Film, novità: iniziate le riprese di Quel bravo ragazzo e di Tini – La nuova vita di Violetta
Sono iniziate le riprese dei film interpretati da Herbert Ballarina e Martina Stoessel.
Indivisibili: sono iniziate a Castelvolturno (Caserta) le riprese del nuovo film di Edoardo De Angelis, prodotto da Attilio De Razza e Pierpaolo Verga, interpretato dalle esordienti sorelle gemelle Angela e Marianna Fontana. Il film è una storia a tinte forti su due gemelle siamesi cantanti che, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose cambiano quando scoprono di potersi dividere.
Tini – La nuova vita di Violetta: sono iniziate in Sicilia le riprese della commedia musicale diretta da Juan Pablo Buscarini, interpretata da Martina Stoessel e da altri attori di Violetta quali Jorge Blanco, Mercedes Lambre e Clara Alonso, dalla premiata attrice spagnola Angela Molina e dai giovanissimi Adrian Salzedo, Georgina Amoros, Francisco Viciana, Beatrice Armera, Pasquale Di Nuzzo, Leonardo Cecchi e Ridder Van Kooten. Il film racconta le vicende personali di Tini (Martina Stoessel) e di come la ragazza affronti una nuoa fase della vita diventando indipendente e lasciandosi alle spalle il mondo delle serie tv. Nel corso di un’estate interminabile, Tini vivrà un’avventura che la aiuterà a definire la propria personalità e a diventare un’artista completa e sicura di sé. Il film, che sarà girato tra la Sicilia e la Spagna in lingua spagnola, sarà distribuito in tutto il mondo nella primavera del 2016 e in Italia a maggio 2016.
Quel Bravo Ragazzo: sono iniziate in Sicilia le riprese della nuova commedia prodotta da Lotus Production, diretta da Enrico Lando con protagonista Herbert Ballerina. Fanno parte del cast del film, che arriverà in sala nel 2016 distribuito da Medusa, anche Tony Sperandeo, Ninni Bruschetta, Daniela Virgilio, Enrico Lo Verso, Maccio Capatonda e Ivo Avido. La sinossi: Cosa succede se un potentissimo boss mafioso sta per morire e vuole lasciare il comando della sua spietatissima cosca a un figlio che non ha mai riconosciuto? Ma, soprattutto, cosa succede se quel figlio è un innocuo, ingenuo e goffo ragazzotto di 35 anni che fa il chierichetto e che è vissuto in un orfanotrofio di un paesino del Sud Italia?