Fuori: iniziate le riprese del nuovo film di Mario Martone con Valeria Golino, Matilda De Angelis e Elodie
Sono in corso a Roma le riprese del nuovo film di Mario Martone che arriverà nei cinema d’Italia con 01 Distribution.
Sono iniziate le riprese di Fuori, il nuovo film di Mario Martone, tratto da un soggetto di Ippolita di Majo, la sceneggiatura è firmata da Mario Martone e Ippolita di Majo. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution.
“Nessuna persona e nessun luogo sono veri per sempre” – Goliarda Sapienza, Le certezze del dubbio.
Una scrittrice finisce in carcere per un gesto folle e inaspettato. In prigione, l’incontro con alcune giovani detenute diventa un’esperienza di rinascita. Una volta fuori, in una torrida estate romana in cui il tempo sembra sospeso, la scrittrice continua a frequentare le donne con cui ha stretto amicizia e che ora, come lei, sono tornate in libertà. Nasce una relazione profonda e decisiva per la sua vita, un legame autentico che nessuno lì fuori riuscirà a comprendere. Questa scrittrice è Goliarda Sapienza, e questa è la sua storia, come lei l’ha raccontata.
“Fuori” è interpretato da Valeria Golino nel ruolo di Goliarda Sapienza, Matilda De Angelis, Elodie. Le riprese si svolgeranno a Roma per una durata complessiva di otto settimane.
“Fuori” è una coproduzione Italia-Francia: Indigo Film con Rai Cinema e The Apartment per l’Italia e SRAB Films per la Francia, in collaborazione con Fremantle.
La fotografia è a cura di Paolo Carnera, il montaggio di Jacopo Quadri, la scenografia di Carmine Guarino e i costumi sono di Loredana Buscemi.
Goliarda Sapienza (1924-1996) nascea Catania da famiglia socialista rivoluzionaria. A partire dai sedici anni visse a Roma, dove studiò all’Accademia di Arte Drammatica. Negli anni Cinquanta e Sessanta recitò come attrice di teatro e di cinema lavorando, tra gli altri, con Luchino Visconti (in Senso), Alessandro Blasetti e Citto Maselli. Al suo primo romanzo, Lettera aperta (1967), seguirono Il filo di mezzogiorno (1969), L’università di Rebibbia (1983), Le certezze del dubbio (1987) e, postumi, L’arte della gioia (1998), i racconti Destino coatto (2002), Io, Jean Gabin (2010), Il vizio di parlare a me stessa (2011), le poesie Siciliane (2012) e Ancestrale (2013), La mia parte di gioia (2013), Elogio del bar (2014), Tre pièces e soggetti cinematografici (2014), Appuntamento a Positano (2015) e Lettere e biglietti (2021).