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Film live-action diventati serie tv d’animazione (il meglio e il peggio)

Il meglio e il peggio di serie tv d’animazione ispirate a film live-action campioni d’incassi.

pubblicato 27 Novembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 03:49

 

Hollywood è costantemente alla ricerca di modi per espandere la portata e il fascino di franchise cinematografici molto popolari, quindi non è una sorpresa quando prendono un popolare film live-action indirizzato ad un pubblico prettamente di adulti e lo trasformano in un cartoni animato con l’intento non solo di attrarre i bambini, ma anche molti adulti.

Proprio come i film cui si ispirano, alcuni di questi adattamenti animati risultano essere davvero buoni e catturano lo spirito del franchise originale, mentre altri partono con enormi potenzalità sulla carta a poi si infrangono creativamente durante il processo di adattamento. Di solito non c’è una persona o qualcosa che rende un cartone animato fallimentare, di solito è una combinazione di fattori a creare un insuccesso.

Ci sono stati oltre 60 adattamenti d’animazione televisivi di franchise cinematografici negli ultimi 40 anni, e a seguire ne trovate una ricca selezione con il meglio e il peggio prodotto dagli anni ’80 ad oggi.

 

1. The Real Ghostbusters (1986)

La più grande serie di cartoni animati adattati da film di sempre è senza alcun dubbio The Real Ghostbusters. La serie è stata co-prodotta da DIC Entertainment (creatore di centinaia di cartoni animati) ed è riuscito a registrare ben 173 episodi per sette stagioni. La serie tv oltre ai personaggi “umani” del classico Ghostbusters, Peter Venkman, Egon Spengler, Ray Stantz, Winston Zeddemore, ha trasformato in un membro del cast anche il fantasma Slimer diventato un personaggio così popolare che nella sua terza stagione la serie tv è stata rititolata Slimer! and The Real Ghostbusters e il fantasmino verde ha avuto anche un suo spin-off all’interno della serie.

 

2. Star Wars: The Clone Wars (2008)

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L’universo di Star Wars è così ampio e imponente che non poteva non includere  cartoni animati come la serie tv d’animazione in CG Star Wars: The Clone Wars. La trama si svolge temporalmente tra L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith e segue Anakin Skywalker, Obi-Wan Kenobi e Ashoka Tano mentre combattono l’esercito di droidi dei Separatisti, il malvagio Conte Dooku e lo spietato Generale Grievous. Da notare che questa serie tv è stata preceduta da un lungometraggio d’animazione che è di fatto l’episodio pilota della serie tv. Star Wars: The Clone Wars non fa parte del canone ufficiale della saga ed è quindi inclusa nel cosiddetto “Universo espanso”. Nel corso dei suoi 121 episodi per 6 stagioni le storie della serie hanno subito un’evoluzione qualitativa notevole, diventando non solo migliori, ma anche narrativamente più complesse raggiungendo un ascolto medio di oltre 3 milioni di spettatori.

 

3. Beetljuice (1989)

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Il regista Tim Burton è stato produttore esecutivo della serie animata In che mondo stai Beetlejuice? basata sulla sua comedy-horror Beetlejuice. Questa serie è un esempio di come uno show d’animazione possa esplorare ed espandere l’universo di un film. Ne consegue che l ragazza goth Lydia Deetz (interpretata nel film da Winona Ryder) invoca il suo migliore amico e spettrale canaglia Beetlejuice per portarla in stravaganti avventure sia a “Neitherworld” (in Italia “Assurdopoli”) e, di tanto in tanto, nel mondo reale. Lo serie tv è andata in onda per 94 episodi e quattro stagioni con un pubblico di fedelissimi più improntato verso adolescenti e adulti piuttosto che bambini.

 

4. Scuola di polizia (1988)

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Mahoney e la maldestra cricca di poliziotti del franchise Scuola di polizia (Larvell Jones, Sweetchuck, Mosè Hightower, Laverne Hooks, Tackleberry, Debbie Callahan, Capitano Thaddeus Harris e il Comandante Eric Lassard) diventano protagonisti di 65 episodi collocati cronologicamente fra il quarto ed il quinto film della serie cinematografica. I creatori adottano un approccio decisamente classico per l’animazione che ricorda i vecchi cartoni animati di Scooby Doo. Una delle modifiche apportata al franchise è l’aggiunta di un gruppo di cani parlanti noto come “Corpo K-9”. La sigla di apertura del catone è del gruppo hip-hop anni ’80 “The Fat Boys”.

 

5. The Mask (1995)

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Nei primi anni novanta, molte delle commedie classiche di Jim Carrey sono diventate dei cartoni animati: Ace Ventura: l’acchiappanimali, Scemo & più scemo e The Mask. Di questi tre The Mask è senza dubbio Il più riuscito. In onda per tre stagioni, Stanley Ipkiss e il suo cane Milo usano la misteriosa e magica maschera per sconfiggere il rivale Pretorius e il suo stuolo di scagnozzi. Un paio di piccoli cambiamenti rispetto al film sono state apportati: Stanley può utilizzare la maschera durante il giorno (che nel film poteva usare solo di notte) e Tina Carlyle (il personaggio di Cameron Diaz nel film) e i cattivi Niko e Dorian Tyrell (morti nel film) non appaiono nello show (tranne un espisodio che include il fantasma di Niko tornato in cerca di vendetta).

 

6. Rambo (1986)

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Difficile immaginare un personaggio violento come John Rambo adatto a diventare il potagonista di un cartone animato per bambini, ma questo suo non rappresentare lo sterotipo per contenuti destinati all’infanzia è ciò che ha fatto funzionare la serie d’animazione Rambo: The Forces of Freedom basata sul personaggio protagonista dal romanzo bestseller di David Morrell “First Blood”. La serie nasce in origine come una miniserie in 5 parti trasformata poi in una serie regolare da 65 episodi purtroppo annullata nel 1986, stesso anno del debutto. A differenza di G.I. Joe e altri cartoni animati degli anni ’80, Rambo non includeva messaggi di avvertenza (PSA) alla fine di ogni episodio.

 

 

7. Jumanji (1996)

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Dopo il successo al botteghino l’avventura-fantasy Jumanji ha avuto una sua serie tv d’animazione con la maggior parte dei personaggi originali che hanno avuto la loro controparte animata: Alan Parrish (l’uomo intrappolato ne gioco), Judy e Peter Shepherd (fratello e sorella che ritrovano Alan continuando il gioco che lui ha iniziato anni prima), Zia Nora (la zia di Judy e Pete), l’agente Bentley e naturalmente il cattivo principale del gioco, il grande cacciatore Van Pelt. La serie tv è andata in onda per 40 episodi nel corso di tre stagioni.

 

8. Men in Black (1997)

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Dopo il successo del fumetto e del film Men in Black è diventato una serie a cartoni animati di grande successo. A differenza di altri cartoni animati, la continuità rispetto a film e fumetto non è stata considerata rivelante e solo una manciata di elementi sono stati mantenuti per la serie tv. Personaggi come l’Agente J, l’Agente K e l’Agente L sono stati utilizzati nella serie ma quasi nulla del loro background è stato incluso. La serie è andata in onda per 4 stagioni e includeva nella versione originale, in veste di doppiatori, alcuni interpreti del film come Tony Shalhoub (Jeebs) e Vincent D’Onofrio (Edgar).

 

9. Clerks (2000)

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Clerks: The Animated Series è un adattamento molto fedele del film cult Clerks – Commessi di Kevin Smith con protagonisti tutti i personaggi principali del film: l’impiegato del Quick Stop Dante Hicks, l’impiegato del videonoleggio Randal Graves e naturalmente Jay e Silent Bob. Protagonista ricorrente della serie animata anche Leonardo Leonardo, un nuovo personaggio che apre un altro negozio dall’altra parte della strada rischiando di far chiudere Quick Stop. La serie composta da 6 episodi è stata cancellata dalla ABC dopo la messa in onda di soli due episodi.

 

10. Highlander (1994)

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Highlander – La serie animata debutta il 18 settembre 1994 ed è uno spin-off del film cult del 1986 Highlander – L’ultimo immortale. La storia si svolge in una Terra post-apocalittica devastata dalla detonazione di testate nucleari a seguito della collisione di un meteorite. Connor MacLeod (il protagonista del film originale) ed altri Immortali interrompono i loro duelli promettendo di preservare le conoscenze umane e aiutare l’umanità. la serie che vede un nuovo protagonista di nome Quentin MacLeod è andata in onda per due stagioni per un totale di 40 episodi.

 

11. Balle spaziali (2008)

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Balle spaziali, spassosa parodia di Star Wars di Mel Brooks, ha fornito ispirazione anche per una serie tv dal titolo Spaceballs: The Animated Series che ha debuttato nell’autunno del 2008. La serie riportava su schermo tutti i personaggi del film e ogni episodio prodotto in seguito era una diversa parodia che faceva il verso ad alcune odierne icone della cultura pop come Jurassic Park, Spider-Man, Harry Potter, Terminator, Star Trek ma anche talent-show come American Idol e videogiochi come Grand Theft Auto. La serie è stata cancellata dopo tredici episodi.

 

 

12. Scemo & più Scemo (1995)

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Oltre al prequel Scemo & più scemo – Iniziò così… (2003) e al recente sequel Scemo & + Scemo 2, il cult demenziale Scemo & più scemo dei fratelli Farrelly ha generato la serie tv Dumb & Dumber: The Animated Series prodotta da Hanna-Barbera nel 1995. Il cartone animato ruotava attorno alle continue disavventure di Lloyd e Harry dopo aver riacquistato il loro furgone a forma di cane ora ribattezzato “Otto”. La serie include un nuovo personaggio, Kitty, una femmina di castoro viola e animale domestico che sembra essere enormemente più intelligente di entrambi i protagonisti. La serie animata scritta da Bennett Yellin, co-sceneggiatore del film originale, è stata cancellata dopo una sola stagione di 13 episodi.

 

13. Ritorno al pianeta delle scimmie (1975)

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Il pianeta delle scimmie è un franchise di culto per gli amanti della fantascienza. Basato su un romanzo dello scrittore francese Pierre Boulle include 5 film originali, un remake, 3 film “reboot”, una serie tv live-action e una serie animata dal titolo Ritorno al pianeta delle scimmie. A detta di tutti il cartone animato doveva essere un  successo annuncato visti i precedenti, anche se la cancellazione della serie tv live-action un anno prima a metà stagione avrebbe dovuto rappresentare un campanello d’allarme. Neanche la brillante opera a livello grafico dell’animatore e fumettista Douglas S. Wildey (The Saint, Jonny Quest, Jonah Hex) è stata sufficiente a superare le troppe limitazioni imposte di una produzione a basso costo con un’animazione di bassa qualità e storie troppo simili a ciò che si era visto su piccolo e grande schermo. Inoltre le trame degli episodi non erano cronologicamente inserite nell’universo dei film e personaggi ed elementi dei film, romanzi e serie tv erano presi a prestito a seconda delle necessità. La serie è stata cancellata dopo una sola stagione di 13 episodi.

 

14. Star Wars: Ewoks (1985)

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Ewoks, gli abitanti di Endor, hanno fatto la loro prima apparizione nel 1983 nel sequel Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi. Queste pelose creature primitive sono diventate immediatamente popolari tra i bambini di tutto il mondo. che era poi lo scopo ultimo e il motivo del loro inserimento nella trama dell’Episodio VI viste alcune scene di battaglie piuttosto surreali che li coinvolgono. Lucasfilm ha quindi deciso di creare un cartone animato, Star Wars: Ewoks, in onda negli States il sabato mattina, che ruotava intorno a diversi personaggi della tribù Ewok che facevano parte del canone di Star Wars, le famiglie Warrick e Kintaka, in particolare raccontando le avventure di Wicket, il più giovane degli Warrick. L’animazione venne curata da Nelvana, uno studio che ha sfornato diversi cartoni animati dal 1971 (My Pet Monster, Le avventure di Fievel, Free Willy, Ace Ventura). A detta di tutti la serie tv sarebbe stata un successo quindi è sconcertante che non sia stato così, ma ciò potrebbe aver avuto qualcosa a che fare con la poca popolarità degli Ewoks tra i fan di Star Wars, ma in realtà c’erano anche un’animazione sciatta e storie non all’altezza del franchise di Star Wars, anche se significativamente migliori rispetto al film tv Il ritorno degli Ewoks.

 

15. The Karate Kid (1989)

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Probabilmente gli anni ’80 hanno prodotto alcuni tra i migliori film per ragazzi mai realizzati e molti di loro continuano ad essere amatissimi tra gli adolescenti dell’epoca. Uno di quei film era il dramma con arti marziali Per Vincere domani – Karate Kid. Anche chi era ragazzino negli anni ’90 conosce Daniel LaRusso e la famosa “Tecnica della Gru”. Purtroppo lo stesso non si può dire dell’adattamento animato ispirato al film. DIC Entertainment e Saban Entertainment, due nomi importanti nel mondo dei cartoni animati, hanno cercato di capitalizzare la popolarità dei tre film del franchise verso la fine degli anni ’80, ma al di fuori di Daniel LaRusso e del suo mentore Mr. Miyagi, ben poco dei lungometraggi cinematografici è finito nel cartone inficiandone la fidelizzazione costruita sul grande schermo. La trama seguiva ancora l’allievo Daniel LaRusso e il suo mentore Keisuke Miyagi, ma aveva abbandonato i tornei di karate in favore di un’avventura fantasy che ruotava attorno ad un sacrario in miniatura con poteri di guarigione che era stato trafugato da Okinawa, con Miyagi e Daniel che avevano il compito di recuperarlo. Insieme con la ragazza di Okinawa Taki, i karateka girano il mondo e durante la ricerca utilizzano le loro abilità nele arti marziali per stendere qualche cattivo. Taki apparsa solo nella serie di cartoni animati del 1989 è ispirata alla Kumiko del sequel live-action del 1986 Karate Kid II – La storia continua. La serie originariamente pianificata per 65 episodi andò in onda per una singola stagione di 13 episodi e poi cancellata.

 

 

16. Little Shop (1991)

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Nei primi anni novanta la serie animata Little Shop ha dato il via ad una grande quantità di pessimi cartoni animati basati su film per lo più decenti. La serie di 13 episodi ruotava intorno ad un negozio di fiori gestito dal commesso nerd Seymour Krelborn e dalla sua pianta carnivora preistorica di nome Junior. Pur prendendo il nome dal film originale del 1960, Junior non assomigliava per niente all’essere alieno assetato di sangue e carnivoro che l’ha ispirata. In ogni episodio Junior avrebbe aiutato di nascosto Seymour a superare qualche tipo di problema nella sua vita, utilizzando la sua vista ipnotica. co-podotto da Marvel Productions e Saban la serie presentava storie poco coinvolgneti, animazione di bassa qualità e non aiutava di certo il fatto che l’originale fosse già un adattemento di un musical teatrale off-Broadway del 1982 poi trasposto sul grande schermo nel remake del 1986 di Frank Oz, quindi la serie animata era di fatto un rifacimento di terza mano. La serie andò in onda per una singola stagione di 13 episodi.

 

17. Piccola peste (1993)

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Piccola peste (Problem Child) è una commedia che racconta di un ragazzino orfano di sette anni di nome Junior così pestifero da essere restituito all’orfanotrofio 30 volte. Il film stroncato dalla critica si rivelò un successo al box-office, un successo finanziario che spinse a farne una versione animata. La serie tv Junior combinaguai seguiva Junior mentre scatenava l’inferno intorno a sè, creando problemi a tutti compreso il direttore e psicologo dell’orfanotrofio Igor Peabody doppiato da Gilbert Gottfried che ha ripreso il suo personaggio nel film. La serie forse troppo “cattiva” per un pubblico di bambini non ebbe il successo sperato ma restò comunque in onda per due stagioni e un totale di 26 episodi.

 

18. Free Willy (1994)

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Nell’estate del 1994 Free Willy è diventato un campione d’incassi a sorpresa (153 milioni di dollari d’incasso per 20 milioni di budget) che alla fine avrebbe generato tre sequel e una serie animata di breve durata. Continuando dove il film aveva lasciato, la serie segue il quattordicenne Jesse (nel frattempo adottato dai Greenwood) e la suo amica orca Willy intraprendere varie avventure attraverso l’oceano. Nella storia fa il suo debutto il cattivo principale, un magnate del petrolio e cyborg conosciuto come “The Machine”, che si ispira in parte al capitano Achab e alla fuoriuscita di petrolio della superpetroliera Exxon Valdez. A differenza di molti cartoni animati basati su film, Free Willy ha posto le basi per la storia del secondo fallimentare film Free Willy 2 (escluso naturalmente il magnate del petrolio cyborg). La serie nonostante la bontà del forte messaggio ambientalista, forse troppo invasivo, non superò la prima stagione di messa in onda per un totale di 21 episodi.

 

19. Beethoven (1994)

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Con un totale di 8 film all’attivo (di cui 6 usciti direct-to-video), il franchise Beethoven con protagonista l’amabile San Bernardo si è costruito un suo pubblico di famiglie. I due film per il cinema usciti nel 1992 e nel 1993 hanno incassato un totale di 265 milioni di dollari da un budget complessivo di appena 33 milioni e una serie animata è stato l’inevitabile passo successivo. La serie che vedeva coinvolto il regista Ivan Reitman come produttore esecutivo seguiva Beethoven (che ora poteva parlare con altri animali) e la famiglia che lo ha accolto in casa, i Newton, nel corso di due cortometraggi di 10 minuti per episodio. I personaggi dello show erano gradevoli così come l’animazione, ma evidentemente ciò non era sufficiente a mantenere i telespettatori interessati abbastanza a lungo da giustificare più di una singola stagione da 26 episodi.

 

20. Robocop: Alpha Commando (1998)

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Nel 1987 usciva il cult Robocop fissando un nuovo standard per tutti i film ambientati in futuristiche società distopiche in cui il crimine dilaga e la soluzione sono agenti di polizia cyborg o poliziotti in stile Giudice Dredd. Dopo il cult d’esordio il franchise non ha brillato con i succesivi due sequel, una serie tv live-action, la serie animata anni ’80 e nel 2014 un reboot piuttosto superfluo. Dopo un primo tentativo nel 1988 con la serie tv RoboCop: The Animated Series targata Marvel Productions e andata in onda per un’unica stagione di 12 episodi, nel 1998 si tenta di nuovo con Robocop: Alpha Commando, dal tratto grafico interessante, ma dalle storie poco coinvolgenti, troppo simili tra loro e afflitte da grossolani errori di continuità. Molto diversa rispetto al franchise originale, Alpha Commando vede il ritorno dell’agente Alex J. Murphy e del Sergente Reed, unici due personaggi di riferimento rispetto al film originale con Anne Lewis grande assente. La serie è ambientata nel 2030 e segue un RoboCop riattivato dopo cinque anni off-line per supportare un gruppo federale high-tech noto come “Alpha Division” nella loro vigilanza e lotta contro la DARC (Directorate for Anarchy, Revenge, and Chaos), un tecnologicamente avanzata organizzazione terroristica. La serie ha fruito di una singola stagione di 40 episodi.

 

 

21. Evolution (2001)

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Il regista Ivan Reitman ha realizzato la comedy fantascientifica Evolution nel tentativo di rinverdire i fasti del suo Ghostbusters del 1984, ma la cosa non ha funzionato a dovere. Questo non ha impedito però alla DIC Entertainment di produrre 26 episodi di Alienators: Evolution Continues (2001) una serie animata creata per il canale Fox Kids. Ogni settimana la squadra di scienziati nota come “Alienators” si trovava a combattere una una nuova specie di alieno potenzialmente letale per l’intero genere umano. La serie ha mantenuto la maggior parte dei personaggi originali del film come Ira Kane, Alison Reed, Wayne Grey e l’aggiunta di “G.A.S.S.I.E.” la mascotte aliena della squadra (una sorta di Slimer ispirato allo smile con tre occhi logo del film). La serie come il film originale purtroppo non è diventato un nuovo The Real Ghostbusters e si è conclusa dopo una singola stagione.

 

22. Stargate: Infinity (2002)

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Mentre Stargate SG-1 era nella sua sesta stagione e prima del debutto di Stargate: Atlantis, la serie animata spin-off Stargate: Infinity tentava di di esplorare il mondo dei cartoni animati per bambini. La serie ambientata trent’anni nel futuro, seguiva le gesta di Gus Bonner e del suo equipaggio in viaggio attraverso l’universo nel tentativo di provare la loro innocenza dopo essere stati accusati di aver aperto uno Stargate sulla Terra dando l’accesso ad una razza aliena di invasori. Se gli elementi della trama non vi sono familiari è perchè la serie non aveva nulla a che fare con l’universo ufficiale di Stargate. Fin dalla messa in onda dei primi episodi la serie ha ricevuto stroncature dalla critica e pochi feedback positivi dal pubblico,  risultati che hanno portato alla sua cancellazione dopo una sola stagione di 26 episodi.

 

23. Napoleon Dynamite (2012)

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La coppia di sceneggiatori marito e moglie, Jared e Jerusha Hess, si sono fatti notare nel 2004 con la comedy low-budget Napoleon Dynamite. La storia di un goffo adolescente dell’Idaho è diventata un amato cult e ancora oggi è apprezzata da spettatori di tutte le età. La serie animata Napoleon Dynamite del 2012 includeva tutt i personaggi del film, compresi gli attori dell’originale reclutati in veste di doppiatori. La storia della serie è ambientata poco dopo la vittoria di Pedro alle elezioni scolastiche, ma prima del matrimonio tra Kip e Lafawnduh. Fox originariamente aveva ordinato un giro di prova di 6 episodi della serie, ma a causa della forte concorrenza in palinsesto di eventi sportivi e altre trasmissioni speciali, la serie dopo un debutto promettente (9.5 milioni di spettatori) è andata perdendo spettatori di episodio in episodio in un’arrestabile emorragia di ascolti fino alla cancellazione dopo soli 6 episodi.

 

24. Ace Ventura (1995)

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La serie animata Ace Ventura arriva subito dopo il successo di due film per il cinema, Ace Ventura – L’acchiappanimali (1994) e Ace Ventura – Missione Africa (1995) entrambi interpretati da Jim Carrey, e prima dello spin-off Ace Ventura 3 del 2008 senza Carrey e incentrato sul figlio di Ace Ventura. La serie animata è un sequel diretto dei due film per il cinema e ha incluso molti dei personaggi originali, anche se non doppiati dagli attori originali. La serie animata aumentava esponenzialmente l’estetica comica fortemente caricaturale dei film in una sgargiante formula demenziale che funzionava egregiamente. Tra gli autori della serie  anche il comico, attore e regista Seth MacFarlane. La serie che ha avuto anche un episodio crossover con la serie animata The Mask è stata cancellata dopo tre stagioni per un totale di 39 episodi.

 

25. The Toxic Avenger (1990)

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Forse non tutti sanno che il franchise horror demenziale di culto The Toxic Avenger della Troma (Class of Nuke ‘Em High, Sgt. Kabukiman) ha generato una serie animata spin-off dal titolo Toxic Crusaders. I film di The Toxic Avenger avevano come protagonista Melvin Junko, un nerd pelle e ossa che, attraverso l’esposizione a rifiuti tossici, subisce una trasformazione diventando “Toxie” una creatura mutante orrendamente deforme e dalla forza sovrumana che cerca la sua vendetta contro gli industriali d’America mediante violenza cruenta e bagni di sangue. Il protagonista della serie è ancora Toxie che guida un gruppo di supereroi disadattati in lotta contro l’inquinamento. La serie segue le orme di cartoni a sfondo ambientalista dell’epoca come Capitan Planet e i Planeteers ma i contenuti sono decisamente orientati verso un pubblico adulto. Solo tredici episodi di Toxic Crusaders sono stati prodotti, ma come i lungometraggi, anche gli episodi della serie sono diventati di culto ispirando del merchandise.

 

26. La Mummia (2001)

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Il remake campione d’incassi del 2001 La Mummia di Stephen Sommers oltre a due sequel, La Mummia: Il ritorno e La Mummia e la tomba dell’imperatore dragone, ha generato anche la serie tv The Mummy: The Animated Series prodotta da Universal e basata sui personaggi del film e sui primi due lungometraggi del franchise. La serie ambientata tra il 1920 e il 1934 segue gli O’Connell che si ritrovano inseguiti in giro per il mondo dai non morti del Sommo Sacerdote Imhotep e dal suo servo Colin Weasler che intendono riappropriarsi del bracciale di Anubi bloccato al polso di Alex, il figlio degli O’Connell. Nella seconda stagione, rititolata The Mummy: Secrets of the Medjai, Alex viene addestrato come un guerriero Medjai, i discendenti delle guardie del faraone, per combattere la Mummia e affrontare nuove minacce che incontrerà sul suo cammino. La serie è stata cancellata dopo 26 episodi e due stagioni.

 

27. King Kong (2000)

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Kong: The Animated Series è una serie tv d’animazione del 2000 con protagonista il leggendario King Kong, il mostro del classico del 1933. la serie Kong è stato creata per competere con la serie tv d’animazione rivale Godzilla: The Series. La serie Kong ha generato due film direct-to-video Kong: King of Atlantis (2005), dove Kong combatte per salvare la sua isola da una strega serpente (e che contiene anche per la prima volta in un film di Kong tre numeri musicali) e Kong: Return to the Jungle (2007), dove alcun bracconieri catturano Kong e altri animali della sua isola per venderli ad uno zoo. Il Kong di questa serie è un prodotto dell’ingegneria genetica, ricreato grazie ad un campione di sangue raccolto da una scienziata di nome Dr. Lorna Jenkins dal corpo esanime del King Kong originale caduto dal grattacielo dopo essere stato colpito dagli aerei nella famosa scena finale del film. In una trama che miscela fantascienza, antichi demoni e un piano per conquistare il mondo del cattivo di turno, Kong e i suoi amici cercano di ostacolare il ritorno sulla Terra di un male antico. La serie tv è andata in onda per 2 stagioni e un totale di 40 episodi.

 

 

 

Fonte: Wikipedia / IMDb / Screen Rant