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Giustizia Privata (Law Abiding Citizen) – Recensione in anteprima

Giustizia privata (Law Abiding Citizen, thriller, USA 2009) Regia di F. Gary Gray, con Jamie Foxx, Gerard Butler, Leslie Bibb, Bruce McGill, Colm Meaney, Viola Davis, Michael Irby, Regina Hall, Gregory Itzin, Michael Kelly, Christian Stolte, Josh Stewart. Giustizia Privata ripropone un clichè molto caro al genere cinematografico dell’action-thriller, quello della legge del taglione e

di simona
pubblicato 18 Agosto 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 05:43

Giustizia privata (Law Abiding Citizen, thriller, USA 2009) Regia di F. Gary Gray, con Jamie Foxx, Gerard Butler, Leslie Bibb, Bruce McGill, Colm Meaney, Viola Davis, Michael Irby, Regina Hall, Gregory Itzin, Michael Kelly, Christian Stolte, Josh Stewart.

Giustizia Privata ripropone un clichè molto caro al genere cinematografico dell’action-thriller, quello della legge del taglione e dell’onesto uomo comune (il cittadino rispettoso della legge del titolo originale) che si trasforma in giustiziere per fare piazza pulita dei cattivi e vendicare i propri cari. Il problema che F. Gary Gray si (e ci) pone, con il suo film esagerato, estremo e profondamente cinico, è di tipo morale: è giusto farlo? Uccidere i ‘cattivi’ non trasforma forse il giustiziere in assassino, al pari di coloro a cui dà la caccia? Ma, d’altro canto, è giusto affidarsi ciecamente ad un sistema giudiziario fallace e spesso incapace di punire i colpevoli? Ecco che, quindi, la situazione si ribalta. La vittima dell’ingiustizia si trasforma in efferato carnefice, e il procuratore che con la propria smania di successo ha permesso quell’ingiustizia, finisce per diventare l’eroe che dovrà ristabilire l’ordine fermando il pericoloso criminale e salvando le molte vite umane in gioco.

Clyde Shelton è un onesto padre di famiglia la cui moglie e figlia vengono brutalmente assassinate nel corso di una rapina nella loro casa. Quando gli assassini vengono catturati, viene assegnato il caso a Nick Rice, un fin troppo ambizioso procuratore di Philadelphia. Nick offre ad uno dei sospettati la possibilità di ottenere una sentenza lieve a patto che testimoni contro il suo complice. Dieci anni dopo questi fatti, l’omicida rimasto impunito viene trovato morto. Clyde Shelton ammette con gelido distacco di averlo assassinato e avverte Nick: dovrà trovare il modo di riparare il difettoso sistema giudiziario che ha offeso la memoria della sua famiglia, altrimenti le figure chiave del processo moriranno una dopo l’altra.


Giustizia Provata

Presto, Shelton inizia a mettere in atto le sue minacce, orchestrando dalla sua cella di prigione una serie di omicidi diabolicamente spettacolari che nessuno è in grado di predire o di evitare. La città di Philadelphia è in preda al panico mentre gli obbiettivi principali di Shelton vengono uccisi uno ad uno, con le autorità che sembrano incapaci di frenare il regno di terrore da lui messo in atto. Solo Nick può fermare gli omicidi e per far ciò deve riuscire a battere in astuzia il brillante sociopatico, in una sorprendente gara di intelligenza, dove anche il minimo passo falso può significare la morte. Con la sua stessa famiglia ora nel mirino di Shelton, Nick si ritrova ad affrontare una disperata corsa contro il tempo e contro il suo avversario, che sembra sempre un passo davanti a lui.

F. Gary Gray riesce bene nel proprio intento di giocare continuamente con i ruoli: chi è il buono e chi il cattivo? Se all’inizio si è ovviamente portati a tifare per il personaggio di Gerard Butler e si gode dei suoi successi, dopo la metà del film non si può fare altro che cambiare fazione e schierarsi con Jamie Foxx. Il personaggio affidato all’ex Leonida, infatti, deraglia completamente e si trasforma in un pazzo assassino capace di architettare i più efferati e sadici omicidi, falciando con noncuranza anche tutti gli innocenti che per caso si trovano sul suo cammino. Mentre il procuratore Nick Rice-Foxx, per quanto meno carismatico, costretto ad un esame di coscienza, compie un inverso percorso di rispetto e fede nella legge.

Butler e Foxx sono come sempre degli ottimi interpreti e ce la mettono tutta per risultare credibili all’interno di una sceneggiatura (di Kurt Wimmer) obiettivamente sopra le righe che sconfina troppo spesso nell’inverosimile, finendo per far sembrare il personaggio di Butler un “super-cattivo” dagli infiniti assi nella manica, uscito da un albo a fumetti. Grazie soprattutto agli effetti speciali che non lesinano sequenze ad alto tasso di adrenalina e spettacolari esplosioni, la pellicola è comunque avvincente, con continui colpi di scena che mantengono viva l’attenzione dello spettatore. Nel complesso un film discretamente godibile, se non ci si sofferma troppo ad analizzare i particolari e si sorvola sul discutibile finale (nemmeno Mandrake…).

Se non lo avete ancora visto, qui c’è il trailer del film, che arriverà nei cinema a partire da mercoledì 25 agosto 2010

Voto Simona: 6.5
Voto Federico: 6
Voto Carla: 6