Gli amori di Astrea e Celadon: le critiche sul web
Gli amori di Astrea e Celadon (Les amours d’Astrée et de Céladon, Spagna / Italia / Francia, 2007) di Eric Rohmer; con Stéphanie de Crayencour, Andy Gillet, Cécile Cassel.Uscito da noi in sala sabato 01 settembre, proprio in contemporanea alla sua presentazione in anteprima a Venezia 64, il cinquantunesimo film del maestro Eric Rohmer ha
Gli amori di Astrea e Celadon (Les amours d’Astrée et de Céladon, Spagna / Italia / Francia, 2007) di Eric Rohmer; con Stéphanie de Crayencour, Andy Gillet, Cécile Cassel.
Uscito da noi in sala sabato 01 settembre, proprio in contemporanea alla sua presentazione in anteprima a Venezia 64, il cinquantunesimo film del maestro Eric Rohmer ha diviso il pubblico al Lido, ma ha colpito la critica, restando per un po’ nelle sue preferenze per il miglior film in concorso. Io non l’ho amato troppo, e a questo punto mi metto in disparte per darvi una panoramica diversa. Ecco quindi una serie di brevi pezzi di recensioni raccolti in giro per il web, sperando che vi stimolino, se l’avete perso, ad andare a vedere il film in sala, anche perchè le copie rimaste sono meno di una ventina.
La Repubblica – Roberto Nepoti
Più gli anni passano, più il tocco del venerando Eric Rohmer si fa leggero, leggiadro. Quando un candido seno scivola dalla camicia di Astrea, o Céladon ne contempla la coscia scoperta nel sonno, circola più erotismo che in tante scene di sesso esplicito.Il Manifesto – Cristina Piccino
Rohmer ci regala con Les Amours d’Astrée et de Céladon uno dei capolavori di questa Mostra giubilare. Per grazia, leggerezza, stordimento, vitalità di un cinema che negli anni si mostra a ogni prova mai uguale nella sua poetica profondamente riconoscibile.
La Stampa – Lietta Tornabuoni
Rohmer ha spesso amato l’adattamento di testi letterari e le dislocazioni nel Tempo (Perceval, La marchesa von…, La nobildonna e il duca): la civetteria e la grazia elegante di questo film, dove persino il vento diventa protagonista, sono incantevoli.MyMovies – Giancarlo Zappoli
Lontano dal cinema spettacolare così come da quello dell’impegno sociale Rohmer continua in perfetta solitudine la sua indagine. Con il sorridente rigore che gli è proprio.CastleRock – Massimo Borriello
Un vero e proprio film ecologico, con una natura che entra prepotentemente nello schermo e sembra volerlo abbattere per accompagnare alla forza dell’amore quel senso di libertà che solo un mondo incontaminato baciato dal vento può dare.
Fonte: Kataweb (per le recensioni de La Repubblica, Il Manifesto e La Stampa)