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Film Marvel: i fratelli Russo rispondono a Martin Scorsese

I fratelli Russo intervengono sulla diatriba Scorsese vs Film Marvel.

pubblicato 19 Novembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:32

Anche i fratelli Russo si sono uniti alla discussione sui Film Marvel innescata da Martin Scorsese. I registi di Avengers: Endgame, Joe Russo e Anthony Russo, parlano degli aspri commenti, in seguito ammorbiditi, del leggendario regista di Quei bravi ragazzi e Taxi Driver, che ha confrontato i film Marvel con le attrazioni dei parchi tema aggiungendo che non possono essere annoverati come “vero cinema”. Nelle settimane successive il dibattito ha imperversato e ora in una recente intervista i fratelli Russo hanno detto la loro sulla diatriba.

Joe Russo ha dichiarato quanto segue in difesa dell’UCM come vero cinema.

[quote layout=”big”]Quando guardiamo agli incassi [di] Avengers: Endgame, non lo vediamo come un significante successo finanziario, lo vediamo come un significante successo emotivo. È un film che ha avuto un impatto senza precedenti sul pubblico di tutto il mondo nel modo in cui hanno condiviso quella narrativa e nel modo in cui l’hanno vissuta. E le emozioni che hanno provato guardandolo…in definitiva definiamo cinema un film in grado di riunire le persone per vivere un’esperienza emotiva condivisa…Ma alla fine cosa ne sappiamo? Siamo solo due ragazzi di Cleveland, Ohio, e “cinema” è una parola di New York. A Cleveland li chiamiamo film[/quote]

 

Anche Anthony Russo ha offerto la sua opinione sulla diatriba ampliando il discorso.

[quote layout=”big”]C’è anche un altro modo di pensare alla questione, è che nessuno possiede il cinema. Non possediamo il cinema. Non si può possedere il cinema. Scorsese non possiede il cinema.[/quote]

“Avengers: Endgame” ha davvero entusiasmato i fan che hanno accolto il kolossal dei fratelli Russo decretandone non solo un successo globale, ma ribadendo dopo l’Avatar di James Cameron che film di questa portata non sono solo giocattoloni infarciti di effetti speciali, ma hanno un impatto emotivo e aggregante rispetto ad un pubblico trasversale che va dal ragazzino al ventenne patito di fumetti, dalla famiglia alla coppia di fidanzati. E’ questa la forza del cinema di puro intrattenimento e di stampo fantastico, dare allo spettatore una fuga dalla realtà di tutti i giorni, un momento di entusiasmo da condividere e soprattutto un mix di azione, umorismo e dinamiche umane che riesca a coinvolgere a livello empatico. Ciò naturalmente non significa che il cervello non venga coinvolto in tutto ciò, ma solo che questo tipo di film si rivolge e parla alla parte creativa e infantile, nel senso più positivo del termine, che è in tutti noi e che il quotidiano spesso ci costringe a reprimere. Se i film di Scorsese hanno indubbiamente fatto la storia del cinema rimodellando la realtà, raccontando un’epoca e rilanciando anche un genere, non possiamo certo dimenticare le emozioni che film come Star Wars, E.T. e più recentemente il già citato “Avatar” hanno rappresentato sul lato opposto della barricata rappresentata dal bisogno di fantasticare che è insito nell’uomo. Shakespeare ipotizzava che l’essenza umana è fatta della stessa sostanza dei sogni e da questo punto di vista il cinema può considerarsi una vera e propria fabbrica di sogni (e incubi) da cui ognuno è libero, ameno per il momento, di attingere come meglio crede.

 

Fonte: The Hollywood Reporter