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Free Guy: 10 film ispirati al mondo dei videogiochi

Con l’uscita nei cinema di Free Guy – Eroe per gioco con protagonista Ryan Reynolds scopriamo 10 film ispirati al mondo dei videogiochi.

11 Agosto 2021 20:05

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Free Guy – Eroe per gioco ha debuttato nei cinema italiani, così cogliamo l’occasione dell’uscita della commedia d’azione di Shawn Levy con protagonista Ryan Reynolds per stilare una classifica di film ispirati al mondo dei videogames.

La nostra classifica prendendo spunto da “Free Guy” che è ambientato all’interno di un fittizio videogioco open world, non include adattamenti da videogiochi esistenti, ma film che in qualche modo creano trame e universi che ammiccano al mondo dei videogiochi.

Dal capolavoro Matrix al surreale e fumettoso gioiellino Scott Pilgrim vs. The World, dal campione d’incassi Jumanji – Benvenuti nella giungla al sottovalutato Pixels con Adam Sandler, senza dimenticare il più recente e sorprendente Boss Level, loop temporale e videogiochi in un frenetico e brutale film d’azione disponibile su Amazon Prime Video.

1. Matrix (1999)

Le sorelle Wachowski confezionano con il primo film della trilogia un vero capolavoro del genere fantascientifico, una sorta di evoluzione / ibiridazione del genere Cyberpunk che da Neuromante di William Gibson, passando per il manga / anime Ghost in the Shell di Masamune Shirow per arrivare al film Johnny Mnemonic con protagonista Keanu Reeves incorpora riferimenti a numerose idee filosofiche, religiose o spirituali, tra cui il dilemma tra scelta e controllo, il cervello in un esperimento mentale in vasca e il messianismo. Le influenze includono i principi della mitologia, degli anime e dei film d’azione di Hong Kong (in particolare i film di arti marziali). La trilogia di film è nota per l’uso di sequenze d’azione fortemente coreografate e di effetti al rallentatore “bullet time”, che hanno rivoluzionato le scene dei film d’azione a venire. Nel frattempo è pronto per le sale un Matrix 4 che uscirà a dicembre 2021 diretto da Lana Wachowski con il ritorno di Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss come Neo e Trinity.

2. Ready Player One (2018)

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Steven Spielberg porta sul grande schermo il romanzo di culto “Ready Player One” di Ernest Cline, un monumentale tributo all’universo nerd e alla cultura pop nella sua totalità spaziando dai videogiochi agli anime, dalla fantascienza al fantasy fino al cinema, con particolare attenzione per i mitici anni ottanta che libro e film permettono di conoscere e apprezzare anche a chi non ha avuto la fortuna di essere un adolescente dell’epoca. Inoltre il film è un forziere colmo di “easter egg” tutti da scovare con citazioni e omaggi a programmi televisivi, musica, giocattoli, cartoni animati e fumetti. Ambientato nel 2045, gran parte dell’umanità usa OASIS, una simulazione di realtà virtuale, per sfuggire al mondo reale. L’orfano Wade Watts (Tye Sheridan) trova indizi su un concorso che promette la proprietà dell’OASIS al vincitore, e lui e quattro alleati cercheranno prima di completarlo prima che una società gestita dal sordido uomo d’affari Nolan Sorrento possa metterci le mani sopra. Il film ha incassato oltre 582 milioni in tutto il mondo ed è stato candidato agli Oscar per gli effetti visivi.

3. Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017)

Il gioco da tavolo magico che negli anni novanta riversò fuori dal tabellone una giungla intera completa di flora e fauna nonché il compianto Robin Williams rivive in un sequel che aggiorna il tutto con un videogioco per consolle che risucchia un gruppo di adolescenti ventuno anni dopo gli eventi del film del 1995. I quattro ragazzi si ritrovano intrappolati nel gioco come un team di avatar adulti, interpretati da Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan, cercando di completare una missione insieme ad un altro giocatore che è intrappolato nel gioco dal 1996. Il film ha sfiorato il miliardo d’incasso nel mondo, ha generato un sequel Jumanji: The Next Level con un terzo film attualmente in sviluppo.

4. Ralph Spaccatutto (2012)

“Ralph Spaccatutto” ci mostra il cuore e l’anima del mondo dei videogiochi, stavolta visto attraverso gli occhi di un cattivo da arcade, un tipo alla “Donkey Kong” tanto per intenderci, un cattivo sui generis perchè in realtà Ralph è un bambinone troppo cresciuto, che soffre nell’essere quello che in gergo viene definito una spalla, un partner che lavora quanto il protagonista, ma che vede il proprio apporto sottovalutato e la sua figura messa troppo spesso in ombra. Per ovviare a questa insofferenza Ralph intraprenderà un viaggio che rappresenterà per lui un momento di crescita, il che includerà il creare disastri irreparabili, ma anche conoscere una vera amica, l’adorabile e pestifera pilota di kart Vanellope, uno specchio della sua solitudine, una reietta in pixel che gli mostrerà che l’eroe non è in una medaglia, ma nelle azioni, ne tantomeno in un bonus, ma nel comprendere i propri errori e cercare di porvi rimedio con dedizione e spirito di sacrificio. Il film diretto dall’esordiente Rich Moore e prodotto da John Lasseter è un stato un successo di critica e commerciale, con un incasso di 471 milioni in tutto il mondo contro un budget di 165 milioni. Il film ha generato il sequel Ralph spacca Internet (2018) e ha ricevuto un candidatura agli Oscar, ma quell’anno la prestigiosa statuetta per il miglior film d’animazione è andata a Ribelle – The Brave.

5. Scott Pilgrim vs. The World (2010)

“Scott Pilgrim vs. the World” è un gioiellino del 2010 scritto, prodotto e diretto da Edgar Wright (trilogia del Cornetto, Baby Driver) e basato sulla serie di graphic-novel “Scott Pilgrim” di Bryan Lee O’Malley. Michael Cera è protagonista nei panni di un musicista fannullone che sta cercando di vincere una competizione per ottenere un contratto discografico mentre combatte anche i sette ex malvagi della sua nuova fidanzata Ramona Flowers, interpretata da Mary Elizabeth Winstead, che si presentano come dei boss di fine livello dei videogiochi. Il look del film miscela l’iconografia di manga e videogiochi (in particolare a 16 bit) con colori e grafica brillanti mescolati all’azione dal vivo. Il film ormai un cult conclamato al momento della sua uscita si rivelò un flop al botteghino non riuscendo a recuperare neanche il suo budget di produzione di 85 milioni di dollari. Wright ha citato il film Diabolik di Mario Bava del 1968 come fonte d’ispirazione a livello visivo, mentre le coreografie dei combattimenti sono state curate da Brad Allan e Peng Zhang del Jackie Chan Stunt Team.

6. Pixels (2015)

Il sottovalutato “Pixels” rievoca con leggerezza l’epoca d’oro degli arcade, delle sale giochi, delle consolle e dei primi home-computer come il mitico Commodore 64. “Pixels” con i suoi effetti speciali godibilmente retrò è una divertente rivisitazione del classico Ghostbusters con invasori alieni al posto dei fantasmi. Basato sull’omonimo cortometraggio del 2010 di Patrick Jean, il film è coprodotto e diretto da Chris Columbus e scritto da Tim Herlihy e Timothy Dowling, da una storia di Herlihy. Adams Sandler è protagonista (nonché ideatore e coproduttore del film) al fianco di Kevin James, Josh Gad, Peter Dinklage e Michelle Monaghan. Combinando personaggi di videogiochi animati al computer ed effetti visivi, il film segue gli alieni che interpretano erroneamente i feed video di giochi arcade classici come una dichiarazione di guerra, portandoli ad invadere la Terra usando la tecnologia ispirata a giochi come Pac-Man, Space Invaders, Arkanoid, Galaga, Centipede e Donkey Kong. Per contrastare l’invasione, gli Stati Uniti assumono ex campioni arcade per guidare la difesa del pianeta.

7. Boss Level (2021)

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Lo specialista in film d’azione Joe Carnahan, sulla scia di pellicole come Auguri per la tua morte e Edge of Tomorrow, prende il classico Ricomincio da capo con Bill Murray e lo trasforma in un adrenalinico film d’azione con protagonista un sorprendente Frank Grillo, già apprezzato protagonista di La notte del giudizio – Election Year, che sfoggia humour e un invidiabile physique du rôle che smentiscono le perplessità dell’allora 20th Century Fox, prima della fusione con Disney, che nel 2012 rifiutò il progetto considerando Grillo non adatto alla parte. Il film proprio come un videogioco segue un soldato delle forze speciali in pensione che cerca di sfuggire ad un loop temporale senza fine che si conclude sempre con una sua dipartita butale ed efferata; grazie alla curva di apprendimento il protagonista cerca di superare un’orda di nemici armati fino ai denti e raggiungere e uccidere il boss finale, interpretato da Mel Gibson. Il cast include anche Naomi Watts, Michelle Yeoh e Annabelle Wallis.

8. Free Guy – Eroe per gioco (2021)

Ryan Reynolds in “Free Guy – Eroe per gioco” interpreta un PNG (personaggio non giocante) che porterà il caos in un videogioco open world di nome Free City, vagamente ispirato all’universo dei videogiochi di Grand Theft Auto. Guy lavora come cassiere di banca, ma grazie ad un programma sviluppato da due programmatori e inserito in Free City dall’editore Antwan, interpretato dall’attore e regista Taika Waititi (Thor: Love & Thunder), Guy diventa così consapevole del fatto che il suo mondo è un videogioco e si adopera per diventarne l’eroe, intraprendendo una corsa contro il tempo per salvare il gioco prima che gli sviluppatori possano spegnerlo. “Free Guy” nei cinema italiani a partire dall’11 agosto è diretto dallo Shawn Levy del franchise Una notte al museo che nel frattempo ha diretto Reynolds anche nell’avventura con viaggio nel tempo The Adam Project in uscita nel 2022.

9. Gamer (2009)

I registi di Crank dirigono Gerard Butler nei panni di un partecipante ad un gioco online in cui i partecipanti possono controllare gli esseri umani come avatar. “Slayers” questo è il nome del videogame, ma la peculiarità di questa simulazione e che gli alter ego umani, che si lanciano in violentissime battaglie all’ultimo sangue in cui si muore realmente, sono detenuti condannati alla pena capitale che si giocano la libertà in trenta partite, la regola è una sola, sopravvivere, e c’è un campione che sta facendo impazzire le platee di tutto il mondo, il detenuto Kable (Butler), un vero schiacciasassi armato fino ai denti e con un gamer imbattibile, che ha quasi totalizzato le trenta vittorie necessarie per tornare a casa e riabbracciare moglie e figlia. La premiata ditta Mark Neveldine & Brian Taylor si sono nutriti come molti appassionati di cinema con il meglio della fantascienza da B-movie, di contro in “Gamer” troviamo infinite suggestioni da classici come L’implacabile, Johnny Mnemonic, l’innovativa serie tv anni ’80 Max Headroom, senza tralasciare il prison-movie futuristico come 2013 – La fortezza e produzioni più recenti come l’ottimo remake Death Race con Jason Statham. Il cast include anche Michael C. Hall, volto noto della serie tv Dexter che interpreta il folle antagonista principale, Ludacris (Fast & Furious), Logan Lerman (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) e Terry Crews (I Mercenari).

10. Tron: Legacy (2010)

Sorprendente sequel di un cult anni ottanta del calibro di Tron, primo film di fantascienza sulla realtà virtuale e primo film Disney a fare ampio uso della computer grafica. La trama di “Tron: Legacy” segue il magnate e genio dell’informatica Kevin Flynn (Jeff Bridges) che sogna un utopico mondo perfetto dove informatica e creatività umana possano congiungersi abbattendo i confini tra mondo virtuale e mondo reale, così dopo essere finito fisicamente nella rete della società ENCOM nel lontano 1985, hackerando il mainframe per dimostrare il furto di alcuni suoi videogiochi e sventare un piano di invasione informatica ordito dal Master Control Program (MCP), un potentissimo programma di intelligenza artificiale finito fuori controllo, Flynn decide di tornare indietro per dare il via al suo ambizioso progetto. Toccherà al figlio di Flynn, il giovane e tormentato Sam (Garrett Hedlund), tornare nella Rete dopo aver ricevuto quello che sembra un messaggio del padre, scontrarsi nelle arene di gioco e ritrovare la perduta figura paterna, scoprendo nel contempo l’ambizioso piano ordito per invadere, al fine di rettificarlo, l’imperfetto mondo reale. Il regista Joseph Kosinski (Oblivion) citando con la dovuta nonchalance cult che vanno da Star Wars a Matrix, mette in campo un comparto effetti visivi e una colonna sonora davvero impressionanti, non rinuncia in toto alla parte action dell’operazione accentuando quel tanto che basta il lato delle arene di gioco e confezionando uno tra i migliori sequel di sempre.