Gabriel Garcia Marquez è morto: il ricordo di Cineblog
Il grande scrittore premio Nobel, dai cui libri sono stati tratti numerosi film, è morto a 87 anni a Città del Messico.
E’ morto Gabriel Garcia Marquez, il grande scrittore colombiano premio Nobel 1982 per la Letteratura. Si è spento a 87 anni a Città del Messico, dove abitava da qualche anno: dai suoi libri più famosi sono stati tratti alcuni film
Ricoverato da 31 Marzo scorso fino all’8 Aprile in ospedale, lo scrittore era stato dimesso ma le sue condizioni erano apparse comunque critiche. Gabriel Garcia Marquez, malato da tempo, avrebbe avuto un tumore ormai incurabile a polmoni e fegato, dopo che anni fa era stato vittima di un altro cancro al sistema linfatico.
Di Gabriel Garcia Marquez, esponente del celebre realismo magico sudamericano, si ricordano ovviamente i numerosissimi libri e racconti che ha scritto: da questi sono stati tratti film e sceneggiati svariati, che ogni volta si sono dovuti misurare con la trasposizione cinematografica dell’immenso immaginario visionario e poetico di Gabriel Garcia Marquez.
Tra i film usciti negli ultimi anni si ricordano L‘amore ai tempi del colera, che ha visto il debutto ad Hollywood di Giovanna Mezzogiorno nel 2007, Memorias de mis putas tristes, Nessuno scrive al colonnello, Cronaca di una morte annunciata.
Lo scrittore è stato protagonista di un omaggio anche Festival del Cinema Latino Americano di Trieste nel 2007, a 25 anni dalla pubblicazione del suo libro più famoso, Cent’anni di solitudine.
Al cinema, Gabriel Garcia Marquez è stato anche attore in alcune pellicole: nel 1965 in In questo villaggio non ci sono ladri, considerato un po’ il manifesto per una visione sulla cultura messicana dell’epoca, nel 1979 in Maria del mio cuore (una storia fantasiosa su una maga e un ladro) e e nel 1990 in My Macondo.
Risale addirittura al 1954 un suo cortometraggio da regista, La Langosta Azul (l’aragosta azzurra), realizzato in bianco e nero e senza sonoro.
Come sceneggiatore Gabriel Garcia Marquez ha vinto due premi: l’Ariel Awards 1980 in Messico e il premio dato dai giornalisti di cinema messicani, entrambi per il film per El año de la peste (1979) scritto con Juan Arturo Brennan e Felipe Cazals.