e le star non mancheranno. E c’è anche l’Italia, (doppiamente) in concorso e anche fuori concorso.
S’inizia alle 19.15 con la cerimonia d’apertura. A seguire il primo film, Blindness di Fernando Meirelles, che aprirà la competizione. Il festival finirà domenica 25 maggio con What Just Happened?, nuovo film di Barry Levinson con Robert De Niro, fuori concorso. Ovviamente prima, alle 19.30, ci sarà la cerimonia di chiusura con l’assegnazione dei premi, tra cui l’ambita Palma d’Oro, vinta l’anno scorso dal bellissimo 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni.
Tra i 22 film in concorso si vedranno gli attesi Gomorra di Matteo Garrone, che il Mereghetti ha già descritto come un capolavoro, e Il divo di Paolo Sorrentino. Tuttavia Cannes 61 non sarà solo questo.
Dopo la cerimonia d’apertura, chi potrà partecipare al festival si potrà godere delle visioni al solito eterogenee, proiezioni speciali, omaggi e lezioni d’autore sul cinema. Come quella che Quentin Tarantino terrà giovedì 22 alle 14.30: ci sarà da divertirsi.
Tra i papabili colpi di fulmine in competizione: Er shi si cheng ji (24 city) di Jia Zhang Ke, perché il regista ha uno sguardo unico e perché c’è Joan Chen; Two Lovers di James Gray, perché dopo il bel I padroni della notte (l’altr’anno in concorso) il regista ritrova Joaquin Phoenix; e poi il nuovo film dei Dardenne, i nuovi Eastwood, Wenders, e interessante il progetto di Soderbergh sul Che.
E poi Indiana Jones numero 4, Sangue Pazzo di Giordana, Kaufman, Garrel, l’animazione di Kung Fu Panda, i “bollori” iberici di Allen, Kusturica e Ferrara con i loro documentari, l’eleganza dell’Un certain Regard, e tutto il resto che ha reso grande il Festival di Cannes. Si incomincia.