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Globi d’Oro 2014, vincitori – trionfo Il Capitale umano

Globi d’Oro 2014 – sorpresa tra gli attori, ma è Il Capitale umano a far suo il premio più ambito

pubblicato 13 Giugno 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 00:52

Dopo la pioggia di David e in attesa dei Nastri d’Argento, prosegue la stagione dei premi italiani con i Globi d’Oro 2014, come ogni anno assegnati dalla Stampa Estera in Italia. Trionfatore, ancora una volta, Il Capitale Umano di Paolo Virzì, sempre più lanciato verso la corsa agli Oscar del 2015 dopo il successo di Paolo Sorrentino con La Grande Bellezza.

Sorpresa tra le migliori opere prime grazie alla vittoria di Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, che ha così replicato al Pif dei David, mentre il Gran Premio è andato a In grazia di Dio di Edoardo Winspeare. Miglior commedia dell’anno l’acclamato Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, grande sconfitto ai David con 12 nomination e 0 statuette, mentre tra gli attori largo alla sorpresa Antonio Albanese, fischiato a Venezia per L’intrepido di Gianni Amelio, e alla Sara Serraiocco di Salvo, opera di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.

Still Life di Uberto Pasolini è stato ricordato ed omaggiato grazie alla fotografia di Stefano Falivene, con La mafia uccide solo d’estate tutt’altro che snobbata vista la vittoria per la migliore sceneggiatura, scritta a 6 mani da Pierfrancesco Diliberto (Pif), Michele Astori e Marco Martani. Ancora premi per Pivio e Aldo De Scalzi, vincitori bis dopo i David grazie alla miglior musica di Song ‘e Napule, con The Stone River di Giovanni Donfrancesco eletto miglior documentario e Sassywood di Antonio Andrisani e Vito Cea miglior corto. Da non dimenticare, infine, il premio alla carriera per Claudia Cardinale.

Miglior Film
Il Capitale Umano di Paolo Virzì

Gran Premio
In grazia di Dio di Edoardo Winspeare

Miglior Opera Prima
Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto

Miglior Commedia
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia

Miglior Attore Protagonista
Antonio Albanese per l’Intrepido

Miglior Attrice Protagonista
Sara Serraiocco per Salvo

Miglior Fotografia
Stefano Falivene per Still Life di Uberto Pasolini

Miglior Sceneggiatura
La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto (Pif), Michele Astori e Marco Martani

Migliori musiche
Pivio e Aldo De Scalzi per Song ‘e Napule

Miglior Documentario
The Stone River di Giovanni Donfrancesco

Miglior Cortometraggio
Sassywood di Antonio Andrisani e Vito Cea