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Filmmaker 2020, premi e vincitori

Va a Ziyara di Simone Bitton il primo premio dell’edizione numero 40 del Filmmaker, esperimento inedito per la manifestazione, tenutasi online

7 Dicembre 2020 15:39

Al netto di tutte le complessità che l’organizzazione di un Festival ha comportato nel corso di quest’impegnativo 2020, anche un’altra edizione del Filmmaker è andata, e se l’aggiudica Ziyara. Sarebbe stato bello poter celebrare insieme al suo pubblico i quarant’anni di vita di questa manifestazione, ma l’importante è non aver interrotto quel filo che lega indissolubilmente l’indagine del Festival a coloro i quali ci si rivolge.

È tempo perciò di uno schematico resoconto rispetto ai premiati, con annesse motivazioni. Come detto, vince Ziyara di Simone Bitton, viaggio nel Marocco della regista, nello specifico Rabat. Annunciati ieri sera sui canali Facebook e YouTube del Filmmaker, di seguito trovate tutti gli altri vincitori.

CONCORSO INTERNAZIONALE FILMMAKER 2020

 La Giuria composta da Luigi De Angelis (regista teatrale), Alessandro Rossetto (regista), Federica Villa (Università di Pavia) ha assegnato:

Premio FILMMAKER 2020 di 3000€

a Ziyara di Simone Bitton

Per aver saputo ricostruire, tramite la dinamica emozionale di un viaggio antropologico, punteggiato di epifanie e incontri genuini, la memoria di una cartografia antica e di un tempo dove l’abbraccio attorno a un culto condiviso, nonostante le divisioni etniche e linguistiche, era non solo possibile, ma naturale e socialmente prezioso. Un film “valigia”, dallo sguardo nostalgico, amaro, che custodisce le sopravvivenze di un mondo destinato a essere perduto, irrimediabilmente separato e lontano.

Premio della Giuria 2020 di 1500€

a An Unusual Summer di Kamal Aljafari

Un perimetro ristretto di spazio osservato a lungo da una telecamera di sorveglianza diventa intenso ricordo di un passato recente ma ormai perduto, come l’albero di fico che non c’è più, e al contempo luogo di elezione dove tutto può accadere, dove l’attesa trova conforto nel conoscere e riconoscere via via fantasmi che diventano persone. Il materiale girato trova così un’altra via per tornare alla luce. Il supporto si trasforma, avvicinandosi all’umano. L’immagine, in principio orfana di un occhio che l’ha voluta, diventa sguardo che si affeziona a oggetti e a corpi.

La Giuria composta dagli studenti Giulia Bona (IULM), Boris Cassanmagnago (Accademia di belle arti G. Carrara, Bergamo), Bianca Colleoni (Scuola Civica di Cinema L. Visconti), Christian Nirvana Damato (NABA), Rebecca D’Anastasio (Accademia di belle arti di Bergamo), Agnese Garabello (Civica L. Visconti), Margherita Montali (IULM), Emma Onesti (IULM), Letizia Salerno Pizzalis (Civica L. Visconti), Daniele Sacchi (Università Cattolica di Milano), Alberto Savi (Università di Bologna) ha assegnato:

Premio Giuria Giovani 2020 di 1500€

a Purple Sea di Amel Alzakout e Khaled Abdulwahed

Per l’uso originale del dispositivo, fatto di immagini alla deriva, capaci di decostruire l’immaginario collettivo sul tema dei migranti in mare, offrendo una visione diversa da quella mediatica. Un punto di vista necessario, realizzato mediante riprese subacquee non intenzionali, rielaborate in un flusso di pensieri. Per la capacità di catapultare lo spettatore in prima persona nella tragicità dell’evento, sia attraverso l’immagine, sia attraverso la sua trascrizione sonora.

CONCORSO PROSPETTIVE 2020, RISERVATO AD AUTRICI E AUTORI ITALIANI UNDER 35

La Giuria composta da Valentina Andreoli (montatrice), Micol Roubini (regista), Nicola Curzio (critico) ha assegnato:

Premio Prospettive 2020 di 1500€

a Il secondo principio di Hans Liebschner di Stefano Testa

Per aver saputo raccontare, con coerenza e rigore, attraverso un’ostinata ricerca in un archivio ritrovato, l’evolversi delle relazioni all’interno di un nucleo familiare che progressivamente perde la sua dimensione specifica e privata per abbracciarne una aperta a tutti, universale.

Premio della giuria di 1000€

a Io mi fermo qui di Emanuele Cantò

Per l’abilità nell’aver costruito un dispositivo filmico capace di restituire con ironia, in maniera concisa ed efficace, la visione allucinata, distopica e pur drammaticamente vera del nostro presente.

Premio Movie People, di 5000€ in servizi tecnici

a Lieder von zuhause di Laura Bianco

Per la sua capacità di avvicinarsi ai soggetti filmati con pudore, onestà e in maniera partecipata, senza compiacimento, riuscendo a restituire un ritratto sincero e intimo di due fratelli che si affacciano ad un mondo nuovo, complesso, tanto affascinante quanto pericoloso.