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Green Book: trailer italiano del film di Peter Farrelly con Viggo Mortensen

Green Book: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Peter Farrelly nei cinema italiani dal 31 gennaio 2019.

pubblicato 13 Dicembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 14:12

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Eagle Pictures ha reso disponibile un trailer italiano di Green Book, il dramma basato su una storia vera in uscita nei cinema italiani il 31 gennaio 2019. Il film è diretto da Peter Farrelly al suo primo progetto non comedy, il regista è meglio conosciuto per film come Tutti pazzi per Mary e Scemo & più scemo.

“Green Book” vincitore del Premio del Pubblico al Toronto Film Festival 2018 e recentemente candidato a 5 Golden Globe tra cui miglior film e miglior regista, vanta interpretazioni straordinarie del candidato all’Oscar Viggo Mortensen e del Premio Oscar Mahershala Ali.

La trama che racconta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni sessanta è ispirata alla storia vera di Tony Lip, padre dello sceneggiatore Nick Vallelonga

 

Nel 1962, dopo la chiusura di uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Lip deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley e decide si seguirlo in tour nel sud degli Stati Uniti. Nonostante le differenze e gli iniziali contrasti, tra i due si instaurerà una forte amicizia.

 

Il cast del film include anche Linda Cardellini, Sebastian Maniscalco, P.J. Byrne, Don Stark, Sebastian Maniscalco, Brian Stepanek e Iqbal Theba.

[quote layout=”big” cite=”Viggo Mortensen]Uno dei motivi per cui ho accettato la sfida di lavorare sul film “Green Book” di Peter Farrelly era quello di esporre l’ignoranza e il pregiudizio nella speranza che la nostra storia del film potesse aiutare in qualche modo a cambiare i punti di vista e le opinioni delle persone riguardo alle questioni razziali. una storia cinematografica bella e profonda di cui sono molto orgoglioso di far parte.[/quote]

 

 

LA STORIA VERA

 

Nick Vallelonga, il figlio maggiore di Tony Lip, è cresciuto ascoltando la storia del viaggio di suo padre con Don Shirley. “Questa era una storia che avevo ascoltato per tutta la mia vita, da quando ero un ragazzino”, dice Vallelonga, attore, sceneggiatore, produttore e regista, i cui crediti cinematografici includono Legami di sangue – Deadfall, Stiletto e i pluripremiati film indipendenti, Yellow Rock e Disorganized Crime. Tony era cresciuto nel Bronx e aveva iniziato a lavorare nel locale notturno “Copacabana” – dove ha lavorato per 12 anni – cosa che gli aveva permesso di conoscere diverse celebrità, tra cui Frank Sinatra, Tony Bennett e Bobby Darin. Sebbene avesse smesso di frequentare la scuola molto presto, era loquace e carismatico e si era guadagnato il soprannome “Lip” per la sua capacità di riuscire a persuadere chiunque a fare qualsiasi cosa. “Potrei fare 50 film su mio padre”, dice Vallelonga. “Era uno di quei personaggi esagerati, alla Damon Runyon. Quando entrava in una stanza, si notava che era lì”. Questo ha avuto un grande impatto su suo figlio – così come l’amicizia di Tony con Dr. Shirley e la storia di come si sono incontrati. “Fin da piccolo volevo fare il regista e raccontare delle storie, e questa è stata una delle grandi storie che mio padre mi ha raccontato”, dice Vallelonga. “Faceva parte della tradizione della famiglia, ma sapevo anche che era una storia importante su due persone molto diverse che sono arrivate a cambiare le loro vite e il modo in cui guardavano le altre persone. È una storia edificante, tanto importante e potente oggi come allora”. A Tony, quel viaggio con Shirley nel 1962 aveva aperto gli occhi per la prima volta sulla piaga degli afroamericani nel sud, e sull’enormità di umiliazioni – e pericoli davvero reali – che riversavano sui neri con le leggi razziali e i privilegi dei bianchi. Le leggi di Jim Crow mettevano limiti su dove i neri potessero mangiare, dormire, sedersi, fare acquisti e camminare. Hanno determinato persino quali fontanelle e bagni potessero usare gli afroamericani. In effetti, hanno circoscritto quasi ogni aspetto della loro vita quotidiana. Alcune città del sud hanno persino istituito delle leggi sul coprifuoco, che hanno reso illegale per i neri lo stare fuori dopo il tramonto. L’arresto era la cosa meno terribile che potesse accadere loro se fossero stati catturati.