Film 2015/2016: Jai Courtney sarà Deadshot in Suicide Squad – Ayelet Zurer mamma di Ben-Hur
Jai Courtney in trattative per il ruolo di Deadshot in Suicide Squad, mentre Ayelet Zurer, vista in Man of Steel, sarà la mamma di Ben-Hur
– Suicide Squad: non solo Tom Hardy, Jared Leto (sarà il Joker), Margot Robbie (Harley Quinn) e Will Smith. La Warner avrebbe contattato anche Jai Courtney per prendere parte a Suicide Squad, cinecomic strabordante villain in uscita il 5 agosto del 2016. Rumor alla mano Jai dovrebbe andare ad indossare i panni di Deadshot, assassino mercenario dalla mira perfetta nonché storico arcinemico di Batman. Recentemente interpretato da Michael Rowe nel televisivo Arrow, Floyd Lawton è la vera identità di Deadshot. A dirigere le danze David Ayer.
– The Accountant: un thriller per JK Simmons ed Anna Kendrick. La protagonista di Pitch Perfect e Into the Woods affiancherà Ben Affleck in The Accountant, film Warner diretto da Gavin O’Connor. Sceneggiato da Bill Dubuque, il film vedrà l’imminente Batman indossare gli abiti di un tranquillo ingegnere impiegato del Governo che in realtà ha una doppia vita da assassino. Sconosciuti i ruoli di Simmons e della Kendrick. Kevin Scott Frakes, Lynette Howell, Raj Brinder Singh e Mark Williams stanno producendo il film con Drew Crevello e Jon Gonda in cabina di supervisione.
– Ben-Hur: Ayelet Zurer è in trattative per unirsi al remake di Ben-Hur firmato Timur Bekmambetov. L’attrice andrebbe ad incrociare i confermati e già ufficializzati Jack Huston, Toby Kebbell e Morgan Freeman. Il primo sarà il Principe Ebreo del titolo, tradito dal suo amico Massala, ovvero Kebbell, e venduto come schiavo. Freeman sarà Ildarin, l’uomo che farà da mentore a Ben-Hur. Ayelet Zurer dovrebbe interpretare Naomi, la madre di Ben-Hur.
– Birth of a Nation – Nascita di una nazione: dimenticato il flop The Lone Ranger, Armie Hammer sarebbe in trattative per Birth of a Nation – Nascita di una Nazione, dramma storico diretto dal debuttante Nate Parker, qui anche sceneggiatore. La trama ruoterà attorno a Nat Turner e ai 70 schiavi che diedero vita alla storica rivolta degli schiavi in Virginia, durata due giorni e due notti nel lontano 1831, con oltre 60 vittime. Turner riuscì a sopravvivere per più di due mesi in clandestinità dopo quanto accaduto. Il film non avrà nulla a che vedere con il capolavoro dei primi anni del ‘900 di David Wark Griffith, 15 anni fa inserito al quarantaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi dell’American Film Institute.