Home Animazione Film 2015/2016: J.K. Simmons per Kong: Skull Island – Ruby Barnhill piccola protagonista de Il GGG di Steven Spielberg

Film 2015/2016: J.K. Simmons per Kong: Skull Island – Ruby Barnhill piccola protagonista de Il GGG di Steven Spielberg

J.K. Simmons, in odore di Oscar con Whiplash, al fianco di Tom Hiddleston in Kong: Skull Island

pubblicato 17 Dicembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 19:36

Kong: Skull Island – dopo Tom Hiddleston anche J.K. Simmons, in odore di Oscar con Whiplash, si è aggiunto al cast di Kong: Skull Island. Alla regia Jordan Vogt-Roberts, per uno spin-off di King Kong pochi giorni fa annunciato in sala per il 10 marzo del 2017. Sconosciuto il ruolo che Simmons andrà ad interpretare.

Il GGG: Steven Spielberg ha finalmente trovato la sua giovane protagonista de Il GGG, adattamento cinematografico del classico per bambini scritto da Roald Dahl. Se Mark Rylance sarà il gigante del titolo, Ruby Barnhill sarà ila bimba chiamata ad interagire con lui. Una prima volta assoluta per la giovan attrice, provinata tra centinaia di bambine e qui al suo debutto. Ad occuparsi dello script Melissa Mathison, sceneggiatrice di ET. Soddisfatto della scelta Luke Kelly, amministratore delegato della Roald Dahl Literary Estate nonché nipote di Dahl. La trama? Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra.

Americanah: David Oyelowo, lanciatissimo con Selma, affiancherà il Premio Oscar Lupita Nyong’o in Americanah, titolo prodotto dalla Plan B di Brad Pitt ancora alla ricerca di un regista. Il film porterà in sala l’omonimo romanzo di Adichie Chimamanda N. Ad aver comprati i diritti del libro la stessa Lupita. La trama? La distanza tra la Nigeria e gli Stati Uniti è enorme, e non solo in termini di chilometri. Partire alla volta di un mondo nuovo abbandonando la propria vita è difficile, anche se quel mondo ha i tratti di un paradiso, ma per Ifemelu è necessario. Il suo paese è asfittico, l’università in sciopero. E poi, in fondo, sa che ad accoglierla troverà zia Uju e che Obinze, il suo ragazzo dai tempi del liceo, presto la raggiungerà. Arrivata in America, Ifemelu deve imparare un’altra volta a parlare e comportarsi. Diverso è l’accento, ma anche il significato delle parole. Ciò che era normale viene guardato con sospetto. Ciò che era un lusso viene dato per scontato. La nuova realtà, inclemente e fatta di conti da pagare, impone scelte estreme. A complicare tutto c’è la questione della pelle. Ifemelu non aveva mai saputo di essere nera: lo scopre negli Stati Uniti, dove la società sembra stratificata in base al colore. Esasperata, Ifemelu decide di dare voce al proprio scontento dalle pagine di un blog. I suoi post si conquistano velocemente un folto pubblico di lettori, che cresce fino ad aprire a Ifemelu imprevisti e fortunati sbocchi sul piano professionale e privato. Ma tra le pieghe del successo e di una relazione con tutte le carte in regola si fa strada un’insoddisfazione strisciante. Ifemelu si sente estranea alla sua stessa vita e, lì dov’è, non riesce ad affondare le radici, pur sapendo che in Nigeria il nuovo modo di guardare il mondo le guadagnerebbero l’epiteto di “Americanah”.

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