Goodnight Mommy: l’orrore dietro la maschera
Che orrori e segreti celano le maschere di due gemelli e la loro madre reduce da traumatico intervento?
Se non bastassero i brividi che incute la stirpe di creature ‘innestate’ con plastica e silicone, o l’ambiguità del doppio, l’esordio alla regia di Veronika Franz, sceneggiatrice per anni del marito Ulrich Seidl, porta sul grande schermo una trama da favola nera, senza lesinare quelle torture fisiche e psicologiche, che sembrano ormai connaturate al cinema austriaco, insieme a shock visivi che trafiggono lo sguardo sin dal titolo: Goodnight Mommy (Ich Seh / Ich Seh, traducibile in “io vedo, io vedo”).
La favola di due gemelli di quasi 10 anni, che vivono una simbiosi tale da sembrare uno, alle prese con la calura estiva della campagna austriaca e i misteri che celano sempre le case isolate tra boschi, campi di grano e laghi, con una madre dal volto completamente coperto dalle bende di un intervento di chirurgia estetica, destinata a estremizzare l’incontro tra maschere, doppio e identità.
Elias e Lukas, con gli stessi nomi dei gemelli Schwarz che li interpretano e un aspetto bello e inquietante funzionale al finale, iniziano a dubitare dell’identità della donna interpretata da Susanne Wuest, abbandonandosi ad ogni genere di prova per scoprire quello che celano la profusione di maschere del film.
Ich seh Ich seh / Goodnight Mommy (Austria 2014), sceneggiato e diretto a quattro mani da Veronika Franz con Severin Fiala e prodotto dalla Ulrich Seidl Film Produkton, arriva anche da noi con qualche anno di ritardo dalla presentazione in anteprima del 30 agosto 2014, nella sezione Orizzonti della 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, direttamente dalla canicola estiva del 2014 a quella del prossimo 27 luglio 2016, quando Koch Media lo distribuirà direttamente in Home Video.