Frédéric Back: si spegne in Canada il regista premio Oscar per Crac!
Si spegne a 89 anni uno dei più grandi maestri dell’animazione mondiale, quel Frédéric Back insignito di ben due premi Oscar al miglior corto animato nel 1982 e nel 1987, a coronamento di una carriera sfolgorante. Senza lustrini e paillette
È strana l’Arte. Ancora di più lo sono gli artisti. Non uno identico, quelli veri intendiamo. E se dalle nostre parti solo tra i più informati davvero il nome di Frédéric Back significa qualcosa, dall’altra parte del mondo numerosi sono quelli che ancora stanno smaltendo l’amarezza per la morte del vecchietto vissuto con la matita in mano. Proprio il giorno di Natale, in un ospedale canadese, a causa di un cancro.
Sulla soglia dei 90, Frédéric, classe 1924, può altresì dire di aver vissuto una vita piena. La stessa meticolosamente registrata presso il suo sito ufficiale, una corposa autobiografia in pillole, a testimonianza della sua seconda più grande passione, quella per la storia: la sua, quella altrui, quella del proprio Paese, quella del mondo. Seconda solo al suo profondo interesse per tutto ciò che avesse a che vedere con la natura, sposando svariate cause di siffatto tenore quando ancora non faceva tendenza.
Su questa falsa riga si ricordano alcuni pezzi d’arte animata che gli sono valsi l’amore ed il plauso di un pubblico ben più ampio di quanto lui stesso forse riuscisse a realizzare. Ma poiché la “retorica del compianto” ci ha sempre lasciato piuttosto indifferenti, non sul defunto intendiamo soffermarci bensì su ciò che lo ha tenuto in vita prima di lasciarla, questa vita. Che sia una stravagante storia della creazione come in Tout Rien (1978), una bambina che gira il mondo in cerca del sole scomparso (Abracadabra, 1970) o i ricordi di una sedia lungo più epoche (Crac!, 1981), le storie di Back sono sempre degli omaggi alla fantasia creatrice, capace di sublimare il malessere di chi si trova sempre un po’ impacciato nel prendere atto di un contesto pesante eppure irresistibile.
Col tempo l’ovvio affinamento di una tecnica che, passo dopo passo, lo ha reso riconoscibilissimo, con quegli sfondi sfumati su cui si muovono immagini, concetti, pensieri e rievocazioni di vario tipo. In questo ha consistito l’opera di Frédéric Back, che senz’altro dice ancora dell’altro e che quindi affidiamo alla presa della visione. Nelle pagine successive, sette dei suoi lavori. Se ne è andato un grande maestro dell’animazione e stavamo quasi per non accorgercene. Che strano mondo è questo…