Home Notizie Guy Ritchie compie 45 anni: i suoi film da Lock & Stock a Sherlock Holmes

Guy Ritchie compie 45 anni: i suoi film da Lock & Stock a Sherlock Holmes

Regista dal talento precoce, con Lock & Stock e The Snatch ha dato il via a un vero e proprio genere, portando alla notorietà attori come Jasom Statham e Vinnie Jones.

pubblicato 10 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 09:50

Guy Ritchie compie 45 anni: nato il 10 settembre del 1968 a Hatfield, a pochi chilometri da Londra, ebbe un’infanzia e un adolescenza movimentata. Affascinato dal cinema fin dalla più tenera età (e in particolare dal personaggio di Butch Cassidy), abbandonò la scuola a 16 anni per dedicarsi anima e corpo al suo sogno, diventare un regista.

A 22 anni, gira il suo primo corto, The Hard Case, mentre tre anni dopo, dopo aver fondato la Sak Film assieme al fratellastro esordisce con Lock & Stock – Pazzi scatenati, caposaldo del genere crime e vero film di culto per un’intera generazione. Veloce, adrenalinico, anfetaminico, colorito da uno slang da bassifondi e condito con molta ironia, il film diventa ben presto un piccolo caso cinamatografico, lanciando l’esordiente Jason Statham.

L’anno successivo è la volta di The Snatch – Lo strappo, da molti giudicato come il suo film più riuscito: movimentato da una sceneggiatura che non lascia tregua, colmo di spunti umoristici esilaranti, violenza gratuita e un cast notevolissimo (nel quale oltre a Statham troviamo un ispiratissimo Brad Pitt), The Snatch ha l’effetto dirompente di un proiettile e diventa un successo internazionale.

Guy Ritchie diventa uno dei registi indipendenti più popolari al mondo e le case di produzione se lo contendono: gira spot, conosce Hollywood e sposa la turbolenta pop star Madonna. Il matrimonio con la Ciccone, esalta la fantasia dei tabloid e il regista diventa definitivamente una calebrità. Purtroppo prende anche qualche cantonata: Travolti dal destino, con protagonista Madonna, è il remake del famoso film della Wertmuller, ma viene stroncato dalla critica e non ottiene il successo sperato al botteghino.

Ritchie torna sui suoi passi e nel 2005, assieme all’amico Statham gira Revolver, ambientato non più in Inghilterra ma in una Las Vegas colma di marciume e delinquenti. Non un brutto film, ma rispetto a The Snatch manca di freschezza e lo schema inizia un po’ a ripetersi.

Nel 2007 rientra in grande stile con RockanRolla, un bel crime con protagonista Gerard Butler: è un ritorno alle origini e il film funziona bene, animato da una storia ben congegnata e da attori convincenti supportati da una bella fotografia e da una grande colonna sonora.

La consacrazione definitiva arriva l’anno successivo quando gli viene affidata la regia di Sherlock Holmes, con Robert Downey Jr. e Jude Law. Ispirato al fumetto scritto da Lionel Wigram e ovviamente ai romanzi dell’autore scozzese Sir Arthur Conan Doyle, le avventure dell’investigatore più famoso del mondo incassano oltre 500 milioni di dollari in tutto il mondo, tanto da meritare un sequel nel 2011, Sherlock Holmes – Gioco di ombre.